Fanfic su artisti musicali > Blink-182
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Autore: Green 182    28/08/2013    0 recensioni
In questa ff sono mischiati fatti accaduti veramente -in quei due mesi del Tour, che si possono anche vedere in alcuni video [(http://www.youtube.com/watch?v=6RxaqfdqWhk) sono 11 video e fan crepare dal ridere ahahah],- con fatti inventati da me.
Beh, non so che altro dire, spero che vi piaccia e che vi diverta.
Genere: Demenziale, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Threesome
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9. American Idiot

 

(Mark)

Il giorno dopo, di pomeriggio, ci ritrovammo davanti proprio ad una merdata.

C'era della merda d'uccello nel bicchiere di Brandon.

E voleva berci lo stesso!

Quella era la cosa di merda, stando in tema.

Faceva schifo.

E niente, bevve lo stesso, sputando poi tutto.

Ce ne voleva di coraggio!

Arrivò Billie e mi sorrise, come minimo perchè avevo su la maglia dell'Adeline, la sua marca.

 

Alla sera avrebbero dovuto suonare i Jimmy Eat World e, verso la fine, i Kut U Up salirono sul palco e riempirono loro di brillantini.

Risi un po'.

Non c'erano persone più coglione di loro.

 

Anche a Pittsburgh rimase il nostro segno.

A cominciare da Billie.

Salì sulle scale e poi si appese al lampadario.

Dondolò un po' e poi si ridiede la spinta.

Cadde, alla fine.

E con il lampadario in mano.

Poi lo vidi andarsene per il corridoio con in mano quello.

L'aveva fatta grossa.

 

Una settimana dopo eravamo a New York.

A pranzo stupii tutti facendo saltare del cibo e poi prendendolo al volo con la forchetta.

Modestia a parte.

 

Quattro giorni dopo ci spostammo a Saratoga, per poi spostarci a Toronto, tre giorni dopo.

Lì ne combinammo di tutti i colori.

-Possiamo marchiarti?- chiese Billie a Chris, una sera.

-No-

-Dai- cercò di convincerlo.

-Okay, ma non fatemi male-

Lo seguì e lo portò da noi.

Prendemmo l'asta di ferro e la scaldammo con gli accendini.

Quando fu calda abbastanza, marchiammo Chris sul culo.

Si mise a correre giù per le scale con i pantaloni abbassati e si mise ad urlare per il male.

Quando gli fu passato, ritornò su a farci vedere il nostro 'lavoro', più che altro il disastro che avevamo combinato.

Appena Billie vide la marchiatura esclamò un: -Porca puttana!-, e per farsi perdonare gli diede un bacio sulla fronte e lo abbracciò.

-Zio Billie- disse scherzando.

Prossima tappa: Indianopolis.

  
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