Ambientata fra Just close your eyes e Monster.
Il circolo delle comari.
Virginia
Potts non è
mai stata una donna dedita al dolce far niente.
Negli anni, il suo tempo libero è andato così tanto assottigliandosi che ha
imparato a portare avanti almeno due cose assieme per non venir meno alla sua
lista delle cose da fare del giorno, e anche se una delle due riguardava sempre
il suo datore di lavoro, ora che deve solo attendere la nascita di suo figlio e
null’altro, sente che la noia la ucciderà presto.
Stesa sul letto, torpida e gonfia , le visite
sono quello che le impedisce di impazzire.
Noelle passa da lei tutte le sere e anche se Pepper soffre ogni volta che incrocia quegli occhi nocciola
così simili a quelli di Tony , è felice della compagnia che la ragazza le fa.
Parlarle, ascoltarla, a come avere a che fare con lui.
Bruce invece passa da lei tutte le mattine. Scherzando, una volta, Tony le
aveva detto che Bruce Banner era senza
dubbio una delle persone più docili e affettuose
che avesse mai conosciuto in tutta la sua vita.
Lei aveva corrucciato la fronte perplessa senza commentare a quell’affermazione che le
era parsa così aliena. Infettata come gli altri dal binomio Hulk/Banner
non era mai riuscita a vedere la dolcezza e la delicatezza del dottore fino a
quando, qualche giorno dopo l’interramento di Tony, non se l’era ritrovato accanto a letto con un
sacchetto di ciambelle e un sorriso timido.
Clint viene a trovarla passando dalla
finestra, le porta la pizza, le patatine, le schifezze che Phil non vuole mai
farle mangiare e Natasha
, ogni fine settimana, le lascia un mazzo di fiori sul comodino.
Steve le ha portato una culla qualche giorno fa , aiutato da Thor l’ha montata
mettendoci tutto il pomeriggio e Sharon le porta crostate per la colazione.
Ha perso l’uomo che ha amato dal primo momento che ha visto, ma ha guadagnato
una famiglia e questo è un dato di fatto.
Si gira , a fatica, puntando i piedi sul materasso per voltarsi. Le molle cigolano e lei appoggia la guancia sul cuscino. Il riquadro
della porta è illuminato da un chiarore azzurrino. Sono le sette di sabato sera
e Phil sembra pronto all’ennesima serata in casa.
-Phil.-
Phil spunta con la testa dopo qualche attimo. E’ in tenuta da casa e ha in mano
il telecomando - Dimmi.-
- Sono le sette di sabato sera, non hai da lavorare, perché sei in casa?-
Phil si chiude nelle spalle, sono sette
mesi che ha chiuso con Barton, ma non sembra disposto
a chiudere il capitolo. Pepper sbuffa e Phil torna al replica della sera de
“La Ruota della Fortuna.”.
-E
allora?-
Noelle alza le spalle in risposta al resoconto dettagliato della serata che
Phil ha trascorso in casa guardando la televisione e mangiando schifezze come
ogni single che si rispetti. Infondo lei ha fatto altrettanto. Solo che, al posto de “La Ruota della
Fortuna.”, ha dedicato al suo tempo a sistemare lo stivale destro di Rescue.
-Non capisci?-
-No, non capisco.-
-E’ ancora innamorato di Barton.-
Noelle alza gli occhi al soffitto e Pepper è costretta a distogliere per un momento lo sguardo.
L’espressione esasperata che Noelle ha sul viso è una
di quelle che ha letteralmente rubato a Tony - Pepper
so già che vuoi dire e la risposta è no, io con Cint
ci vado in missione.- a quanto pare è l’unica, a parte ovviamente Natasha, a sopportare i suoi commenti e il suo continuo
chiacchiericcio negli auricolari - Quello è capacissimo di piantarmi una freccia esplosiva in mezzo alla schiena
se lo faccio incazzare.-
-E’ davvero così violento?-
-E’ irlandese.-
-Non vuoi proprio aiutarmi?-
Il
circolo delle comari, è così che Coulson segretamente chiama il quartetto di donne che lo sta fissando, anche se Noelle, stavolta, sembra appena dispiaciuta per lui visto
come scrolla la testa . La guarda, guarda Sharon e alla fine Natasha.
Evita Pepper, sa già che è stata lei a suonare l’adunata.
-Cosa?-
-Dovresti uscire.-
Phil indica la porta dietro di sé - Sono appena rientrato.- fa tintinnare le
chiavi sollevandola fra il pollice e l’indice mentre Sharon rotea gli occhi al
soffitto e Noelle si schiaffa una mano sulla fronte.
Per pena per sé stessa? Per Phil? Non è dato saperlo.
-Con un uomo.-
Noelle è strasicura di aver visto un lembo d’anima di
Phil Coulson involarsi nell’alto dei cieli. Alza gli
occhi verso il soffitto per poi tornare all’Agente che fissa le sue quattro aguzzine, tre dai, Noelle è così convinta come Sharon o Natasha,
con la bocca spalancata.
-No.-
-Sì.-
-No.-
Natasha si intromette nel battibecco fra Phil e Sharon
con un sospiro - Non hai molta scelta Coulson.-
Quarta
freccia, quarto obbiettivo centrato. Noelle solleva
un sopracciglio mentre Clint porta una mano alla faretra che tiene di traverso
sulla schiena.
Definirlo incazzato, ad Hawkeye, sarebbe fargli un
favore.
Scambia uno sguardo con Natasha, silenziosa accanto a
lei. Negli occhi della russa riverbera una scintilla di divertimento,
mentre entra si fa avanti lasciando a Noelle il compito di chiudere la porta .
-Sei arrabbiato?-
-Non sono arrabbiato.-
“Infatti è furioso.” Noelle si appoggia alla porta con le spalle .
-C’entra per caso l’appuntamento di Coulson?-
Una freccia viene spaccata a metà da un centro da guinness, Noelle
fischia ammirata mentre Natasha inarca entrambe le
sopracciglia.
-Perché dovrebbe?-
-Non so, quando Sharon ne ha accennato in mensa ti sei alzato e sei uscito come
un treno.-
Noelle viene trafitta da un occhiata astiosa da parte
di Clint, alza le mani e una seconda freccia viene spaccata a metà. Natasha
batte le mani colpita.
-Avete altro da dirmi donne?-
-No, nulla.-
Noelle apre la porta, Natasha
la trattiene per intrecciare un braccio sotto al suo. Se ne vanno a braccetto
mentre Clint sente una prima stilla di sangue scendergli lungo
le dita sino al polso.
-Non sono affatto geloso.-
In
realtà è oltre la gelosia.
Clint stira la benda con i denti e con
un ultimo giro, finisce di bendare l’indice della mano sinistra. E’ notte fonda
e l’sms di Noelle
è ancora in schermata sul suo telefonino.
“Con l’orgoglio non si va da nessuna parte Clint.”
Lo sa perfettamente da solo, ma sa anche che una relazione fra lui e Coulson, no, non potrebbe mai funzionare.
Sesso fantastico, ottima collaborazione sul lavoro. Ma loro due una coppia?
No , impossibile.
Troppo diversi.
-Io so quando una battaglia è persa Noelle.-
Strappa le bende con i denti ignaro della trappola che si sta per chiudersi
attorno a lui.
-Un
demente.-
-Davvero?-
-Il mio commercialista?- Sharon ridacchia
fra Noelle appoggiata alla sua spalla e Natasha impegnata a guardare oltre l’angolo del corridoio per
sorvegliare la porta dell’ufficio di Coulson in cui
Clint è rintanato per medicarsi - E’ così che gay, ma così gay, che al
confronto Elton John è Chuck Norris.
Minimo avrà discusso tutta la sera di lacca per capelli e franch
manicure.-
-Siamo sicuri che Coulson non l’abbia ucciso dopo
cinque minuti e ora sia impegnato a far sparire il cadavere?-
La domanda di Natasha coglie per un secondo Sharon
impreparata, anche perché anche Noelle corruga la fronte verso di lei in preda allo stesso
dubbio della rossa. Natasha
le guarda da sopra una spalla, e Sharon ridacchia incerta verso entrambe -
Spero di no.-
Noelle porta la mano al cellulare che sente vibrare
in tasca - Pepper vuole essere aggiornata.-
-Dille che Phil non è ancora arrivato e io mi sto chiedendo perché vi sto
aiutando.-
-Ci stai aiutando perché Clint Barton è probabilmente,
anzi sicuramente, l’unico essere umano che ami?-
Natasha sospira, e Sharon è quasi sicura che stia
sorridendo.
Le
dita bruciano un po’ meno, l’orgoglio invece è in fiamme.
Clint si alza chiudendo la cassetta del pronto soccorso. La infila di nuovo nel
cassetto che chiude con la punta del
piede. Esce dal corridoio e non può impedirsi di sussultare a ritrovarsi Phil
addosso. Lasciano entrambi cadere i soprabito, e il trio oltre l’angolo del
corridoio si sporge salendo quasi una sull’altra.
-Signore.-
-Che ci fai qui Barton?-
Clint alza le mani per mostrare i cerotti e le medicazioni, Phil annuisce
e si china a raccogliere il cappotto da
terra -Capisco.-
-Andiamo!- bisbiglia Sharon fra i capelli di Natasha -
Che diavolo, nemmeno al Polo Nord c’è
tanto gelo.-
-Maledizione all’orgoglio maschile.- commenta Noelle
quasi sdraiata sulla schiena della bionda a sua volta appoggiata alle spalle di
Natasha.
Clint si fa di lato, Phil fa per entrare nel suo ufficio, ma subito viene
trattenuto dalla mano di Barton sul gomito. La
guarda, guarda il volto dell’uomo e
Sharon e Noelle squittiscono assieme.
-E’ tornato presto, signore. Devo dedurre che il suo appuntamento non è andato
bene?-
Phil socchiude gli occhi mentre Clint lo lascia andare.
-No, infatti.-
Clint annuisce, sollevato. Sì, sollevato maledizione.
-Non eri tu.-
Uno -Squeeee!- corale
da parte di Noelle e Sharon fa eco a Clint si
ritrova a fissare la porta chiusa dell’ufficio di Phil.
-Andiamo ragazze non agitatevi troppo.- mormora Natasha
prima di sentire le ginocchia cedere di botto. La pittoresca colonnina umana si
ritrova a franare sul pavimento e Clint si
volta verso di loro sgranando gli occhi.
-Che ci fate voi qui?-
-E
quei cerotti?-
Il sedere di Noelle è coperto di piccole ferite e cerotti rotondi. Pepper
sgrana gli occhi mentre la ragazza e tira su i pantaloni , arrabbiata da morire -
Che diavolo vi è successo?-
Sharon si sfrega il palmo della mano sul sedere e Natasha
sembra piuttosto imbarazzata.
-Allora?-
-Clint ha giocato a freccette con i nostri culi.- borbotta Noelle mentre le
altre due annuiscono in coro.
Pepper socchiude le labbra mentre sul suo letto viene
rovesciata una pila di riviste di enigmistica - E queste?- chiede afferrandone
una.
-La prossima volta che ti annoi, invece di fare Cupido, fai le parole crociate!-
FINE.
Alla
fine mi sono decisa a pubblicare i Missing moment
dedicati alla serie Ragnarök, spero che vi piacciano!