Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: _Krzyz    28/08/2013    13 recensioni
Immaginatevi un Corso di cucina. Semplice, calmo, pieno di allievi desiderosi di imparare a impiattare cibi degni dei più rinomati ristoranti del mondo.
Peccato che qui siamo a Panem, e peccato che questo non sia un normale corso di cucina.
Sostituite i calmi allievi con ragazzi problematici e violenti, pazzi e con tendenze all’autolesionismo, e metteteli nelle mani di una giovane insegnante capitolina che spera solo di uscire viva dalla prima lezione. Benvenuti al Corso di Cucina per Giovani Delinquenti gestito da Effie Trinket! Tra stufati e soufflè, vedremo i nostri amici tributi della 74esima Edizione alle prese con mestoli e intingoli vari!
Riuscirà la nostra beniamina imparruccata a gestire otto ragazzi con vari trascorsi ? E riusciranno i nostri giovani teppisti a non ferire gravemente qualcuno durante la preparazione dei piatti più semplici? Riuscirà il povero Peeta a sfondare finalmente nel mondo dell’alta cucina?
Avventuriamoci con Effie nella sua classe, e possa Gordon Ramsay essere SEMPRE a nostro favore!
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Effie Trinket, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CORSO DI CUCINA PER GIOVANI DELINQUENTI

--------------------------------------------
LEZIONE INTRODUTTIVA




La signorina Trinket era stufa. Eccola là, il suo prezioso Corso trasformato in un centro di riabilitazione per ragazzi esagitati, distruttivi, psicotici e privi di interesse per il mondo dell’ alta cucina. Appena arrivò davanti alla porta si sentì mancare. Cosa le avrebbero dato questa volta? Tossici? Maniaci? Pirati della strada? Si diede una sistemata alla parrucca ed entrò nella classe. Otto sguardi si posarono su di lei.
-“Benvenuti, benvenuti, benvenuti a questo Corso di Cucina!”- asserì con il tono più entusiasta possibile. –“Per cominciare vi chiederò di rispondere all’appello alzandovi dalle vostre sedie per confermare la vostra presenza!”-
I ragazzi si fissarono tra loro con aria interrogativa. Possibile che questi imbecilli non capissero una frase minimamente più articolata del solito?!
-“Alzatevi quando vi chiamo e dite ‘Presente!’”- La giornata non poteva iniziare peggio. Le espressioni sul volto dei ragazzi si distesero mentre un “Aaaaahhn” generale risuonava nell’aula. La signorina Trinket aveva paura di aprire il fascicolo con le schede dei ragazzi. Non voleva leggere cos’erano quei giovani. Di sicuro almeno un mentalmente instabile l’avrebbe trovato.
-“Bene bene, cominciamo! Glimmer Sunshine Diamond Sparks, Distretto 1!”- Una ragazza bionda dai lunghi capelli biondi ben curati e dagli occhi verde menta si levò dalla sedia. La signorina Trinket spostò lo  sguardo sulla sezione ‘Causa della Detenzione’ rimanendo basita.
 –“Incendio doloso?”-
-“ E allora? Avevo lasciato la piastra per capelli accesa!”- rispose la ragazza sprezzante.
Fantastico, quella che alla signorina Trinket sembrava una ragazza tranquilla ed elegante era in realtà una piromane alle prime armi. Implorò che quello dopo fosse meno grave.
-“Ok avanti il prossimo! Marvel James Bright, Distretto 1!”- Un ragazzo alto e magro si alzò rispondendo “Presente.” Con una calma fuori dal normale. Ma anche qua le motivazione che lo portava a essere in quel corso fu una mazzata in testa alla povera signorina Trinket.
-“Disordine pubblico e violazione di proprietà privata?!” –
-“Stia tranquilla, le spiegherò tutto più avanti.”-
Dopo una rapida sistemata di parrucca la nostra eroina proseguì.
-“Cato Morgan Saber, Distretto 2!”- Un ragazzo tutto muscoli si alzò di scatto rovesciando banco e sedia per poi tirarli su senza la minima fatica. I suoi occhi color ghiaccio facevano venire i brividi.
-“Presente”- rispose con aria di sufficienza.
La nostra beniamina imparruccata perse un colpo quando arrivò alla Causa.
-“Rapina a mano armata e rissa?!?”-
-“Si.”-
-“Buon Dio, caro, perché?”-
E con un’eleganza e un’educazione sovrumana il  nostro amicone biondo rispose:
-“Cazzi miei.”-
La signorina Trinket decise che non valeva la pena scaldarsi per un simile troglodita, quindi si disse che era meglio passare oltre e fare finta di niente.
-“Prossimo! Clove Lyra Loveknight, Distretto 2”-
Un coltello le sfiorò la parrucca tagliandole una ciocca fucsia e andandosi a piantare nel muro in cartongesso alle sue spalle..
-“Non dica quel cognome” - La voce era di una ragazzina con lunghi capelli neri e occhi verde scuro che la trucidò con lo sguardo. Evidentemente Clove doveva essere lei.
-“Ok ti chiedo perdono, preferisci essere chiamata con il primo nome?”-
-“Si.”-
-“D’accordo, cara. Dunque dunque vediamo perché sei qua…” - come lesse le parole sbiancò sotto lo strato di cerone che le impiastricciava il viso.
-“Tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione illegale di arma da fuoco…”-
Sul volto di Clove si fece largo un sorriso sadico che confermava ogni singola parola scritta nel verbale. La signorina Trinket dovette sedersi, non riusciva più a stare in piedi. Per ora avevamo : una piromane, un disturbatore, un ragazzo estremamente violento ed un’aspirante serial killer. Non aveva il coraggio di leggere gli altri quattro. Cosa avrebbe potuto esserci di peggio? Stupratori? Pusher?
-“Va bene andiamo avanti… Finch Vixenair, Distretto 5!”-  Una ragazza dai capelli rossi si alzò lentamente ma senza proferire una parola.
-“FURTO DI BESTIAME?!?!” Ok, l’omicidio è senz’altro più grave, ma a chi verrebbe mai in mente di rubare del bestiame nel XXXI secolo?!
La rossa annuì e si sedette senza lasciar trapelare alcuna emozione. No, la signorina Trinket doveva resistere. Strinse i denti e proseguì l’appello.
-“Thresh Jason Harvestone, Distretto 11!”- trillò la donna. Un ragazzone di colore si alzò serio dal banco rispondendo “Presente” nel modo più educato che poté.  Il banco era piuttosto piccolo per quel gigante e ogni suo minimo movimento rischiava di rovesciare tutto. Le mani dell’eccentrica capitolina si spostarono sul motivo della sua presenza in quell’aula.
-“ Guida spericolata senza patente di…di…di…”- La signorina Trinket si era inceppata a quella parola. Non era possibile, ma si può essere tanto scemi?- “Ehm…di trattore?”-
-“Era un gran bel trattore, lo avrebbe fatto anche lei nella mia situazione!” rispose il ragazzo indignato.
Il sudore cominciava a farsi strada sul volto dell’imparruccata e preoccupata signorina Trinket. Grazie a dio il suo make-up era tutto waterproof, altrimenti sai che disastro! Già immaginava il mascara che colava sul registro a gocce facendola sembrare un procione. Perché era successo? Lei, divina musa della raffinata  cucina capitolina trascinata in una classe di ragazzi con seri problemi comportamentali.
Ne mancano due, Effie, solo due.
-“ Katniss Everdeen, Distretto 12!”- una ragazza si alzò dal banco, ma non fece in tempo a rispondere perché la nostra eroina era talmente presa dalla smania di finire presto quell’appello che non le diede il tempo per parlare. –“ E sei qui per caccia di frodo fuori dai territori circoscritti!”-
Ok, neanche tanto male. Ma l’ultimo, l’ultimo cambiò tutto. Nella sua colonna, in rossi caratteri cubitali, campeggiava la scritta ‘VOLONTARIO’. Gli occhi della donna brillavano mentre sentiva gli angeli cantare in coretti stupidi  trascinandola verso il Paradiso culinario.
-“Peeta Mellark , Distretto 12, volontario per questo corso!”- La voce della signorina Trinket  si riempì di  verve mentre parlava con il ragazzo. –“Allora Peeta, come mai in questo corso!”-
-“ Mi piace il pane” rispose raggiante il sedicenne.
Mi piace il pane? MI PIACE IL PANE? CHE RAZZA DI RISPOSTA E’ “MI PIACE IL PANE”?!? Ma in fondo sembrava un bravo ragazzo, di sicuro migliore del guidatore di trattore dell’11 e della ladra del 5.
-“Ok ragazzi, un’altra grande , grande, grande avventura vi attende! Io sono la Signorina Effie Trinket e vi seguirò durante questo Meraviglioso Corso di Cucina. Tra pochi minuti suonerà la campanella ma vi prego di uscire con calme seguendo una fila ordin…”
DRIIIIIIIIN! I ragazzi si alzarono contemporaneamente con la grazia di una mandria di bufali e corsero assatanati verso la porta dell’aula travolgendo la povera signorina Trinket e facendole volare via la parrucca. Quando furono usciti tutti e la nostra eroina riuscì a rimettersi in piedi si ritrovò davanti il ragazzo del 12 con un sorriso a 32 denti stampato in faccia. Non fece in tempo a dire niente che Peeta le chiese:
-“Quando cominciamo a decorare le torte?”
Sarebbe stato un lunghiiiiiiiiiiiiiiiiiissimo corso. 

-------------------------

IL KACTUS DI KRZYZ

Eccomi qua, tornata sul genere comico che amo tanto. Che altro dire, riusciranno ad arrivare tutti vivi e vegeti alla fine di questa fic? 
Avviso già che Rue non sarà presente in questa storia, è troppo buona, non commetterebbe mai un reato D:
Sperando che questa fic possa piacere (anche poco poco poco :D), un abbraccio!
Saluti dal Kactus!_Krzyz
  
Leggi le 13 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: _Krzyz