First chapter

You want ki** me? No, I want ki** you!!!!

-Al... io...-

-Non importa... ora va da Ed...-

-Oh, Alphonse, perdonami!-

-Ti capisco, capisco perfettamente, non preoccuparti per me, ci sono abituato...- Sorride

-Grazie!- Se ne va.

E per l'ennesima volta la ragazza che sembrava fosse quella giusta, perfetta, fantastica, stupenda, la donna della sua vita se ne va, perché innamorata di suo fratello e non di lui. Come dargli torto? Ed è davvero un bel ragazzo, dai capelli biondi e gli occhi che sembrano fatti di miele, infondo Al, è più tendente al castano e non ha quel fascino magnetico del fratello. Ma Alphonse capisce, quand'è meglio farsi da parte lui capisce sempre. Fa parte della routine ormai... Eppoi a lui non dispiace e non se ne fa un peso se le ragazze preferiscono Ed a lui, prima o poi troverà la persona giusta...

E' solo questione di tempo ora che ha riavuto il suo vero aspetto, deve solo saper aspettare e comunque, chi non lo vorrebbe un ragazzo così comprensivo?

***

Comprensivo un cazzo! Non è giusto, non è affatto giusto! Cos'ha Ed che io non ho? Se non fosse che ho i capelli più scuri e un modo di portarli diverso saremmo due gocce d'acqua!!! E quindi? Quindi perché le ragazze a lui si e a me no? Allora? Sto aspettando e?!?!? Eppoi il fratellone non si rende conto dei sentimenti delle ragazze, perché si innamorano tutte di lui? Che rabbia!!!

***

Alphonse camminava ora in una stradina stretta e poco trafficata, forse in cerca di qualche gattino a cui dare cibo o da curare e portare a casa. Ma trovò ben altro.

Infatti, a guardarlo dall'alto di una terrazza stava un ragazzo dai lunghi capelli verdi e appuntiti, con indosso un top corto, e dei pantaloncini interamente coperti da un gonnellino che faceva dubitare della sua sessualità. Come se non bastasse, a completare il tutto, aveva guanti senza mani e una fascetta in testa con un triangolo al contrario disegnato. (Per non parlare delle “scarpette”). Ghignò poi inizio a parlare:

-Ma guarda, il fratellino del piccoletto d'acciaio...-

Al alzò lo sguardo localizzandolo.

-Envy...- Fece poi.

Quello con un balzò si trovò sulla stradina proprio di fronte ad Alphonse

-Che ci fai tutto solo da queste parti, dov'è il tuo fratellone formato mignon?- Chiese

***

E no eh! Adesso ci si mette pure lui! Ma perché tutti parlano di Ed? Cos'è, io non esisto? Eppoi non ho bisogno di andare in giro accompagnato non sono più un bambinetto!!!

***

-Non c'è! E comunque cosa ti fa credere che tutte le volte che io esca in giro debba esserci pure lui?- Esplose

L'altro lo guardo dapprima stupito poi con l'aria di chi sa già tutto

-Mi pare ovvio perché sei ancora un moccioso che ha bisogno di nascondersi sotto la gonna di mammina, ma siccome mammina non c'è più hai bisogno del supporto del parente più prossimo...In questo caso: il piccoletto...- Rispose

-Io non sono un moccioso!!!- Esclamò

-A si? Scommettiamo? Sono sicuro che non saresti in grado di prendere nessuna iniziativa senza la presenza di Ed... Già ti vedo quando avrai la ragazza: “Niisan, che faccio? La devo baciare adesso? Oppure no?”...-Finì l'homunculus scimmiottandolo.

-Non è vero!!!....- Fece Al

-Dimostramelo... Anzi, meglio di no, ci faresti figuracce...-Disse Envy facendo per voltarsi.

Al lo bloccò buttandoglisi addosso e bloccandolo per i polsi.

-E adesso che fai? Mi uccidi? No, aspetta! Non c'è il tuo fratellone a supportarti...Ahahahahah!!! Come sei patetico...-

Il ragazzino era davvero irato in volto.

-Sei quasi convincente con quello sguardo...Ma in realtà sei solo il burattino del picc...- Non finì la frase.

O meglio, Al non gliela fece finire, sovrapponendo le sue labbra a quelle dell'homunculus.

In un primo momento le sue labbra erano rigide ma subito dopo si ammorbidirono schiudendosi leggermente e andando a cercare manforte a quelle dell'homunculus che per risposta si aprirono lentamente. La lingua del ragazzino scivolò lentamente tra le labbra dell'altro. Nel passaggio venne incontrata da quella dell'homunculus che la incitò a farsi avanti carezzandola lievemente, a questa “frecciatina” la lingua di Al non tardò a rispondere e insieme a quella di Envy si intrecciarono diverse volte per poi lasciarsi e riunirsi poco dopo.

Al aprì lentamente gli occhi, chiusi poco prima, andando ad incontrare lo sguardo d'ametista dell'homunculus. Si staccò lentamente, lasciando andare i polsi dell'altro e mettendosi a sedere sopra la pancia dell'altro che si mise sui gomiti.

Lo guardava in modo strano senza però dire niente, si limitava a guardarlo incuriosito da quello che aveva appena fatto. Al per tutta risposta distolse lo sguardo arrossendo leggermente.

-I...io...-Balbettò

-Baci bene per uno che non l'ha mai fatto...- Disse l'homunculus

-M...ma che dici?!?- Fece Alphonse diventando ancora più rosso e levandosi da sopra l'altro

Envy si rialzò lentamente.

-Mi rimangio tutto quello che ho detto, non sei affatto un moccioso e non hai bisogno della presenza costante di tuo fratello...anche se in confronto al sottoscritto rimani sempre un bambino- Fece camminando

L'homunculus si voltò un attimo facendo un cenno di saluto con la mano

-Allora a presto... bimbo^^-

Detto questo fece un balzo e si ritrovò sul tetto dell'edificio di fronte e dopo un po' scomparve saltando di tetto in tetto.

***

Ma che...che ho fatto? I...io ho baciato Envy! Envy!!! Che mi è preso?!?!?! Sono forse diventato matto?!?!? E' un mio nemico! .........però...... non è stato tanto male... sapeva... sapeva di menta eppoi anche di qualcos'altro... non so.... E ha anche detto che bacio bene... Bacio bene! Non ci credo...

***

Al, si sfiorò le labbra poi si alzò in piedi dirigendosi verso l'uscita della stradina.

***

E' meglio che torni a casa... Si sta facendo tardi e devo preparare la cena per il fratellone...

***

Il ragazzo tornò a casa e iniziò a cucinare con la testa fra le nuvole, ripensando continuamente a quel bacio con l'homunculus, verso le otto e mezza arrivò Edward e si misero a tavola.

-Ho una fame... Che hai preparato?- Chiese Ed

-Uhm... spaghetti... mi pare...- Borbottò Alphonse completamente assorto

-Ti pare? Ma che hai? Mi sembri così strano... Hai forse fatto conquiste?- Chiese il fratello scherzoso.

Al sobbalzò ritrovandosi davanti l'immagine di Envy e le sue ultime parole:

“Allora, a presto... bimbo...”

Fece cadere il bicchiere a terra che si frantumò in mille pezzi, poi arrossì vistosamente

-N...no! Cosa te lo fa pensare?!?!?!?!?- Esclamò scuotendo il capo

-Al! Hai appena rotto un bicchiere!!!- Gli annunciò Ed

-E? Cosa? Accidenti!!!- Fece Al a scoppio ritardato

Dopo aver raccolto il bicchiere e averlo riaggiustato con l'alchimia i due poterono finalmente iniziare a cenare

Edward si mise un bel ciuffo di spaghetti in bocca, con aria felice, poi il suo viso mutò come se avesse assaggiato la cosa più disgustosa del mondo e sputò immediatamente quello che aveva in bocca.

-Ma sono salatissimi!!!!- Esclamò riempiendosi d'acqua il bicchiere.

-Oh... scusami, ero distratto mentre cucinavo...- Sospirò Alphonse continuando ad essere assorto.

-Che ti sta succedendo?!?!? Sei completamente assorto da altro, allora, mi vuoi dire che succede?-

-Non è niente... te l'ho già detto... Ora scusami ma sono stanco, ho bisogno di dormire, a domani Niisan...- Fece alzandosi

-Aspetta! E non mangi niente?- Chiese Edward

-Lasciamo stare...-

Il ragazzino salì al piano di sopra e dopo essersi cambiato per la notte si sdraiò nel suo letto poco convinto del fatto che sarebbe riuscito a dormire.

E infatti...

End of the chapter ^o^

Questa fic è in fase sperimentale...

Sinceramente non credevo di essere in grado di scrivere Envy/Al e neanche credevo in questo pairing però penso che sia uscito piuttosto bene il primo capitolo... A voi che sembra?