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Autore: L Change the World    28/08/2013    5 recensioni
Gilbert soffriva non meno di lui, e quasi sicuramente desiderava poter stare da solo, e non avere un fratello maledetto da portarsi dietro e di cui prendersi cura.
Sarebbe stato meglio se quel suo occhio rosso non fosse esistito.
Sarebbe stato meglio se lui non fosse mai nato.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gilbert Nightray, Vincent Nightray
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Mamma, guarda! Ha un occhio rosso!”

“Cecile, sta lontana!”

“Oh mio Dio!”

“E’ un figlio del Diavolo! Richiama la sventura!”

“Andiamocene!”

Vincent aveva scosso i suoi capelli biondi per sbaglio, lasciando scoperto il suo occhio rosso. E ora le persone lo guardavano con sguardi carichi di timore e di odio, ancora una volta.

“Vince!” La voce preoccupata di Gilbert sembrò alle suo orecchie solo poco più di un sussurro. Si sentì afferrare per un braccio e trascinare via, lontano, chissà dove. Le lacrime gli appannavano la vista, riusciva a distinguere solo la nera, esile figura di suo fratello maggiore che lo allontanava dal caos.

Perché non poteva vivere sereno?

Perché non aveva amici con cui poter giocare?

Perché la gente aveva paura di lui.

Semplice. Il suo occhio rosso era la causa di tutti i suoi mali. Era destinato a vivere nel terrore, per sempre.

Il suo respiro si fece regolare mentre rallentavano. Erano lontano dalla città, ormai, e davanti a loro, oltre la porta, si stendevano ettari di campagne separate da una strada sterrata.

“Vieni.” disse Gilbert, guidandolo verso il muro e appoggiandoci la schiena. Vincent si sistemò la coperta sulle spalle e pose la sua testa ancora pulsante sulle gambe del fratello.

“Guarda cosa ti ho portato.” Subito, un aroma di pane caldo e croccante invase Vincent, facendogli quasi dimenticare l’ennesima fuga dal mondo. Erano due giorni che non mangiava, e avere del cibo tra le mani lo rendeva immensamente felice. Gilbert lo rendeva felice.

Gil che gli voleva bene.

Gil che rubava il pane a costo della vita.

Gil che era il suo fratellone, ma anche l’unico primo vero amico che aveva.

“Ti voglio bene.” gli mormorò Vincent appoggiandosi sulla sua spalla e divorando il suo pezzo di pane ancora fumante.

Lui non aveva bisogno d’altro. Quello era tutto ciò che aveva, e per lui quello era il paradiso. Finendo di mangiare, si addormentò lasciandosi  cullare dai passi frenetici della gente e dalle dita di Gilbert che gli accarezzavano i capelli.
                                                                                                                                                                       *
Quando Vincent si svegliò, nel pieno della notte, il suo corpo era divorato dal freddo pungente, ma lui quasi non se ne accorse. Qualcos’altro aveva attirato la sua attenzione.

Gilbert era in piedi davanti a lui, di spalle, con i pugni stretti tanto da mostrare il bianco delle nocche. Inspirò e si diresse lentamente ma a testa alta verso la porta che separava la città dall’esterno. Si stava allontanando. Lo stava abbandonando.

Aveva ragione ad andarsene? Forse.

Per la prima volta, Vincent pensò a quanto il fratello potesse aver sofferto stando accanto a lui. Era lui quello che le persone maledicevano per via del suo occhio rosso, ma era Gilbert a prenderlo per fuggire via. Era lui al quale la gente tirava i sassi per mandarlo via, ma era Gilbert a fargli da scudo con il suo corpo. Gilbert soffriva non meno di lui, e quasi sicuramente desiderava poter stare da solo, e non avere un fratello maledetto da portarsi dietro e di cui prendersi cura.
Sarebbe stato meglio se quel suo occhio rosso non fosse esistito.

Sarebbe stato meglio se lui non fosse mai nato.

Vincent udì un lamento lontano. Vide la schiena di Gilbert scossa dai singhiozzi, le mani che coprivano la bocca. Il fratello si girò verso di lui, le lacrime che gli rigavano il volto, i folti capelli neri scossi dal vento. In un attimo Gilbert era di nuovo al suo fianco, che lo accarezzava  e lo baciava sulla fronte.

Gilbert non gli voleva bene.

Gilbert lo odiava.
  
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