28/08/2013
4 recensioniCapitolo 1
Non ci posso credere che mi abbiano scelta.
Su milioni di video hanno approvato il mio, veramente sorprendete.
Mi guardai un ultima volta nello specchio per accettarmi che sia tutto a perfetto.
Indossavo un maglione scuro e degli shorts con i collant neri sotto, ai piedi degli anfibi, i lunghi capelli rossi sono legati in una coda alta che mette in mostra i miei piercing, che per volere di mia madre porto nei classici buchi al centro del lobo.
Le miei amiche dicono che assomiglio a quelle ragazze che si vedono su tumblr, ma non credo che abbiano ragione, dato che io non sono bella nemmeno come la peggiore di quelle ragazze.
Anche il mio nome non è molto comune,Ophelia, anche se preferisco semplicemente Hope.
Il nome lo ha scelto mia madre, lei è un’attrice teatrale, ed è da una decina di anni che inscena insieme alle sua compagnia le opere di Shakespeare.
Il suo personaggio preferito è Ofelia, dall’Amleto, quindi è stato piuttosto scontato che mi avrebbe chiamato così.
Non so come mi avrebbe voluto chiamare mio padre, non l’ho mai conosciuto dal resto, e mia madre non ne vuole parlare e per ciò non la costringo a farlo.
Però non credo mi assomigli molto di aspetto fisico, dato che sono uguale identica a mia madre, e anche caratterialmente le assomiglio.
All’inizio possiamo sembrare timide, ma poi siamo capaci di inscenare un’opera biblica davanti a centinaia di persone o, come nel mio caso, fare video e condividerli su internet.
Devo ringraziare la mia amica Claire, è lei che ha inviato il mio video al casting che lo ha scelto.Non era un video particolarmente lavorato, c’eravamo solo io e la mia chitarra, una semplice cover di Grenade di Bruno Mars.
Eppure mi avevano scelto.
Sento dei leggeri colpi alla porta, prima di vedere una chioma rossastra simile alla mia entrare in camera mia.
“Pronta per la grande esibizione?” Mi chiese sorridendo.
“Sono agitata come non mai, e Claire dovrebbe essere già qui, è sempre in ritardo quella ragazza!”
Incominciai a camminare avanti e indietro per la stanza, dicendo cose che nemmeno io capivo.
“ Non ti preoccupare, presto sarà qui, vedrai” Mia madre mi fece uno dei suoi sorrisi rassicuranti.
Mi sedetti al suo fianco e lei mi abbracciò “Mi dispiace così tanto non poter venire”.
Io scossi la testa “Lo so che è per il tuo lavoro, non devi farti problemi”.
Lei mi sorrise amorevolmente, passandomi un dito sul viso “ Com’è cresciuta la mia bambina”.
“ Sono uguale identica a ieri”
Fece un'aria corrucciata e prese e mi indicò il naso “ Questo brufolo non c’era ieri”.
Scattai come una molla verso lo specchio, non potevo avere un brufolo proprio oggi!
Mia madre scoppiò a ridere e capì che mi stava prendendo in giro.
Mi misi le mani ai fianchi, in un’aria da maestrina “ Signora Miller, alla sua età non può far prendere questi infarti alla figlia!”
Scoppiamo entrambe a ridere, quando un clacson mi ricordò di Claire.
“ Oh finalmente è arrivata!” Afferrai la borsa e diedi un bacio a mia madre, che mi ricordò tutte le varie forme di sicurezza che dovevo prendere.
Scesi di corsa le scale ed entrai nella grande macchina nera.
“Sei in ritardo” Sbottai appena entrata.
Claire mi guardò dispiaciuta, sbattendo le lunghe ciglia ricoperte di mascara.
Non so perché si impiastricchi sempre di quella roba, starebbe molto meglio al naturale.
Dal resto, quale ragazza bionda, magra, alta e dagli occhi azzurri può sembrare brutta?
“E’ colpa sua” Disse indicando il sedile anteriore, dove la sorella, Taylor, stava guidando ferocemente.
“I miei hanno avuto un appuntamento e ha dovuto accompagnarci lei, le abbiamo interrotto un appuntamento con Jake” L’ultima parte me la sussurrò all’orecchio, così da non poter irritare di più la sorella.
Taylor è la copia di Claire, solo più lunatica e irascibile, cosa che si capisce subito appena la conosci.
Di sicuro sarà andata su tutte le furie quando ha scoperto che ci doveva portare a San Antonio, in due luoghi uno da una parte e uno dall’altro della città.
Mentre io ero occupata con l’audizione e lei e Claire sarebbero andatate alla presentazione del nuovo libro di Rick Riordan, lo scrittore preferito della mia amica.
Oggi è vestita completamente in blu, credo che sia una cosa da fan di Riordan.
“Spiegami un po’ che cosa dovrai fare quando sarai là”
“Beh ecco, da quello che ho capito sarà una specie di concorso che ci aiuterà a farci conoscere un po’ dal pubblico e chi vincerà potrà incidere il suo primo album!”
“ Usa specie di X Factor” Disse sorridendo.
“Esatto! Ma ti immagini Claire? Entrare in un negozio e comprare un mio disco?”
“O un mio libro..” Dice lei.
Quasi dimenticavo che lei stava scrivendo un libro, da quello che ho letto, potrebbe anche diventare un best seller.
“Un giorno saremo famose entrambe” Le sorrido e lei mi prende per mano.
Il viaggio non è molto lungo dato che abitiamo in una città confinante, ma stare in macchina con Taylor è comunque una tortura.
Non fa altro che parlare del suo Jake e di come noi mocciose siamo delle stupide sognatrici.
Parla lei, che solo due anni fa, voleva diventare la nuova Bar Refaeli.
Appena arrivata, rimango spiazzata dal gran numero di persone presenti, saranno un paio di centinaia.
So già che mi perderò.
Do un bacio sulla guancia a Claire e saluto con una mano Taylor, che mi guarda molto male.
Quando mi avvicino noto che tutti i partecipanti hanno un numero appeso alla maglia e quindi cerco un modo per ottenere il mio.
Provo ad avvicinarmi ad una ragazza mora, che sembra infastidita da me.
“ Cazzo vuoi?” Mi chiede.
Un’ altra Taylor.
“Volevo sapere dove potevo prendere il mio numero..” dico, cercando di sembrare gentile.
“Laggiù” Mi indica con l’unghia smaltata di fucsia un punto indefinito.
Io annuisco, facendo finta di capire “ Grazie”.
“Ora puoi anche andare” Non me lo faccio ripetere due volte.
Però, appena faccio un passo, Taylor 2 allunga la gamba facendomi lo sgambetto e facendomi cadere di faccia.
Sento delle risate alle mie spalle e il viso mi si infuoca.
“Hey, credo che tu abbia bisogno di una mano” Qualcuno mi porge una mano che uso per rialzarmi.
“Grazie” Dico spazzandomi i vestiti impolverati.
Ad aiutarmi era stato un ragazzo che avrà avuto più o meno la mia età, dai capelli scuri e da gli occhi dalle mille tonalità, erano veramente stupendi.
“Voi piantatela di ridere, ok?” Le risate svanirono all’istante.
“Stavamo solo scherzando, Mahone.” Disse Taylor 2.
“ Va a scherzare con i tuoi amichetti, lei è con me”
Il ragazzo mi prese per mano e mi trascinò via di lì.
“Non so come ringraziarti, sei stato gentile ad aiutarmi” Gli sorrido.
“Non ti preoccupare, odio quando Nicole fa così”
Quindi si conoscevano lui e la ragazza dello sgambetto.
“Comunque mi chiamo Ophelia Miller, ma preferisco Hope”
“Austin Mahone al vostro servizio” Fece una specie di inchino che mi fece sorridere, già mi piaceva quel ragazzo.
“ Ehm Austin, io dovrei prendere il mio numero e non so dove trovarlo…”
“ Nessun problema!” Mi trascinò fino a un piccolo tavolo in mezzo alla folla, dove riuscì ad ottenere il numero, 327.
“Ci sono così tante persone?” Chiedo mentre mi fisso il numero al maglione.
“Circa 500 persone, ma dovremo arrivare a venti” Dice mentre mi fissa meglio numero.
“Che cosa?!” Esclamo io.
“Hey non ti preoccupare, la metà della gente che è qui sa appena per cosa è in coda e di sicuro verrà eliminata, ma di sicuro a te ti prendono”
“Come fai a saperlo?” Chiedo scettica.
“Fidati del tuo amico Austin” Mi fa l’occhiolino, non credevo che un ragazzo poteva essere così carino.
Qualcuno dello staff chiama il primo concorrente e la coda fa un passo avanti.
“Sarà meglio sederci, sarà lunga la cosa”
Ci sediamo entrambi sul cemento e mi viene un brivido di freddo.
“Hai freddo?”
“Oh, non ti preoccupare, sto bene così”
Lui però si toglie la giacca e me la mette sulle spalle, veramente gentile questo ragazzo.
La fila prosegue lenta e dopo una breve conversazione con Austin mi addormento, per poi risvegliarmi sulla spalla del ragazzo.
“A che numero siamo?” Chiedo sbadigliando.
“323, sono il prossimo”
Come se avesse previsto tutto, in quel momento una ragazza dello staff lo venne a chiamare.
“Buona fortuna” Dico sorridendo.
Lui mi fa un cenno prima di andare via, si è perfino dimenticato la giacca.
Mi metto ad osservare gli altri per un po’, ripassando mentalmente la canzone che dovrò cantare più tardi.
Ad un certo punto qualcuno mi mette una mano sulla spalla, è Austin.
“Hey, come è andata?”
“Spero bene, sembravano contenti della mia audizione” Si siede contento al mio fianco.
“Di sicuro andranno bene anche a te” Mi regala uno dei suoi splendidi sorrisi.
“C’è il 327?” chiede una dipendente.
“Eccomi!” Ridò la giacca ad Austin che mi augura buona fortuna.
Entro ne piccolo edificio dove si tiene il casting.
Ho le mani sudate mentre salgo sul piccolo palco, di fronte a me, ci sono tre adulti (due uomini e una donna) che mi squadrano dalla testa ai piedi.
“Ciao” Dice uno “Come ti chiami?”
“Ophelia Miller”
“Bel nome” Commenta la donna. “Fan di Shakespeare?”
“Mia madre è un’attrice teatrale, ma anche io lo amo”
La donna mi sorride.
“Allora, Ophelia, facci sentire cosa ci hai portato”
Annuisco prima di dare la interpretazione di “Just the way you are” sempre di Bruno Mars.
Lo so che forse non è una buona idea portare ancora una volta una canzone di Bruno Mars, male mia voce si addice benissimo alle sue canzoni.
Quando finisco prendo un grande respiro, finalmente mi sono tolta il peso.
“Grazie mille, puoi andare” I giudici mi sorridono e io mi sento sollevata, speriamo mi prendano.
Quando esco mi butto subito su Austin abbracciandolo forte.
“Scommetto che è andata bene” Sorride lui.
“Mi sembravano felici” Dico, sciogliendo l’abbraccio.
“Scommetto che ti prendono”
“Speriamo” Ci sorridiamo, quando il mio telefono squilla, è Claire.
- Pronto?
- Hey Hope, qui abbiamo finito e siamo già in strada, tu sei pronta?
- Sono appena uscita!
- Dopo raccontami tutto mi raccomando!
- Mi sembra ovvio Claire.
- Siamo lì tra un minuto, a dopo!
- Ti aspetto fuori!
Riattacco la chiamata “La mia amica mi sta venendo a prendere”
“Di già?” Chiede Austin, sembra dispiaciuto.
“Mi spiace…” Non so che dirgli.
“Beh, comunque abitiamo vicino no?”
“Ovvio! E comunque, questo ti potrebbe servire”
Estraggo uno dei pennarelli che mi porto sempre dietro e gli scrivo il mio numero sulla mano, lui se la guarda e poi mi sorride.
Un colpo di clacson ci fa risvegliare dai nostri pensieri.
“Ecco, è arrivata, beh, ci sentiamo” Gli do un veloce bacio sulla guancia e corro verso la macchina.
Non faccio nemmeno in tempo ad entrare che Claire mi è già addosso.
“E’ quello chi è?!”
“Un ragazzo che ho conosciuto in coda”
“E’ carino”
Le do un colpo sulla spalla “Sei sempre la solita, Claire!”
“Come se tu non lo avessi pensato!” Mi fa la lingua.
“Hey voi due, state zitte!” Non mi ricordavo nemmeno di Taylor.
Il mio telefono vibra e quando vedo chi è il mittente del messaggio mi scappa un sorriso.
Da: sconosciuto.
Sei ancora in strada? :)
A.
“E’ lui?” Mi chiede Claire, leggendo da sopra la mia spalla.
Io mi limito a sorridere mentre salvo il numero.
A: Austin.
Sono appena partita!
H.
Dopo qualche secondo mi arriva la risposta.
Da: Austin.
Sembra sia già passata un’eternità.
“Oh ma che dolce!” Esclama Claire.
A: Austin
Anche tu mi manchi :)
Da: Austin
Meno male!
Ora scusa, ma sono arrivati anche i miei…
Spero di sentirti presto :)
Baci xx
Gli rispondo brevemente e poi appoggio la testa sul poggiatesta del sedile, sospirando.
“Ti piace eh?” Claire mi guarda con fare indagatore.
“Ma va la! Lo conosco appena!”
Lei alza le spalle “Colpo di fulmine”
“Non mi piace ho detto!”
Lei mi guarda un attimo “Stai mentendo, lo vedo nei tuoi occhi.”
Per tutta risposta li chiudo, non le voglio dare corda.
Perché a me Austin non piace.
E’ impossibile.
Angolo autrice.
Okayyy, questo capitolo non mi piace.
E lo so che certe persone si sono già rotte di vedermi sempre con nuove storie lol
Accetto recensioni di ogni tipo, dalle critiche ai consigli c:
Giulia :)
Bella vero? c:
