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Autore: hiccup    28/08/2013    2 recensioni
Perchè soffro d'insonnia d'emozioni e di vita. Sono ansiosa di trovare la mia strada.
E scrivo, certo. Che domande sono?
Genere: Generale, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Notte insonne.

 


Spesso mi diverto ad osservare le persone che mi circondano: sono buffe, sono dementi, sono assurde, sono quadri dipinti da mani tremanti, sono bruciate dai fumi della passione, sono vive.
 
Guardando i loro occhi accesi e le loro dita tiepide, volgo lo sguardo al riflesso che abita questo specchio scheggiato dalla sbadataggine e scruto con attenzione maniacale i miei tratti. Non c’è assolutamente nulla di speciale: un naso, una bocca, due occhi e dei capelli; due braccia, due mani, due gambe e venti dita in totale. Nient’altro. Non vedo la stessa vita che sembra animare tutti quelli che incontro; non riconosco nemmeno il brivido dell’emozioni che colorano le loro espressioni.
A volte mi domando seriamente – incrocio le braccia al petto e storco il naso in una smorfia scettica – se riuscirò mai a trovare la mia strada in questi labirinti umani.
A volte mi chiedo se ciò che sto facendo sia la cosa giusta da fare; se scrivere su un diario sgualcito con una calligrafia incomprensibile non sia un sogno infantile inutile; se trascorrerò i miei giorni da sola o insieme a qualcuno; se magari troverò qualcuno capace di apprezzarmi e, perché no?, amarmi come io amerò lui; se mai riuscirò a trovare il coraggio di parlare a voce alta; se invece sarà il freddo di una casa vuota sarà tutto ciò che otterrò negli anni; se ancora vivrò in una malinconia statica e peculiare, crogiolandomi nel sapore dolceamaro dei ricordi, nelle melodie altisonanti delle risate e delle lacrime, respirando l’odore pungente della menta fresca e rifugiandomi nelle mie poesie.
 
Magari sono solo melodrammatica, o magari no. E’ questa sensazione di mancanza; è questa sorta di voragine che pulsa dolorosamente all’altezza del diaframma. E’ la percezione di aver perso qualcosa lungo la strada.





 

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