29/08/2013
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Alle parole non dette che fanno più male dei lividi che se ne vanno solo se aspetti.
Tutto quello che vedo sono solo immagini di te, di me, di qualcosa che non poteva avere un nome perché tutto sarebbe stato troppo piccolo per contenerci.
Era qualcosa che nessuno conosceva, qualcosa di cui sapevamo l'esistenza solo io e te. Solo io e te sapevamo cosa succedeva ogni volta e nessun altro perché era tutto troppo intimo, persino più di un tocco desiderato.
Non ti è mai andato bene il fatto che le ragazze mi chiedessero di comprare al posto loro le sigarette, e scusami se non ho smesso di farlo neanche quando pensavo che un nome a me e te, lo avrei potuto dare, ma non l'ho mai fatto perché “tutto finisce, anche io e te” mi dicevi mentre io volevo dirti che magari non era vero, ma non lo facevo perché sapevo che sarebbe successo.
Vorrei sapere solo io cosa provavi quando ti toccavo due volte il ginocchio e dopo ci lasciavo sopra la mano per qualche secondo, ma poi la toglievo perché tutto sembrava diventare improvvisamente caldo, soprattutto il tuo ginocchio che è sempre freddo anche se è estate e noi siamo a mare, ma non posso perché il mondo non siamo solo io e te.
E poi ci pensavi per tutta la sera a quella mano e al tuo ginocchio, al calore che ti arrivava anche alle dita dei piedi, ma che non avevi il coraggio di dirlo neanche alla tua amica, quella da cui non ti separi mai, figurarsi a me, ed ero contento perché il giorno dopo avrei potuto rifarlo. Non mi hai detto mai niente.
Una sera mi sono presentato con il labbro spaccato e ti ho baciato mentre tu avresti voluto dirmi tante cose ma non l'hai fatto perché bastavano solo le tue labbra sulle mie e il dolore non lo sentivo. Andavano bene anche le mie mani sulle tue ginocchia perché riuscivo a sopportare il calore senza bruciarmi. Andava bene tutto se c'eravamo io e te insieme, non per forza noi.
E prima che tutto non andasse bene, mi dicevano di lasciarti perdere perché sei troppo complicata, perché non vuoi che qualcuno ti capisca, ma io non l'ho fatto, lasciarti perdere intendo, non l'ho fatto perché volevo capirti, ma tu non me l'hai permesso e io l'ho accettato, andava bene così, mi bastava solo sapere che eravamo io e te.
Ma alla fine cosa è rimasto? Forse gli ematomi alle ginocchia, ma io e te, non lo so.