Chicago,19.20.
Bhe si  piacere,sono Kailee,Kailee Brown. Non voglio presentare i miei dati anagrafici,mi basta solo dirvi che sono mora e bassa.Stop.
Ma siamo qui per altro,no? Volete che inizi la storia? Bene,cominciamo pure.


Tutto iniziò un pomeriggio piovigginoso e nevoso di Gennaio. Quel pomeriggio,presa da uno dei miei soliti attacchi di pigrizia acuta,presi uno dei miei libri preferiti," Se son Rose Fioriranno" e lo lessi per 34esima volta.Quanso leggo,mi capita di immedesimarmi troppo nel personaggio,tant'è che quel pomeriggio,non sentì neppure il continuo bussare ritmicamente con le nocche sulla mia esile e fragile porta di legno d'acero.Mi alzai controvoglia dal letto e andai ad aprire.Insomma,non è che fosse tanto piacevole la visita della persona che mi si presentò davanti.
"Ciao" borbottai,ritornando sul mio letto. Presi il libro e ricominciai a leggere la prima pagina.
"Tu,piccola sciagurata,lo so cos'hai fatto. Ti sei sbafata tutta la torta al cioccolato che Mila aveva cucinato per stasera!" strillò stizzita.
Io? Una torta al cioccolato?
Bhe si dia il caso che la qui presente,ovvero io,sia in perenne dieta da quando avevo la tenera età di 14 anni. E adesso ne ho 18.
Non ho mai smesso,neanche per le feste.
Alzai un sopracciglio e la guardai.
"Mh non credo proprio,chiedi a tua figlia" . Sua figlia,ovvero l'ammiratissima,stupenda,perfetta,divina Hayden Brown,era la mia sorellastra.
Aveva 16 anni,era rifatta dalla radice dei capelli fino alle unghie dei piedi,bionda ossigenata,un mucchietto di ragazzi morti di figa che le andavano dietro,e un cumulo di perfidia.
"Smettila Kay,è ovvio che sei stata tu!" continuò.Non persi la pazienza,d'altronde c'ero abituata,così mi limitai a guardare il giardino innevato fuori dalla finestra,e rimasi in silenzio.Poi mi voltai e la fissai.
" Te lo ripeto Jules,non sono stata io." dissi con calma.Ci fu un lungo,imbarazzanta,minuto di silenzio.Mi  chiesi se fosse morta cosa che, nel profondo del mio cuore,speravo accadesse il più presto possibile.Ma appena la sentì schiarirsi la voce,quella piccola fiammella di speranza che si era accesa si spense all'istante.
" E va bene Kay,per questa volta ti credo.Ma stasera non esci" - concluse,uscendo dalla soffitta.
" Ah tesoro,la cena è pronta per le 20.00!" continuò.
Appena la porta si richiuse alle sue spalle,strinsi i pugni e sentì la mia guancia bagnarsi.
Quella sera c'era un'importante conferenza stampa sul mio libro preferito,e per ottenere il permesso di andarci,avevo fatto i salti mortali.
Jules lo sapeva,e me lo aveva fatto apposta.
Guardai tristemente il cielo scuro. Avrei tanto voluto avere una famiglia normale,una madre,un padre,un fratello,un cane,un pesce,un pappagallo.E quella sottospecie di famiglia che Madre Natura mi aveva generosamente donato,era perlopiù un rifiuto andato a male.
La strega mi chiamò,per la cena,e scesi malvolentieri in salotto.
Mi sedetti a tavola e vidi Heidi fare l'autopsia alla sua omelette ai funghi,e Jules aiutarla. Mi grattai il collo e borbottai.
"Kay,quando farai domanda alla West Union High School?" chiese,buttando i funghi in un cestino messo ai lati del tavolo.Guardai schifata il mucchietto di vegetali li dentro.
"Veramente l'ho già fatto." dissi fredda. Madre e figlia si guardarono stupite,e poi si rivolsero verso di me.
"E allora quando te ne vai?!"- chiesero all'unisono,speranzose come non mai.
Feci un sorrisino felice,e posai la forchetta sul piatto vuoto.
"Presto" - dissi elettrizzata- " molto presto"

 






 

Saaaalve notturne OuO
sono nuova,lasciate una recensionuccia per 
dirmi se la storia vi piace o no? çç
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sono @_injustinarms_
Baci
Giulia.