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Autore: Kiki BSK    29/08/2013    0 recensioni
"-Sai come stendere la pasta vero?-le chiedo.
-Non sono così stupida Damon-mi dice.
-Pensavo di si-le dico guardandola,mossa sbagliata.
Il tempo di finire la frase e lei mi aveva lanciato una manciata di farina in faccia."
Già...un'altra Delena,vado pazza per 'sta coppia...spero vi piaccia! Buona lettura
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Deep In My Heart…I Will Still Love You


Come ogni Sabato e Domenica sta camminando per questa città cercando di non pensare a mio fratello,sparito da quando io ho ricevuto la cura per il morso di quel Licantropo di Tyler,ed io come al solito la seguo per evitare che mi scappi e lei non conosce questo piccolo segreto.
Lo conoscono solo Bonnie e Caroline slash Barbie.
Arrivano a casa di Bonnie,aspetto che il party finisca e poi raggiungo Elena.
-Sai che sta per piovere?-le dico dato che non aveva accettato il passaggio di Caroline per riaccompagnarla a casa e il mio compito,ovvero il compito che mi ero dato,era non perderla di vista.
-Ora si-dice guardando il cielo mentre scendevano delle piccole gocce.
Mi tolgo la giacca e gliela metto sulle spalle dato che girava con le maniche corte.
-E tu?-mi chiede.
-Sono un Vampiro,non mi ammalo,tu invece si-le rispondo mentre la pioggia aumentava e mi bagnava.
-Grazie-dice riparandosi la testa.
Arriviamo a casa ed io non provo ad accennare alcun discorso sapendo a cosa lei stava pensando.
Si siede e comincia a guardare le saette che spezzavano il cielo,io mi siedo accanto lei.
-Mi manca-dice lei cominciando a versare qualche lacrima.
Si avvicina a me cercando un pilastro d'appoggio,il problema è che più lei piangeva per lui,più il mio cuore si spezzava.
Finisce di piangere e mi guarda,non dice niente ma riesco a leggere il dolore nei suoi occhi.
-Grazie per esserci Damon-dice per poi alzarsi ed entrare in casa mia.
Entro anch'io e mi dirigo in camera mia fermandomi davanti alla camera di mio fratello dove alloggiava Elena,ogni tanto ma ora sempre più spesso.
-Buonanotte-le dico piegando leggermente la testa.
-Buonanotte-ricambia lei aspettando che io chiudessi la porta prima di chiuderla anche lei.
Mi faccio una doccia prima di andare a letto,e penso hai bei momenti che io e lei,nonostante tutto,stavamo passando insieme.
Subito dopo affiorano quelli dove piange per mio fratello,possibile che non capisce ciò che io provo per lei?!
Mi addormento cercando di scacciare tutti i pensieri dalla mia testa.
La mattina dopo mi sveglio,indosso un paio jeans neri e una camicia bianca poi mi dirigo al piano di sotto,aprendo la porta scorgo Elena che sta ancora dormendo,senza far rumore entro nella sua stanza e mi siedo ad osservarla,mi rialzo e mi avvicino al letto guardandola bene da vicino.
Mi torna alla memoria il bacio che mi ha donato mentre stavo morendo,solo per quel motivo e non per altro,mi turbava ma non potevo darlo a vedere.
Le accarezzo il viso e le sposto una ciocca di capelli,poi vado giù vedendo che cominciava svegliarsi.
-Buongiorno-le dico mentre mi verso del caffè.
-Sei venuto nella mia stanza-mi dice.
-No-le rispondo staccando il bicchiere dalle mie labbra.
-Non era una domanda,ti ho visto,ti sei seduto,poi ti sei avvicinato e…e poi te ne sei andato e non è la prima volta-mi dice afferrando la tazza di caffè che le porgo.
-Beccato-le dico bevendo un'altro sorso per poi sparire.
-Damon!Non puoi scappare-si ferma perché ero esattamente alle sue spalle.
-Posso scappare perché tanto non puoi fermarmi-le dico per poi nascondermi in stanza.
-Hey-dice una voce da dietro la porta.
-Entra pure-le dico mentre lei entra in stanza e mi trova sdraiato sul letto.
-Lo so che provi qualcosa per me-mi dice.
-Già…peccato che non vanga ricambiato-ogni volta scappo da quel discorso e anche ora scappo nel bosco per cercare una traccia in cerca di mio fratello,le lascio un messaggio di dove ero e di non raggiungermi.
Passa qualche settimana e ultimamente noto dei cambiamenti in lei,piangeva ogni giorno di meno fino a smettere e i momenti che si possono definire belli aumentavano,di poco ma aumentavano.
Un giorno giro con la mia Camaro in cerca di notizie o qualcosa di utile.
Cerco invano fino a sera e poi torno a casa,entro e sento solo il rumore dell'acqua che scorre.
Mi dirigo in cucina pensando a cosa preparare,l'acqua si ferma,sento che rilascia un sospiro e poi esce dal box,sorrido pensando a quando potesse essere bella e subito dopo scaccio via quel pensiero.
Poco dopo sento il Phon,poi vedo che scende dalle scale vestita coi capelli asciutti.
-Non sapevo fossi quì-dice lei dirigendosi in cucina.
-Neanch'io-dico ricevendo un colpetto alla spalla e una risata in cambio,una di quelle che solo lei sa dare.
-Sei cambiata-le dico mentre lei beve dell'acqua.
-Si,lo so.Diciamo che sto mi sto preoccupando per qualcuno che  probabilmente non tornerà,e queste preoccupazioni sono inutili-dice lei sedendosi di fronte a me.
-Cosa prepara stasera lo Chef?-chiede infine cambiando discorso.
-Sai da dove deriva il cognome Salvatore?-le chiedo.
-Dall'Italia-risponde lei.
-E per cosa è famosa?-continuo io.
-Per la Pizza!-dice lei rimanendo sorpresa.
-Mi dai una mano?-le dico inarcando un sopracciglio.
-Ok!-dice avvicinandosi a me.
-Sai come stendere la pasta vero?-le chiedo.
-Non sono così stupida Damon-mi dice.
-Pensavo di si-le dico guardandola,mossa sbagliata.
Il tempo di finire la frase e lei mi aveva lanciato una manciata di farina in faccia.
-Non vale-le dico lanciandola a mia volta.
Cominciamo a rincorrerci e a lanciarci farina per la cucina finché lei non scivola all'indietro e finiamo entrambi sul pavimento sollevando una nuvoletta di farina.
-è da tanto che non ti diverti così-le dico rendendomi dopo di ciò che avevo detto.
-Già…chissà perché ora?-mi dice rialzandosi.
-Finiamo di fare queste pizze che è meglio-continua dopo.
Finiamo di fare le pizze e mangiamo ciò che avevamo preparato.
Dopo cena io mi dirigo in salotto e mi verso qualcosa da bere,qualcosa di forte per dimenticare un po l'accaduto,il fatto che la mia cocciutaggine deve sempre rovinare tutto.
Con l'udito altamente sviluppato sento lei che arriva,rimango fermo com'ero non muovo un passo.
All'ultimo scalino si sente un tuono tanto che lei rimane per qualche secondo spaventata.
-Pensavo stessi andando a letto-le dico tornando ad essere per qualche istante il vecchio Damon,quello freddo e distaccato.
-Dovevo pur darti la buonanotte-mi dice lei.
-Buonanotte-le dico rimanendo impassibile.
-Buonanotte.Grazie per ospitarmi quì-mi dice.
-Di niente,ormai sappiamo tutti che è come una seconda casa per te-le rispondo continuando ad ondeggiare il mio bicchiere.
Sale le scale dopo quella frase e mi rendo conto di essere stato troppo duro con lei quando non se lo meritava,il fatto è che mi imbestialiva,non sapevo se ama ancora mia fratello,se ama me,se non ama nessuno.
A mezzanotte vado a letto ma rimango sveglio non riuscendo a dormire,non sono ubriaco perché il contenuto del bicchiere non era diminuito da quando l'avevo versato.
Sento dei passi che si avvicinano alla mia stanza,una porta che si apre con estrema cautela cercando di fare il meno rumore possibile.
Intravedo la sagoma di Elena che si avvicina grazie a quella poca luce che entrava dalle tende,chiudo gli occhi fingendo di dormire.
-Ed io dovrei essere l'unica che è cambiata,ma ti sei visto?-dice a bassa voce.
A quel punto apro gli occhi piano e lei rimane per qualche secondo stupita e poi torna normale.
-Sei il solito!-dice sedendosi per terra.
-Già-dico lasciando dopo un sospiro.
-Hai freddo?-le chiedo poggiandomi su un braccio.
-Un po-mi risponde.
-Quà sotto c'è più caldo-le dico spostandomi leggermente di lato.
Viene sotto le coperte ma rimane rigida,mi metto di lato per osservarla tenendomi poggiato su un gomito.
-Sai che indosso solo i boxer?-le dico provocandola.
-Damon!-dice lei facendo per andarsene.
-Non andartene-le dico afferrandola per un braccio.
Si ferma e torna sotto le coperte mettendosi come me.
-Perché mi hai fermata?!-mi domanda.
Faccio scivolare il braccio,poggio la testa sul cuscino e mi passo una mano tra i capelli.
-Lo sai perché-le dico evitando il suo sguardo.
Poco dopo sento la sua testa che si poggia sul mio petto.
-Posso dirti una cosa?-mi dice mentre io passo una mano tra i suoi capelli e le carezzo il viso.
-Sentivo che eri cambiato,da quella volta che ti ho baciato-mi dice.
Aveva tirato su il suo sguardo per cercare i miei occhi finché non li trova.
-Anche tu sei cambiato,anche da prima di quel bacio-continua,io resto in silenzio.
-é da un paio di giorni che non riesco a dormire perché penso continuamente a te e-cominciava ad agitarsi e si vedeva.
-E ora calmati,o capito…credo-le dico fermando i gesti che faceva con le braccia usando le mie.
-Non credo-dice per poi posare le sue labbra sulle mie,fatto questo corre verso la porta.
La raggiungo a velocità Vampiro per bloccarle l'uscita.
-Perché l'hai fatto,sai che non voglio illusioni-le dico avvicinandomi di un passo.
-Non era un'illusione,mi sono...legata molto a te Damon in questi giorni e…e tu mi hai fatto passare momenti che facevo fatica ad avere con Stefan-mi dice abbassando la testa.
Le prendo il viso con due dita e mi perdo nei suoi occhi dove vedo il riflesso dei miei.
-Sai quello che provo per te-le dico.
-Si-dice lei mentre riavvicina le nostre labbra.
Quel semplice bacio diventa qualcosa di più,mi passa una mano tra i capelli mentre io la tengo per i fianchi.
Fa scendere le mani lungo la schiena,io le tocco i capelli e nel frattempo la distanza fra i nostri corpi si fa nulla.
Piano piano mi porta vicino al letto,a quel punto capisco le sue intenzioni e mi stacco da lei.
-Sai quello che stai per fare vero?-le chiedo in modo che poi non mi sentivo in colpa.
-Lo so,e non me ne sto pentendo-dice lei rimanendo attaccata a me.
Con le sue mani mi aiuta a toglierle i pantaloncini del pigiama,poi si siede sul letto aspettandomi.
La prendo per le gambe e la stendo per il lungo del letto,poi salgo anch'io ma non sono molto veloce perché mi è sopra.
-Elena-la fermo io parlandole a fior di labbra,lei si ferma.
-Ho paura di rovinare tutto ma devo dirtelo,del resto sai benissimo che sono un'egoista e non è la prima volta che te lo dico questo-mi interrompe,forse non voleva rovinare questo momento,forse se l'avrei detto si sarebbe pentita di quello che stata per fare e questo mi provoca una piccola ferita che lei mi cura con un bacio,leggero ma colmo di emozioni.
Riprendo a baciarla e ribalto le posizioni.
Le lascio una scia di baci che partono dalla fronte,labbra,collo,incavo dei seni,ventre e basso ventre dove sento che inarca la schiena.
Mi prende il viso e lo porta di fronte al suo,mi bacia e scende verso il collo e i pettorali scivolando grazie al letto.
Torna su ed io infilo una mano sotto la maglietta del pigiama e mi accorgo che non indossava il reggipetto per il fatto che non trovo l'attaccatura della parte avanti di esso.
Mi prende le mani e mi incita a togliergliela,cerco il suo sguardo e lo trovo subito perché guardava accuratamente ciò che facevo.
Gliela tolgo e la bacio sulle labbra mentre mi accarezza il viso co le sue mani che pian pian scendono per la schiena.
Mi trattengo ancora sul fatto di esplorare un corpo che desidero tanto,resto immobile godendomi quelle carezze per poi sussultare un secondo,le sue mani stavo giocando con il bordo dei miei slip.
Mi sorride in modo malizioso mentre ogni tanto fa scoccare l'elastico,ma io sono più veloce di lei  e così le tolgo gli slip e lei rimane quasi stupita.
-Non posso perdere al mio gioco-le sussurro all'orecchio mentre lei inarca la schiena.
-Già ma io sono più brava-dice lei mostrandomi i miei slip lasciandomi a bocca aperta.
Mi bacia e cominciamo un'esibizione tra balli e canti insieme e questa finisce con due corpi abbracciati che non vogliono stancarti.
-Damon-mi richiama lei.
-Dimmi-le dico mentre l'avvolgo in un abbraccio.
-Voglio che tu sappia che ciò che ho,abbiamo fatto l'ho fatto perché ero sicura-mi dice lei per tranquillizzarmi.
Le bacio la fronte ed una piccola goccia si ferma all'angolo dell'occhio.
Sapevo che quello che diceva era vero,ma l'avevo sognato troppe volte che ormai sembrava solo un sogno e non sapevo se lei provava per me la stessa cosa.
-Ti amo-mi dice lei prendendomi alla sprovvista.
Due parole che avevo sempre sognato sentirle dire ed ora non credevo di averle sentite.
-Ripetimelo-le chiedo quasi implorando.
-Ti amo!-dice lei baciandomi.
-Perché mi hai fermato prima mentre stavo per dirtelo?-le chiedo.
-Volevo dirtelo io per prima!-dice lei.
-Menti-le dico sorridendo.
-Ok,volevo baciarti e vedere se ciò che provavo era vero…e diciamo che siamo andati oltre al bacio-dice lei,sapevo che stava dicendo la verità questa volta,glielo si leggeva negli occhi.
-Ti amo anch'io-le dico per poi baciarla ancora.
Mi guarda e resta zitta sorridendo,credo sia ovvio il perché e quindi evito di chiederglielo.
Le carezzo il viso mentre lei si avvicina di più e poggia la testa sul mio petto e comunica ad accarezzarmi il petto con la mano e intreccia le sue gambe con le mie.
Le carezzo i capelli a il viso,poi scendo fino alla schiena.
Dopo qualche coccola si addormenta.
L'unico pensiero che mi resta in mente prima di addormentarmi abbracciato a lei è stato quello di poter dormire con la donna che amavo senza che la obbligassi.
Un'altro pensiero sorse subito dopo,volevo vivere con lei per sempre.

Angolo dell'autrice:
Spero vi sia piaciuta questa Delena...alla prossima...KissKiss Kiki BSK


  
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