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Autore: Fra_PI    29/08/2013    0 recensioni
Questa storia narra la complicata vita di una semplice 19enne, Emma, che, come ogni adolescente, si innamorerà e dovrà fare i conti con una scuola che sembra non volerle dare un secondo di tregua e con un padre dalla mentalità vecchia, ma, dopo varie batoste, con l'aiuto delle sue amiche, capirà veramente il valore della vita e l'importanza delle cose semplici e genuine, tipo l'amicizia. Riuscirà la nostra protagonista a venirne fuori sana e salva?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
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 " Ciao Mondo"
Sono le 7 e, pultroppo, mi tocca andare a scuola.
C'ho non mi entusiasma tanto, ma finalmente rivedrò la mia migliore amica Francesca. Un po' stordita mi alzo dal letto e vado in cucina, dove incontro quella rompi di mia madre.
Maria: "Forza Emma! muoviti che perdi il pulman"
Em:"Si, si mamma.. staaaaaai tranqui”
Mar: "A me stai tranqui non me lo dici, sono tua madre!"
Mi alzai velocemente pur di non stare a sentire le solite prediche che ormai da 5 anni mi perseguitano il primo giorno di scuola. Questa donna non ha capito che ormai ho 19 anni e non ho bisogno delle sue continue prediche, non la sopporto più.
Fra: "Muoviti che perdiamo il pulman!"
Em: "Buon giorno anche a te. Si si sto bene, GRAZIE"
Francesca non è cambiata di una virgola. Ora fa tutta la saggia perché, dopo il viaggio in africa, dice di aver visto cose mostruose. Forse ha ragione, una volta la professoressa di diritto ci ha fatto vedere un video sulle condizioni di vita dei bambini del rwanda, loro si che hanno bisogno di aiuto!
Fra: "Sono 5 anni che ti conosco e sono 5 anni che il primo giorno di scuola mi fai arrivare in ritardo"
Sorrisi finchè non vidi passarci davanti il pulman
Em: "Si fermi, si fermi!"
Ci mettemmo a correre per qualche metro poi il pulman si fermò e ci fece salire. La scuola non era ancora cominciata e già ci avevano riempito di nomignoli. Quest'anno facciamo l'ultimo anno, quindi dobbiamo essere più autorevoli e farci rispettare.
Fra: "Che vergognia, grazie Emma grazie!"
Em: " Non è colpa mia, il pulman era in anticipo di due minuti!"
La scuola è la stessa, le persone sono le stesse e la voglia di entrare è sempre meno. Mi fermo a parlare con i miei compagni, ma il passaggio di ragazzo distoglie la mia attenzione. La mia, e l'attenzione di tutte le ragazze del mio liceo.
Em:" Chi diavolo è quel ragazzo?"
Fra: " Non lo so, però è figoo"
Em: "Ma va! ha solo un visetto carino"
Fra: " Stai zitta che non lo conosci, magari è una bravissima persona"
Em: “Okok, quando lo conoscerò, forse cambierò idea”
Fra: “Perfetto, allora andiamolo a conoscere!”
Prima che potessi protestare me lo ritrovai davanti. Em: "C- ciao, sei nuovo?"
Fra: "Certo che è nuovo, che domande fai?!!" Bisbigliò
x: "Ciao, si sono nuovo. Mi chiamo Stefano"
Fra:"Io sono Francesca e lei è la mia migliore amica Emma".
Feci un sorriso falsissimo e mi precipitai in classe, senza neanche salutare.
Fra: "Cosa ti prende?"
Em: "L'hai visto, ma perfavore!. Con il suo caschino e il suo giubbotto firmato. Questo è il solito figlio di papà".
Entrammo in classe e ovviamente l'ultima file era tutta occupata tranne un posticino, allora io e Fra ci sedemmo in quarta fila.
Ormai la campanella era suonata già da un po',quando bussarono alla porta. Entrò la bidella.
Fra: "Si comincia con gli scioperi!" La classe cominciò a ridere.
Bid: "No cara Francesca, volevo sono avvertire che il nuovo alunno è stato fermato in segreteria per ancora qualche minuto."
Fra: "Sarà il solito sfigato"
Em: "Magari con gli occhialini sul naso!"
Fra: "E la cravattina non ma metti??"
Em: "Si certo, è il minimo!"
# 10 minuti dopo
Bussarono alla porta. Tutti sapevamo che da quella porta sarebbe entrato un nuovo compagno di avventura, un nuovo amico,che dico? Fratello! La porta si aprì e indovinate chi era? Stefeno.
Prof: "Siediti pure dietro quella bella ragazza bionda. Emma fagli vedere il suo banco" Gli indicaì velocemente il banco.
Fra: "Oddio, oddio mamma santa, è luii!!!"
Em: "Ecco, ci voleva il figlio di papà seduto dietro di me"
Ste. "Ciao bionda" sussurò passandomi accanto.
Si sedette molto rumorosamente. Si mise le cuffie e attacco la musica a tutto volume. Che fastidio.
Em: "Ecco, ci mancava anche la musica! Qualcos'altro, prego!"
Fra: "Dai almeno è bella musica"
Em: "Bella musica?!”
Lui dovrebbe essere un mio nuovo compagno di avventura, amico e fratello? No grazie. Carino quanto ti pare, ma se la tira troppo.
Sentimmo una serie di rumori e un odore inteso. Era lui. Si mise a masticare MOLTO rumorosamente una gomma alla menta.
Em: "Che schifo, alla menta!"
Da quando, durante il mio diciottesimo, scivolai e finii proprio sopra alla torta alla menta, non posso più né vedere né sentire la menta. Francesca mise la suamano sulla mia e cercò di tranquillizzarmi. Mi girai di colpo.
Em: "Potresti fare i tuoi porci comodi più piano!"
Stefano mi sorrise. Mi girai verso Francesca.
Em: "Mi sta prendendo per il culo?"
Fra: "Non sente, ha le cuffie".
  
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