Serie TV > Violetta
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Autore: Arsid    29/08/2013    3 recensioni
Questa è la mia prima storia, spero che vi piaccia ^^
Trama: É il secondo anno allo studio per Violetta, e arriva un nuovo compagno, Diego, che cercherà di separarla da Leon.
Anche per Angie e German le cose saranno più complicate dopo l'arrivo di Esmeralda.
La storia è narrata in prima persona da più personaggi
Dal capitolo 1:
Violetta invece era felice di andare a scuola e incontrare i suoi amici e Leon, a cui si era profondamente legata. I due si erano riavvicinati qualche giorno prima, quando lui l'aveva invitata a prendere un gelato. Non avevo mai visto Violetta tanto euforica in vita mia. La mia nipotina si stava nuovamente innamorando, e questa volta solo di Leon, dato che l'altro pretendente, Tomas, era tornato in Spagna.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angie, German, Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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Angie

 

«Come sarebbe a dire che Violetta non era a casa di Francesca?»chiese German, rivolto a Luca.

Io cercai di fargli capire con lo sguardo che lui doveva mentire e salvarla da quella situazione.

«Violetta era a casa di Camilla con Francesca»spiegò lui. «Casa nostra la stiamo imbiancando»mentì.

German guardò Luca, non del tutto convinto.

«Beh, era con le sue amiche, non c'è niente di cui preoccuparsi»cercai di dissimulare.

German bevve un sorso del suo frullato. «Forse hai ragione...»mormorò. Mai io sapevo che non ne era convinto. Lui era terrorizzato dall'idea che Violetta crescesse e si allontanasse la lui, era normale, ma preoccuparsi perché passava un po' di tempo con le sue amiche era esagerato. Anche se lui non sapeva la verità. Probabilmente Violetta aveva passato il pomeriggio con Leon, altro che amiche.

Però era giusto che, alla sua età, potesse conoscere un ragazzo di cui si sarebbe innamorata, anche se a suo padre la cosa avrebbe dato fastidio. Bisognava crescere, e Violetta lo stava facendo diventando ogni giorno più bella e più matura.

Uscimmo dal bar, dopo aver pagato e finito i nostri frullati, stavamo per tornare a casa. Avevo ancora fame e mi venne un'idea. «Se vuoi torna subito a casa, io ti raggiungo dopo»esclamai, rivolta a German.

Lui si avviò verso casa, mentre io attraversai la strada, arrivando nel parco delle mele caramellate. Quella volta, quasi un anno fa, erano state deliziose, e io volevo mangiarne nuovamente una: mi ricordavano tanto Maria. Poi cambiai idea, e decisi di prenderne una in più.

“Sarà una bella sorpresa per lei, chissà se nel diario ha mai accennato a questo dettaglio”pensai mentre davo al proprietario del carretto i soldi.

 

Ludmilla

 

Tutto era tranquillo.

“Fin troppo tranquillo”, mi dissi pensierosa. Era passato già molto tempo rispetto al previsto, e ancora nulla. Non si sapeva nulla di Leon e Violetta, né da parte di Flor, né da parte di Diego. E tutto questo era strano. Come mai Violetta e Leon non avevano rotto?

Perché non ne parlava tutta la scuola? Che cosa poteva essere andato storto?

Presi il cellulare di mia madre e inviai un messaggio a Florencia, a Diego e a Nata.

“Ci vediamo tra mezz'ora. É importante”

Loro non risposero, perché sapevano che quando davo un ordine non potevano contraddirmi. Avrebbero di sicuro perso. E quindi, dopo mezz'ora, eravamo tutti e quattro in camera mia. I miei tre “amici” si guardavano incuriositi, chiedendosi come mai di quella riunione improvvisa.

«E allora»esclamò Diego, che evidentemente aveva perso la pazienza«si può sapere perché ci hai chiamati?»

Io, innervosita da quel comportamento, iniziai a spiegare:«Come tutti sapete, noi avevamo un piano per far separare Leon e Violetta». Loro annuirono, non capendo dove volessi andare a parare. «Qualcuno di voi sa se abbiano litigato, o se si siano lasciati?».

Silenzio. Nessuno sapeva rispondere a quella domanda. Nata, che non era al corrente di tutto, aveva una faccia interrogativa, ma io non le avrei spiegato nulla.

«L'ultima ad avere quel video sei stata tu, Flor, o sbaglio?»continuai indicando mia cugina.

Florencia si irrigidì di botto. Forse credeva che io me ne fossi dimenticata, ma lei mi conosceva e sapeva benissimo che non ero stupida.

«Mmm?»la incitai«Dov'è il video? E poi non mi hai nemmeno ridato il telefono!»

La ragazza, pallida, si afflosciò sul mio letto. «L'ho perso...» sussurrò.

«Come?»strillai«Hai perso il mio cellulare?»

«No, ho perso il video...»ammise tirando fuori dalla sua borsa il mio telefonino e porgendomelo. Esaminai tutti i file della galleria, ma non c'era nessuna traccia di quel video.

Diego e Nata si avvicinarono a me, per guardare con i loro occhi.

«Come hai fatto a perderlo?»Diego era furioso.

Florencia non rispose, incapace di dire una parola per la vergogna.

«Tutta la fatica fatta... Tu... Tu...»continuò a dire lui, come ipnotizzato. Il suo viso era rosso dalla rabbia, non l'avevo mai visto così.

«Florencia!»entrò Catalina«C'è tua madre sotto che ti sta aspettando!». La cameriera venne immediatamente fulminata con lo sguardo da me e Diego, mentre Florencia raccolse velocemente le sua cose e uscì in corridoio sorridente.

 

Violetta

 

Il parco era pieno di bambini che correvano e anziane signore che chiacchieravano sul tempo. In tutto questo insieme non riuscivo a vedere Leon, anche se erano già le cinque.

Guardai l'albero alla mia sinistra; era sempre più grande, anzi, ormai era enorme, e stava iniziando a perdere le sue foglie verdi, segno che ormai eravamo in autunno. Appena mi girai, tornando a guardare verso il vialetto, vidi Leon che camminava verso di me. Gli sorrisi e lui si sedette sulla panchina.

«Ciao Violetta!»esclamò dandomi un bacio sulla guarcia.

«Ciao»riuscii a dire, emozionata. Con Leon era sempre così, ogni volta che lo vedevo mi sentivo la ragazzina dell'anno prima, che ancora non aveva mai avuto un ragazzo e si sentiva timida e inesperta.

«Qualcuno ti ha visto mentre uscivi di casa?»mi chiese premuroso.

«No»risposi«non credo che qualcuno se ne sia accorto. In casa mia sono tutti indaffarati... Mio padre ha continui problemi di lavoro, Esmeralda è alle prese con il suo fidanzamento e Olga e Roberto fanno quello che possono... L'unica che potrebbe essersene accorta è Angie, ma non direbbe nulla».

Leon mi sorrise: «Non sanno cosa si perdono non standoti vicino»

Arrossii, emozionata dalle parole che mi aveva detto il mio ragazzo. Era così dolce e affettuoso....

«Grazie»sussurrai, prima di dargli un dolce bacio sulle labbra. Continuai la frase dopo che ci staccammo, a corto di fiato. «Mi fai sentire bene, e ci sei sempre quando ho bisogno di te»

Lui mi abbracciò forte, dandomi un bacio sulla fronte. «Lo faccio perché ti amo». Cullata dalle sue braccia riflettei su quella frase. “Ti amo”.

Era la prima volta che qualcuno me lo diceva. Dei ragazzi mi avevano detto “ti voglio bene”, oppure “mi piaci”, “ti amo” no. Forse ero troppo piccola per avere qualcuno che si fosse innamorato di me realmente, come lo era in quel momento Leon. Perché queste due semplici parole, dette da lui, per me erano molto significative.

Feci un respiro profondo. «Ti amo anch'io»gli dissi, quando le nostre bocche furono ad un millimetro di distanza, pronte per unirsi in un lungo e romantico bacio.

♥ ♥ ♥

Quando tornai a casa, accendendo il telefono, trovai molte chiamate di mio padre.

“No”pensai.

Ma lui non doveva andare alla riunione con Torres? Perché si era accorto della mia assenza? Provai a cercare Angie per chiederle aiuto, ma non la trovai. Quando scesi per chiedere aiuto ad Olga, lei mi abbracciò forte stringendomi a sé. «La mia piccolina!! Dove sei stata? Eravamo così preoccupati!» continuava a ripetere, senza darmi il tempo di rispondere. Piano piano si calmò, e mi disse che Angie era uscita con papà per cercarmi.

Tornai in camera mia, preparandomi alla ramanzina e a non rivedere più Leon, se non allo Studio. Proprio in quel momento squillò il mio cellulare: era mio padre.

«Pronto?»chiesi con voce tremante.

«Violetta, dove sei?!»tuonò lui.

Io deglutii con difficoltà. «Sono a casa»

«E dove sei stata?!?»

“Saranno affari miei! Papà, ho diciassette anni!”avrei voluto urlare, per poi riattaccare, facendo capire che non ero una bambina e non mi poteva comandare a suo piacimento.

E invece no, dovevo semplicemente mentire spudoratamente. Almeno avrei continuato a vedere Leon, anche se sapevo che imbrogliare non mi avrebbe portata da nessuna parte.

«Sono stata a casa di Francesca». Attesi la sua risposta, che non arrivò. Anzi dopo pochi secondi sentii il rumore del telefono, tipico di quando cade la linea. O forse aveva solo riattaccato, chi lo sapeva.

Presi il mio mp3 e iniziai ad ascoltare il brano che avevo composto con Diego, per vedere come continuarlo.

 

Sí,
Escucha..
Escucha y siente
Sube el volumen, vas a enloquecer
enloquecer,
enloquecer oooh
Entiende y siente

De corazones rotos soy el rey
Yo soy el rey,
Soy el rey oooh
Escucha mi cancion

Haz lo que te dicta el corazon

Y en mi ritmo ponte a bailar

Esto es especial

Mi estilo te va a conquistar

Los pies ya se mueven al compás
Sé que non lo puedes evitar

Es como sin alas volar

Mi estilo te va a conquistar

Y es que yo soy así
Mi vida es alocada

Sin red y voy a mil

Contigo todo cambia

Y es que yo soy así
Con solo una mirada
Vas a quedar de mí
Por siempre enamorada

 

Finora avevamo composto solo quello, e ormai non era rimasto molto tempo. Continuai a comporre, pensando a Leon, finché non bussarono alla porta. Era mio padre. Senza nemmeno aspettare che gli dessi il permesso per entrare aprì la porta e la richiuse alle sue spalle.

«Violetta, oggi mi hai fatto prendere un colpo»ha esclamato lui, correndo incontro a me e stritolandomi, più forte di come aveva fatto Olga prima. «Non devi uscire mai più senza avvisare, e non devi farlo mai più da sola! Pensa se ti fosse successo qualcosa mentre camminavi! I ladri, gli sconosciuti, i folli....» Iniziò a dire, preoccupatissimo.

«Tranquillo papà, sono sana e salva!»esclamai.

«Promettimi che non uscirai mai più da sola senza avvisare»

«Te lo prometto»sorrisi.

Mio padre uscì dalla stanza e, pochi minuti dopo, bussarono di nuovo.

«Chi è?»chiesi, sperando che non fosse qualcuno che cercasse di stritolarmi abbracciandomi.

«Zia Angie»

«Avanti!»

Mia zia, con in mano due grandi mele caramellate in mano, mi si avvicinò. «Ciao Violetta!»disse porgendomene una. «Ti ho portato una mela caramellata. Tua madre le adorava...» Fissò la sua mela come se potesse scorgerci il viso di mia mamma sopra, e poi la addentò.

«Grazie zia, non sapevo che le piacessero»

La assaggiai, visto che era la prima volta che ne mangiavo una. Erano squisite, ed il fatto che piacessero anche a mia madre mi faceva sentire strana. Sapevo poche cose di lei, la memoria cominciava a non farmi più ricordare distintamente il suono della sua voce e, probabilmente, senza la sua foto non avrei neanche idea di com'era.

 

La sera presi il mio diario.

Nessuno bussò alla porta.

Presi la penna.

Nessuno.

Aprii il mio diario, finalmente tranquilla, e iniziai a scrivere i pensieri di quella giornata che, nonostante il piccolo problema che mi aveva creato mio padre, era stata fantastica.

 

ANGOLO DELL'AUTRICE: Ciao!!!! Sono tornata dalle vacanze :D

Ok, prima di commentare il capitolo ho un paio di cose da dire.

1. Ironia della sorte ho conosciuto una ragazza antipaticissima. Dopo una chiacchierata, iniziata quasi per caso, le ho chiesto il suo nome.
Si chiamava Lara -.-

2. Avete visto i capitoli 47 e 48 di Violetta 2?
SI: bjfjuhfjdnbcugw che ne pensate delle scene Leonetta?? Stanno tornando!!! Nella recensione, se volete, potete sclerare con me e adorare Olga per aver interrotto il momento Dieghetta ;)
NO: Che ci fate ancora qui? Guardateli subito kjgdstjmdew hanno delle scene Leonetta che... *sviene dall'emozione*

3. Mi sono iscritta a Twitter! Se mi scercate sono @MiDestino_EsHoy
Un applauso per l'originalità -.-

4. Appena ho finito di postare il capitolo recensisco tutti i capitoli della mia cartella EFP “storie da recensire”, che è stracolma
Ora finalmente commento il capitolo ;)
Leon e Violetta hanno avuto il loro appuntamento al parco jfysjcbdy e si sono salvati ancora una volta da German. Per quanto riusciranno a tenere segreta la loro relazione? Angie ha portato una mela caramellata a Violetta... Awwww... Non so perché, ma ho voluto scrivere questa scena, mi sembrava molto dolce *-* Poi, i giudici siete voi LOL

Ditemi che ne pensate della storia con una piccola (ma anche enorme xD) recensione, per favoooore *faccia da cucciolo*

  
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