Anime & Manga > Dragon Ball
Ricorda la storia  |       
Autore: Kiaretta_chan_94    04/03/2008    5 recensioni
Ambientata nel mondo after-GT, dopo la partenza di Goku con Shernon. Pan in questo periodo è cambiata molto: la partenza del nonno l'ha segnata irrimediabilmente, e lei non riesce a risalire dall'abisso che la sta risucchiando lentamente, giorno dopo giorno... Ma l'arrivo inaspettato di una vecchia conoscenza cambierà le cose, e chissà, forse le aiuterà a ritrovare la serenità...
Avviso subito che la persona in questione NON è Trunks! Altrimenti sarebbe fin troppo scontato, no?
Genere: Generale, Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Gohan, Pan, Videl
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo uno- Sei mesi.


Pan aprì un occhio, poi l'altro.
Lo sguardo assonnato si posò sulla sveglia posata sul comodino.
Sette e quarantacinque.
Sbuffò, girandosi sul letto in modo da dare le spalle alla finestra che, aperta, inondava la stanza di luce.
-Mamma, è prestissimo! Si può sapere perchè mi hai svegliata?- mugugnò, la voce soffocata dal piumone.
Videl smise di girare per la camera mettendo a posto tutto quello che le capitava sottomano, e si voltò verso la figlia.
-Tesoro, Gohan voleva chiederti se ti va di allenarti un po' con lui, visto che è da tanto che non lo fate... che ne dici? C'è un bel sole, fuori, sarà di certo piacevole...- disse cercando di essere convincente.
Per tutta risposta la figlia le rivolse un grugnito poco educato, vagamente somigliante ad un'imprecazione.
La donna si avvicinò al letto, e con un gesto deciso privò il corpo di Pan del calore delle coperte.
La ragazza schizzò a sedere, sussultando per l'mprovviso cambiamento di temperatura.
-Mamma!- protestò, alzandosi e inseguendo Videl che stava per uscire dalla camera. -Ma che modi sono?- continuò, mettendo un broncio che quasi toccava terra, mentre si avviava verso la cucina insieme alla madre.
-Era l'unico modo per farti alzare da quel letto! Da quando sei diventata così pigra? Fino a pochi mesi fa, solo sentire la parola "allenamento" ti faceva saltar su come un grillo!- ribattè la donna mettendo a scaldare il latte.
Pan non rispose, ma lo sguardo le si rabbuiò. Si sedette su una sedia, avvicinando a sè un piatto pieno di cornetti fumanti.
-Sono cambiata da allora, mamma. Capita, sai. Quei discorsi sul cambiamento e sull'adolescenza dovranno pur avere un senso, no?- borbottò addentando un cornetto.
-Non provare ad usare l'adolescenza come scusa! Non è un motivo plausibile, Pan. Non è normale che le persone cambino così da un giorno all'altro, anche se sono adolescenti!- le disse di rimando Videl, scrutandola seria col suo sguardo color cielo. Sospirò, l'espressione le si addolcì, il tono divenne sinceramente preoccupato. -Che cosa ti succede, Pan?- sussurrò.
Ma il suo sguardo caloroso di madre non riusì a penetrare il ghiaccio che si trovava negli occhi della nipote di Goku.
-Non capisco a che cosa tu ti stia riferendo. E adesso, se non ti spiace, dovrei andare a vestirmi.- disse gelida, salendo di sopra, nella sua camera.
Nemmeno una parola sull'allenamento con il padre, che intanto la aspettava speranzoso su una collina dei Paoz.




Niente. Non arrivava, anzi, non sentiva nemmeno la sua aura.
Gohan si lasciò cadere sull'erba soffice della collina, con un sospiro di sconforto. Riprese ad osservare il cielo, speranzoso, ma non vide nessun punto luminoso dirigersi verso di lui.
Prese ad osservare le nuvole, notando come una di queste assomigliasse alla pettinatura di Goku.
Una morsa gli attanagliò lo stomaco, al pensiero del sayan partito sei mesi prima per un viaggio apparentemente senza senso.
Se n'era andato di nuovo, lasciandosi dietro la solita scia di ricordi e cuori infranti.
Tra questi, quello di Pan.
Non era stata più la stessa dalla scomparsa del nonno.
All'inizio non lo aveva dato a vedere. Si impegnava negli allenamenti con tutta se stessa, e già allora Gohan avrebbe dovuto capire che c'era qualcosa che non andava, che quegli esercizi estenuanti ai quali la sayan si sottoponeva avevano qualcosa di insano, come se fossero divenuti un'ossessione, un tentativo di riempire quel vuoto che la piccola sentiva dentro di sé.
Ma poi, dopo il primo mese, Pan aveva semplicemente smesso di allenarsi.
Anche allora Gohan e Videl non avevano compreso pienamente il significato di quel gesto.
Ora, il mezzosangue capiva che la figlia aveva smesso di farlo semplicemente perchè aveva compreso che non la faceva affatto sentir meglio, e che non serviva a colmare l'abisso.
Da allora, era peggiorata.
Sembrava apatica, come se avesse perso la gioia di vivere. Un po' come Vegeta, che dalla partenza del suo eterno rivale non aveva trovato più uno scopo da perseguire nella vita, e per un po' era caduto in depressione.
Ma lui, col suo carattere forte, si era tirato su, aveva ricominciato daccapo ad allenarsi, a vivere. Lo doveva anche alla sua famiglia, che aveva fatto di tutto per aiutarlo.
Pan non si era rialzata.
Lei non era come Vegeta, per quanto volesse mostrarsi  forte e combattiva, in realtà era fin troppo fragile. Più fragile di loro, che avevano accettato le varie partenze di Goku con una sorta di muta rassegnazione. Lei non ci era riuscita.
Il vetro è duro, al contatto, resistente. Ma se si forma una crepa...è finita. Tutto va in mille pezzi. Così come era accaduto alla piccola Pan.
Gohan non avrebbe mai creduto che sua figlia avesse instaurato un legame tanto forte con il nonno. Ma forse aveva sottovalutato entrambi.
Aveva la sgradevole sensazione che se lui fosse morto, ma Goku fosse rimasto, Pan sarebbe riuscita a rialzarsi.
Ma ora che era successo il contrario, lui non sapeva fare altrettanto.
Cominciò a rifletterci, provando quasi una sottile invidia verso il genitore.
E infine capì.
Se lui fosse morto, il fragile vetro di Pan si sarebbe infranto di sicuro.
Ma Goku era come un collante tra tutti loro.
Finchè c'era lui, tutto andava bene; se in battaglia sembrava tutto perduto, ecco che rimetteva le cose a posto, se succedeva qualcosa di brutto, eccolo che arrivava, pronto a riparare tutto con il suo sorriso.
E così avrebbe fatto con Pan, l'avrebbe piano piano riaggiustata con la sua colla invisibile.
Ma lui, Gohan, non era Goku, nel bene e nel male.
E Pan, stavolta, avrebbe dovuto trovare da sola qualcuno che la aiutasse a ricomporsi

Passarono alcuni giorni dall'allenamento mancato. La situazione sembrava invariata, ma qualcosa stava per cambiare. O meglio, qualcuno.
Perchè mentre Pan continuava a scivolare verso il fondo del suo abisso, un ragazzino dai capelli biondi era riuscito a trovare i Monti Paoz, e aveva cominciato a cercarla.





Ciao a tutti! Eccomi qui, con la mia seconda ficcy (stavolta su Dragonball).
Che ve ne pare? Beh, so che in questo capitolo non succede molto: più che altro, difatti, è un prologo che serve a tastare il terreno e a spiegare la situazione di Pan, in attesa degli eventi dei capitoli successivi.
Vi prego, lasciatemi un commento e ditemi che ne pensate! Grazie mille!!!

Ps: Non è che per caso qualcuno ha intuito chi è il ragazzino biondo?






.



  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: Kiaretta_chan_94