-Fanfiction (One shot).
 
L' ACCECANTE ASCESA DELL'AMORE.
      
Se per baciarti dovessi poi andare all'inferno, lo farei. 
Così potrò poi vantarmi con i diavoli di aver visto il paradiso senza mai entrarci.
-William Shakespeare.
                                                    
- Jace Wayland! - urlò Clary sull'uscio della porta, guardando Jace appoggiato al davanzale di marmo della finestra, i capelli biondi gli ricadevano sugli occhi dorati e vigili, il sole gli illuminava le cicatrici e le rune ormai sbiadite sul petto marmoreo nudo. - Hai idea di quello che mi hai fatto passare, credevo fossi morto!- la ragazza corse verso di lui che l'acchiappò al volo stringendola a se.
- Clary! Cosa ci fai qui?- Jace la riposò delicatamente a terra ma senza mollare la presa.
- Non potevo lasciarti qui con Valentine nei paraggi! - disse Clary, le parole soffocate sul petto del ragazzo dove poggiava la testa.
- Hai idea di cosa potrebbero farti? Se ti trovano qui non esiterebbero a ucciderti! - il ragazzo l'allontanò per guardarla negli occhi, i capelli rossicci della ragazza erano sciolti e il sudore glieli aveva fatti attaccare alla nuca bianca, la guancia sinistra era sporca di sangue incrostato e dei profondi tagli le rigavano il viso, delle occhiaie nere si stagliavano sotto gli occhi come ombre.
- Come se non ci avessero già provato! - Clary barcollò all'indietro tenendosi il fianco con una mano, un taglio profondo le squarciava il fianco sinistro, un fiotto di sangue continuava ad uscire nonostante la ferita fosse aperta già da un pò, Jace la prese al volo prima che cadesse a terra sopraffatta dalla stanchezza, la poggiò delicatamente sul grande letto a baldacchino coperto da lenzuola bianche.
- Cosa ti hanno fatto? - ringhiò Jace con una chiara preoccupazione sul volto.
- Diciamo che sono riuscita a fare fuori tre Dimenticati grazie al tuo pugnale, ma il quarto mi ha colto alla sprovvista e mi ha colpito con la sua spada prima che potessi farlo io per prima. - Clary sorrise, ma poi fu colta da uno spasmo e il sorriso si spense, Jace le accarezzò una guancia spostandole una ciocca di capelli intrisa di sangue.
- Clary, sei una stupida, non dovevi farlo, io non ho bisogno del tuo aiuto me la sarei cavata benissimo da solo! E tu che fai vieni qui a farti uccidere? - sbraitò Jace ritraendo di colpo la mano e lanciandole un'occhiataccia.
Clary raccolse tutte le forze e si mise a sedere per riuscire a guardarlo negli occhi dalla stessa altezza, emise un gemito poi disse: - Hai ragione Jace, scusa. - le lacrime cominciarono a scenderle lungo le guance, ne assaporò il gusto salato, mischiato al sapore del sangue incrostato sulle sue labbra.
- Se ti fosse successo qualcosa, io non me lo sarei perdonato, mai! - Jace cambiò improvvisamente tono, ma conservò ancora un pò di rabbia.
- Tu non hai colpa, se io sono venuta qui è solo perché non voglio perderti, perché sei troppo importante Jace, non lo capisci? - Clary cercò con tutte le forze di impedire alle lacrime di uscire ancora, forse a Jace non gli era mai importato niente di lei e non poteva mostrarsi debole davanti a lui.
- Non lo capisco, Clary? - Jace schernì uno dei suoi soliti sorrisi frustrati. - Dal primo momento che ti ho vista, io non ho pensato altro che a te, Alec è quasi morto perché io ti volevo proteggere, a tutti i costi, ho combattuto con quello che credevo fosse mio padre per non farti uccidere, ti ho affidata a un licantropo per non farti scappare per venirmi a cercare, e ora ti trovo qui, nella tana del lupo, ferita, sfuggita alla morte per poco, solo perchè io sono troppo importante per te? - la guardò con gli occhi socchiusi e le labbra serrate, si pentì all'istante di averla sgridata, lì su quel letto ferita, sembrava tanto debole, la sua Clary, gli sfuggì un gemito.
- Ma io credevo che... - Jace la interruppe con un bacio, le prese la testa fra le mani e accoccolò il suo corpo malridotto a se, la baciò con passione, assaporando ogni angolo della sua bocca, marchiava ogni angolo come se da quel momento lei non potesse appartenere a nessun altro tranne che a lui, avevano aspettato entrambi questo momento, dopo tutto quello che avevano passato, il loro amore, sbocciato all'inizio come il bocciolo di un girasole e poi fiorito come una splendida pianta dai rami forti e indistruttibili, era finalmente riuscito a rompere le barriere che si erano formate, ora potevano finalmente dire a tutti quanto fossero innamorati, quanto fossero disposti a fare l'uno per l'altra.
Jace si staccò dalla sua bocca a fatica, la fronte ancora poggiata su quella di Clary - Allora cosa credevi? - disse guardandola fisso negli occhi.
- Volevi baciarmi anche mentre mi urlavi contro? - chiese Clary all'improvviso stringendosi saldamente a lui. 
- Ti volevo baciare dal primo momento in cui ti ho vista, ma soprattutto mentre ti urlavo contro. - Jace sorrise, questa volta un sorriso sincero, che lasciava intendere quanto le fosse mancata per tutto quel tempo.
- Ti amo. - Clary gli accarezzò il viso, il cuore che le batteva all'impazzata, gli aveva confessato il suo amore, un lampo dorato percorse gli occhi di Jace, forse sorpresa o felicità, Clary non riusciva a decifrare il suo sguardo.
- Meno male. - disse Jace all'improvviso. - Perchè ti amo anch'io. - 
Clary gli sorrise e si abbandonò tra le sue forti braccia.
Il suo cacciatore, pensò, con lui si sentiva finalmente al sicuro.
Poi lasciò che il sonno si prendesse possesso di lei, sicura che al suo risveglio avrebbe trovato Jace.