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Autore: jolie974    30/08/2013    1 recensioni
Ad un tratto scivolò sul letto, cadendo in un sonno profondo. Quasi come una mamma stringe suo figlio tra le sue braccia, così quel sonno avvolse lei...
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Lui non può ridurla così.
Eppure non le aveva mai fatto nulla di male, erano i suoi silenzi a ferirla di più. Ciò che le infrangeva il cuore era qualcosa di più profondo, di cui non ne aveva conferma, eppure lei se lo sentiva dentro. Sapeva che un giorno lui sarebbe andato via, ma decise di rischiare, provare, mettere in gioco tutta sè stessa; ma non immaginava che sarebbe stata così dura. Immaginava la sua partenza un giorno, ma era diverso da ciò che realmente accadde. Se ne andò via, senza preavviso, senza un saluto, un addio...forse lui non se ne era nemmeno andato via, forse era lei a riempire la sua mente di assurdi pensieri, a sentirlo distante...ma lei non poteva continuare a vivere così, no. Le vagavano per la mente tutte le forme di pensiero, anche le più stupide. Non credeva di potersi innamorare così. Aveva il cervello in confusione, e non credeva che l'amore avesse potuto avere questo strano effetto su di lei, come fosse un'allergia. Le mancava quasi il respiro, sentiva il suo cuore rotto, strappato, come se qualcuno lo stesse stringendo forte con un laccio di spine. Non era pronta a soffrire così, ancora una volta. Stava male, male davvero...non aveva motivi per andare avanti, nè per tornare indietro; così rimase lì, ferma, immobile. Non fece un passo nè sussurrò parole, in quel momento avrebbe voluto solo sparire, se avesse avuto la forza necessaria per farlo. Ma era debole, fin troppo...
Tremava tutta, e il suo volto era solcato da lacrime che le calavano giù, fino al collo. Sembrava una foglia fradicia, tremante e bagnata...paura e dolore che si mescolavano insieme formando un'unica essenza. Aveva paura, paura di perdere ciò a cui davvero teneva, ed era addolorata, perchè tutto ciò che fino ad allora lei aveva immaginato poteva diventare realtà. Era stanca, aveva meditato tanto tutto il giorno alla ricerca di un pensiero tranquillo, di qualcosa che la potesse calmare, anche minimamente ma non trovò niente che la confortasse, non sapeva come fare, fino ad allora era stato lui a confortarla, a rassicurarle che andava tutto bene, anche se non era così.
Ad un tratto scivolò sul letto, cadendo in un sonno profondo. Quasi come una mamma stringe suo figlio tra le sue braccia, così quel sonno avvolse lei. Al suo risveglio si sentì invasa da mille pensieri, quel sonno le aveva portato consiglio, aveva capito che disperarsi e piangere non le sarebbe servito a nulla; tutto ciò che doveva fare era scavare dentro di lei. Così decise di entrare nel suo cuore, guardare all'interno di esso, ma non ne uscì viva.
  
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