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Autore: Katjee    30/08/2013    3 recensioni
E' il 1864. Un inverno freddo ricopriva tutta la città, con la sua neve bianca e soffice, che si posava leggera sull'erba. Poteva essere un'inverno come gli altri.Ma la città era ugualmente in movimento, infatti a momenti sarebbe nata la principessa, e tutti erano smaniosi di avere la notizia, di poterla vedere. Davanti alla reggia di Malbourne migliaia di persone aspettano il momento.
Un usignolo cantava la sua melodia, posato su un ramo.
A mezzanotte precisa, nacque la bambina.Si chiamava Elisabeth Louisa di Melbourne.
La città era in festa, quella sarebbe stata la notte più lunga dell'anno.
***
Elisabeth era seduta su una poltrona in salotto. Guardava fuori dalla finestra la neve che cadeva, pensando. Tra poco avrebbe conosciuto il suo promesso sposo, ormai aveva l'età per un fidanzamento ufficiale. Ma questo non le importava se a sposarla era William. Lei non l'avrebbe sposato.
Ma lei non poteva sapere cosa sarebbe accaduto. Non poteva sapere che sarebbe stata lei, la causa del litigio dei fratelli William e David.
William era il suo promesso sposo, ma David tramava per averla per sè.
Chi sceglierà Beth? Accetterà di sposare William o il misterioso David?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Storico
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                                                                                                                                                                                                                                          1870

Era il giorno del compleanno della principessa. Quel giorno Melbourne era in festa, sopratutto alla reggia. I camerieri si aggiravano per il palazzo, di fretta portando tutto ciò che sarebbe servito per abbellire il palazzo: tende, tovaglie, fiori, vasi... Sarebbe stata una lunga giornata, in onore della principessina ci sarebbe stato ,infatti, un ballo nel grande salone della reggia, dove tutte le persone importanti del Victoria erano state invitate.Tutte le famiglie più ricche, che avevano visto questo evento come un'opportunità per sfoggiare i loro vestiti eleganti, costati parecchio, che arrivavano fino al pavimento e la loro ricchezza,come se non si sapesse. A ogni movimento strusciavano per terra, mille abiti colorati. 
Dei passi frettolosi, percorrevano il salone. Una donna, correva affannata in tutto il palazzo. Portava la gonna del vestito alzata dalle mani, quel tanto che serviva per correre, alla ricerca della principessina. Si fermò davanti a un grande portone e bussò, un voce femminile rispose dall'interno. 
-Mi scusi, Lady Emily.- Disse inginocchiandosi.La regina non voleva essere chiamata con l'appelativo "Regina" e quindi aveva detto a tutti di essere chiamata con l'appellativo Lady. -Ma la principessa non si trova da nessuna parte...-. Il volto della donna era scomposto, i capelli erano tutti spettinati e il suo volto era stanco. La regina era seduta davanti allo specchio. Una ragazza gli stava pettinando i capelli. Appena sentì quelle parole fece segno ala ragazza di fermarsi e si alzò, per andare dalla donna.
-Vilma,lasci stare.-La regina si era avvicinata alla donna e le aveva messo una mano sulla spalla-Troverò io mi figlia, può anche andare a riposarsi.-Le sorrise. Aveva notato lo stato della donna, e lei sapeva dove poteva trovarsi Elisabeth.
-Oh,la ringrazio-Vilma si inginocchio per poi uscire dalla stanza. Respirando affannata.
La regina si girò verso la ragazza -Continueremo dopo,Sophia- e uscì dalla stanza. Lei sapeva dov'era sua figlia. Elisabeth non amava quel tipo di feste, dove doveva comportarsi bene, salutare tutti con  un sorriso mentre loro si inchinavano facendole gli auguri. Anche se gli piacevano i lunghi vestiti che portavano le signore, colorati di tuti i colori possibili, e tutti quei gioielli che portavano le signore.Che risplendevano per tutto il salone.E avrebbe fatto di tutto per non parteciparvi. Ma lei era la festeggiata e non poteva mancare, non quella volta, pensò Lady Emily.Si diresse fuori dal palazzo, e prese la via per la grande serra. Ma lei non andò là, infatti girò a sinistra per passare in mezzo a due siepi. Si ritrovò in un sentiero che portava al loro nascondiglio segreto. All'inizio l'aveva scoperto la piccola Elisabeth, ma un giorno mentre scappava da Vilma, Elisabeth non si era accorta che Lady Emily l'aveva vista entrare tra le due siepi e da allora era diventato il "loro" nascondiglio segreto.Arrivò a una piccola piazzetta con una fontana al centro, protetta dagli alberi intorno. Un giorno Elisabeth gli aveva detto - ho trovato un libro nella biblioteca,e ho letto che questo era il nascondiglio della nonna. L' aveva costruito il nonno per avere un pò di intimità con la nonna-. Lady Emily aveva capito che si trattava del diario della madre, che anche lei aveva letto. Ma lei non aveva mai trovato quel luogo, quando la figlia invece si.
Elisabeth era seduta su uno dei grossi rami di un albero. Il vestito celeste sporco di fango.-Elisabeth,scendi subito da lì!-le aveva urlato Lady Emily.Ma lei faceva finta di non sentire.Sapeva che l'avrebbe portata nel palazzo per prepararsi. Lei non voleva andare alla festa, anche se moriva dalla voglia di andare a vedere i regali che le portavano.
-Elisabeth Louisa Makepeace! Scendi subito da lì!-.Il tono di Lady Emily era quello di quando dava ordini ai loro camerieri, e allora Beth capì che non doveva farla arrabbiare di più, obbedendo.Scese dal ramo e si mise davanti alla madre.
-Adesso vai subito in camera tua a cambiarti, capito signorina?-Lady Emily usava questo tono con i suoi figli solo quando non c'era nessuno di importante.-E non fare più scherzi a Vilma! L'hai fatta stancare cercandoti, e non se lo merita...sbaglio o lei ti tratta sempre bene? Vuoi che se ne vada?-Lay Emily guardava Beth, quella piccola bambina dai capelli biondo grano.Sembrerebbe un piccolo angelo, con quel vestito celeste, se non fosse così sporca...pensò Lady Emily.
Beth guardava in terra,scuotendo la testa per rispondere alla seconda domanda-Non lo faccio più...-
Lady Emily continuava a guardarla-Brava- Gli mise una mano sulla testa -Adesso andiamo, non vorrai presentarti così alla festa, spero.- Beth alzo la testa, sorridendo, e prese per mano la madre. Insieme si diressero al palazzo.
                                                                           
                                                                                    ***

Beth era seduta nella sua stanza dei giochi.Era il posto in cui si sentiva bene, dopo il nascondiglio. E dove le piaceva guardare fuori dalla finestra: vedere la città illuminata era una cosa bellissima, per lei. Ma non era sempre illuminata, infatti di giorno non era la città che prendeva il suo interesse, ma gli uccellini che volavano dai rami, e tutti gli animali che vedeva passeggiare nel prato.E infatti era così. Guardava fuori dalla finestra, intenta a scorgere un animale, anche se piccolo.Si domandava il perchè di quella festa, gli sarebbe bastato anche una piccola festa in famiglia,come facevano giù in città.Ma lei non apparteneva a quel mondo, lei apparteneva alla nobiltà. E qualche volta la odiava.Non poteva correre come i ragazzi, non poteva cavalcare con il suo bel cavallo, come gli altri ragazzi giù alla fattoria.Non poteva fare niente, se non studiare, rispettare le regole e stare in casa, a eccezione della serra. Ma lei anche se non ascoltava mai nessuno e disubbidiva sempre alle regole, invidiava la vita in città o alla fattoria.Passava giorni a pensare a come sarebbe stato vivere lì, in mezzo a tutti quegli animali, andare dove le pare senza che nessuno la seguisse o tenesse sott'occhio.Ecco, forse era quello che lei voleva: un pò di tranquillità e di pace. Era stufa di tutte quelle feste, di tutte quelle persone. Era stufa di tutto. Ma sapeva che quello poteva avere anche qualcosa di buono: poteva avere tutti i regali che voleva. Ma sapeva anche che non sarebbe stata felice con tutti quei regali, infatti le serviva qualcuno con cui passare i pomeriggi, con cui giocare e qualcuno che le voleva bene.Certo, anche i suoi familiari le volevano bene, ma non era il bene che lei cercava. Voleva un'amico, ma non c'era nessuno che potesse esserlo. Sperava che alla festa ci sarebbe stato qualcuno, magari che passasse la sera con lei. Si ricordava ancora di Elsie, la sua prima amica.
Era una cameriera come sua madre,e lavorava nel palazzo. Lei allora aveva 4 anni, e passava qualche ora del pomeriggio con Elsie. Soltanto che Elsie era più grande,aveva infatti 10 anni, e poi doveva lavorare.Quindi non poteva passare tanto tempo con lei. Ma alla fine se ne andò, senza neanche salutarla.
Adesso aspettava che qualcun'altro prendesse il suo posto, ma non trovava nessuno.
Sentì dei passi che si fermarono davanti alla sua porta. Qualcuno busso alla porta.-Avanti...-disse Beth.Vilma si affacciò dalla porta. Si diresse fino a lei.-Stamattina mi hai fatto stancare,non riuscivo a trovarti, ma dove eri andata a finire?-Vilma non parlava con Beth come le persone che lavoravano al palazzo.E a lei andava bene, non voleva tutti quegli inchini, quelle lusinghe...voleva essere trattata come una bambina qualunque.
Beth si alzò, sistemandosi il vestitino bianco che indossava.Visto che Vilma non aveva avuto una risposta continuò.-Vostro padre vi stà cercando, fareste meglio ad andare.-Poi uscì dalla sanza lasciando la porta aperta.
Beth guardò ancora fuori dalla finestra, in cerca di qualcosa e poi si precipitò fuori dalla stanza.
          

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                                                                                          ***

-Sei pronta?-Chiese re Richard quando vide Beth entrare nella stanza.Lei annui andando a sedersi sulle sue ginocchia.-Guardati,oggi compi 6 anni!-A re Richard brillavano gli occhi.Beth gli sorrise, poi gli domandò-Papà, perchè dobbiamo fare un festa così grande?-Sul suo visino c'era un'aria triste.
-Ma cosa dici, Elisabeth?Abbiamo sempre fatto feste e balli.Anche quando tuo fratello,Adam, aveva 6 anni gli fecemmo una festa in suo onore. Non vedo perchè a te no...-Il re guardò Beth severamente. Allora Beth capì che non poteva convincerlo.La festa ci sarebbe stata, che a lei gli sarebbe piacuto o no.Si alzò dalle ginocchia del padre e andò alla finestra. Si appoggiò alla poltrona e allungò il piccolo collo verso di essa.Alcune carrozze già si vedevano in lontananza.Tra poco sarebbe iniziata la festa, e lei non vedeva lora che finisse,anche se non era ancora iniziata.-Aluni ospiti stanno arrivando...-disse al padre. Il re si alzò e si avvicinò alla finestra, scrutando fuori. Erano nella biblioteca, il posto preferito dal re. La prima volta che entrò là dentro Beth si meavigliò per quanti libri ci fossero, e si innamorò di quel luogo. Anche se non era il suo posto preferito, amava stare là con il padre. Mentre lui faceva conti e cose varie, lei si metteva alla ricerca di un libro da leggere e si metteva sulla poltrona a leggere.
-Già, hai proprio ragione...-Continuavano a guardare fuori dalla finestra.-Vadoa  vedere se è pronto il salone...-Il re si dileguò, mentre Beth era rimasta sola nella stanza. Continuava a guardare le carrozze che si vedevano in lontananza,e si chiedeva chi c'era dentro quelle enormi carrozze.E magari, se ci sarebbe stato qualcuno con cui fare amicizia.


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Salve!
Questa è una mia nuova storia,spero vi piaccia. L'idea su questa storia mi è venuta mentre leggevo un libro, e non sapevo se scriverla.
Beh,spero che qualche recensione l'avrò...anche se la storia non è niente di che...
Comunque per chi non lo sapesse, Malbourne si trova in Australia, infatti la storia si svolge nei pressi del Victoria.
A presto!






 
   
 
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