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Autore: La Mutaforma    30/08/2013    2 recensioni
Profondo come il blu profondo, che si fa marea, che diventa tempesta, che poi brilla di stelle.
Profondo come tutto ciò che ha una fine ma che non si riesce a vedere.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Profondo come il blu profondo, che si fa marea, che diventa tempesta, che poi brilla di stelle.
Profondo come tutto ciò che ha una fine ma che non si riesce a vedere.
Profondo come il tempo, come l’oceano che ci separa, profondo come il cielo e le sue stelle che se allunghi la mano potresti cogliere tra le dita come si strappano i petali alle margherite.
Profondo come gli armadi vecchi, come le stanze vuote, come questo silenzio, come un respiro, diventa lungo e pesante, ordinatamente sconosciuto, e quindi profondo.
In profondità, colmo di misteri, come affacciarsi sulla più piccola crepa del fondo del mare e guardare il suo buio nascosto senza tendere la mano per sapere dove si arriva.
È una caduta, un pensiero, un singhiozzo. Una statua che cade a pezzi.
È profondo, tutto ciò che ha un fondo e che non si tocca, mentre giochiamo a fare i funambuli, tra i limiti e le incertezze, le nostre imperfezioni. 

La Mutaforma scrive: 
Queste indegne centosessanta parole sono state pescate durante un esercizio di scrittura creativa. Prompt 'profondo' come si può ovviamente evincere. 

 
   
 
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