Aprivo
occhi
di
un
prezioso
azzurro
Immenso
lago
di
nero
lucido
innanzi
a
me
Un
vento
profumato
come
carezza
E
poi
i
giunchi
presero
a
muoversi
Melodia
scandita
da
note
scritte
nelle
bianche
nuvole
Mi
alzavo
chiamata
da
esse
Mentre
raggio
d’oro
giungeva
a
prendermi
per
mano
A
condurmi
sul
lago
come
elegante
cigno
L’attenzione
su
di
me
La
perfezione
del
candore
nell’oscurità
Stella
nella
notte
in
un
ballo
perfetto
Eternità
su
una
pelle
di
perle
Perfezione
su
una
bocca
di
rose
E
tutti
dalle
sponde
mi
ammiravano
incantati
La
perfezione
racchiusa
in
velluto
blu
e
candidi
merletti
Note
morbide
che
accompagnavano
i
miei
passi
Chiamavano
la
mia
voce,
eccomi
Il
lago
era
la
mia
scena
Io
attrice
perfetta
dell’opera
eterna
Poi
la
luce
scivolò
via
Notte
tornò
a
tingere
quelle
acque
adesso
fredde
Trappola
che
impediva
il
mio
ballo
Spingendomi
all’estrema
riva,
sola
Il
vento
fuggiva
portando
via
le
nuvole
I
giunchi
senza
guida
si
fermavano
Nessuno
sguardo
più
mi
ammirava
Un
applauso
per
colui
che
aveva
guidato
il
sogno
Io
attrice
perfetta
e
immortale
Io
ballerina
di
un
sogno
senza
fine
Ostentata
perfezione
ricercata
Modello
di
bellezza
mai
avuta
Io,
farfalla
dalle
ali
intrappolate
in
quella
tela
di
magia
Io
semplice
decoro
per
strumento
tessitore
di
sogni
*°*°*