Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: _Krzyz    30/08/2013    8 recensioni
Immaginatevi un Corso di cucina. Semplice, calmo, pieno di allievi desiderosi di imparare a impiattare cibi degni dei più rinomati ristoranti del mondo.
Peccato che qui siamo a Panem, e peccato che questo non sia un normale corso di cucina.
Sostituite i calmi allievi con ragazzi problematici e violenti, pazzi e con tendenze all’autolesionismo, e metteteli nelle mani di una giovane insegnante capitolina che spera solo di uscire viva dalla prima lezione. Benvenuti al Corso di Cucina per Giovani Delinquenti gestito da Effie Trinket! Tra stufati e soufflè, vedremo i nostri amici tributi della 74esima Edizione alle prese con mestoli e intingoli vari!
Riuscirà la nostra beniamina imparruccata a gestire otto ragazzi con vari trascorsi ? E riusciranno i nostri giovani teppisti a non ferire gravemente qualcuno durante la preparazione dei piatti più semplici? Riuscirà il povero Peeta a sfondare finalmente nel mondo dell’alta cucina?
Avventuriamoci con Effie nella sua classe, e possa Gordon Ramsay essere SEMPRE a nostro favore!
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Effie Trinket, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CORSO DI CUCINA PER GIOVANI DELINQUENTI

------------------------------------------------
Lezione n° 2

MASSACRO DI POLPETTE

 

No. La signorina Trinket non avrebbe più messo piede in quell’aula finito quel corso. Era un suicidio.
Chissà cos’avrebbero combinato oggi… Aveva pure messo la parrucca con intelaiatura metallica protettiva per parare eventuali colpi alla testa. Un’ultima passata di cipria e la capitolina entrò tremante.

-“Buongiorno, fanciulli! Oggi ci dedicheremo ad un piatto un tantino più complesso! Un secondo… dov’è finita Glimmer?”-
La voce di Marvel riecheggiò da dietro il bancone – “ Aveva l’appuntamento dal parrucchiere alle 9.00! Mi ha detto di riferire che era una cosa estremamente importante, oserei dire vitale!”-
-“Ma come sarebbe a dire ‘vitale’? Che le è successo?”-
Il ragazzo chinò la testa e con una drammaticità irreale sussurrò tre terribili parole.
-“Le doppie punte.”-
La signorina Trinket si sforzò di non piangere. Quale sventura! Una ragazza così giovane e bella, con dei capelli così biondi e splendidi, com’era potuto accadere? Forza Effie, sii forte, la ragazza se la caverà, ma tu hai sette persone a cui devi insegnare a produrre qualcosa di elaborato gastronomicamente!
-“ Mi spiace per lei! Comunque partiamo con la dimostrazione del piatto di oggi che sarà…”-
Una mano alzata. Peeta Mellark, con un’espressione preoccupante,  che reggeva  il fido quadernino rosa.
-“…no, Peeta, non saranno le ciambelle!”-
La mano del sedicenne panettiere si abbassò mentre sul suo volto si faceva strada un’espressione atterrita e afflitta.
-“ Come dicevo, oggi faremo le polpette di carne!”-
Clove cominciò ad affilare il coltello. –“Ok, Trinket, mi dica solo dov’è la bestia che dobbiamo macellare e al resto ci penso io.”-
Brividi di freddo corsero lungo la schiena dell’imparruccata insegnante. Quella ragazzina continuava a fissarla, le iridi verde scuro puntate su di lei con una luce assassina che le illuminava in maniera inquietante. Non era sicura che alla fine del corso avrebbe avuto tutti e quattro gli arti attaccati al corpo.
-“Ehm…apprezzo il tuo spirito altruista, Clove cara, ma abbiamo già il macinato pronto, sarà per un’altra volta!”-
-“Peccato”- rispose la ragazzina piantando la lama violentemente sul banco.
Che imbecille, ma non si è accorta che quello è mogano?!
-“ Per oggi Thrattoresh si aggregherà al bancone 2 con Marvel e Finch! E ora diamo il via alla dimostrazione!”-

Le mani della signorina Trinket miscelarono sapientemente gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo. Una decina di minuti sul fuoco ,et voilà! Delle perfette, saporite, gustose polpette di carne e verdure.
-“Ok ragazzi, avete un’ora di tempo, come ieri! Cercate di non farvi male e , per l’amor di Dio, non fate cavolate!”-
I ragazzi cominciarono a mescolare gli ingredienti con foga. La signorina Trinket sperava almeno che nessuno tentasse di ammazzarla nascondendo oggetti vari dentro alle polpette.
L’ora passò in fretta e il timer scattò con un trillo riportando la capitolina alla realtà.
-“Moooooolto bene! Cominciamo con i primi!”-

Bancone 2 – Marvel e Finch, con l’esclusiva partecipazione di Trattorino Thresh

I tre ragazzi arrivarono in maniera sconcertante. La rossa aveva pezzi di carne tra i capelli e le braccia impiastricciate di pangrattato e uova, lo spilungone aveva un lungo taglio che gli attraversava la guancia, gli occhi stralunati e reggeva malamente il piatto e l’agricoltore aveva foglie d’insalata e pezzi di carota attaccati addosso che ricoprivano quasi l’interezza del suo corpo muscoloso. Sembravano appena usciti dalla seconda ribellione. Si avviarono tremanti verso la cattedra.
-“Oh cielo, tesori, cosa vi è successo? Sembrate dei profughi!”- chiese preoccupata la signorina Trinket.
La rossa sbattè la mano sul piano di mogano additando violentemente la truccatissima capitolina.
-“Non so come lei abbia fatto a fare le polpette, Parrucca, ma quel cazzo di mixer per poco non ci uccideva tutti quanti!”- I due ragazzi le diedero conferma annuendo sconcertati.
-“Ci credo, cara, quello non è un mixer , è l’asciugatrice per i grembiuli e gli strofinacci!”-
La ragazza fissò perplessa l’elettrodomestico. In effetti era un po’ troppo grande per essere un mixer, e in questo modo veniva spiegato il pessimo aspetto del cibo. Più che polpette, sembravano piccoli dischetti di plastica nera.
La donna sospirò addentando quella che dovrebbe essere stata una polpetta. Cominciò a tossire violentemente e sarebbe sicuramente morta soffocata se il nostro fedele, rimbambito Peeta Mellark non fosse intervenuto praticando la manovra di Heimlich in una maniera a dir poco perfetta. Appena riuscì a respirare il ragazzo biondo la abbracciò commosso urlando:
-“Grazie al pane sta bene! Temevo che l’avremmo persa, come avrei fatto senza di lei?”-
La signorina si scrostò il panettiere di dosso.
-“Grazie mille Peeta! Ora ti prego di tornare al tuo posto…”-
-“NON POSSO FARLO! NON DOPO QUELLO CHE C’E’ STATO TRA NOI!”-
La signorina Trinket si ritrovò sei paia d’occhi puntati contro con aria accusatoria. Che cappero stava dicendo quel ragazzo?
-“Peeta, guarda che non c’è stato proprio niente tra noi!”-
Il giovane Mellark tornò dietro al bancone con aria sconsolata.
-“Voto 1/12, dato che ho rischiato il soffocamento!”-
Forza, Effie, le prossime polpette non potranno essere peggiori.
Si sbagliava.

Bancone 3 – Katniss e Peeta

-“Ragazzi, apprezzo la presentazione, ma perché le polpette sono ricoperte di glassa fuchsia?”
-“Oh , sono stato io! Non sono carinissime tutte colorate? Sembrano delle pecorelle!”- disse il biondo con uno sguardo sognante e un sorriso a mo’ di Stregatto.
Dove acciderbola la vede la somiglianza con le pecore? Sono polpette, santo Cielo, polpette!
La signorina Trinket sospirò massaggiandosi la fronte.
-“Katniss, ti chiedo perdono, ma quando hai visto che il tuo partner stava glassando la carne perché non hai fatto niente?”-
La ragazza la fissò sprezzante, si scostò i capelli dalla fronte e rispose: -“ Se non è carne catturata da me non è importante, sono io la protagonista di questi libri. Quel volgare macinato non può competere con i miei scoiattoli alla brace! Piuttosto digiuno.”-
Fantastico. Ci mancava solo questa con le manie di protagonismo!
La signorina assaggiò il piatto. A parte il retrogusto al lampone e pasta di zucchero, le polpette non erano malaccio.
-“Ho assaggiato di peggio. Voto 5/12! E , Peeta, ricordati che non tutti i cibi vanno glassati!”-
Il ragazzo scribacchiò velocemente un appunto sul fido quadernino delle Superchicche.

Non voleva chiamare loro. No, no e poi no.
Cato e Clove, Clove e Cato. Maledetta quella volta in cui aveva permesso a quei due di stare in gruppo assieme!
Cosa le avrebbero propinato stavolta? Cianuro? Soda caustica?
Un bel respiro. La nostra capitolina preferita si fece coraggio e chiamò tremando il

Bancone 4 – Cato e Clove

I ragazzi sembravano soddisfatti del loro risultato. Si avvicinavano alla cattedra a testa alta, ma qualcosa in loro non andava. La signorina Trinket aveva notato grosse macchie color sangue sui loro grembiuli color lavanda. Che fosse davvero sangue? La donna sperava solo di aver messo il fondotinta resistente all’acqua, o le gocce di sudore che le imperlavano la fronte avrebbero fatto un disastro.
Cato porse il piatto alla nostra beniamina imparruccata con un inchino, mentre Clove fissava compiaciuta il risultato.
Se volevano impressionarla ci erano riusciti, appieno. Le polpette erano servite infilzate su un lungo spiedo di metallo e la salsa barbecue formava delle parole profetiche sul bordo del piatto.
YOU ARE THE NEXT.
La signorina Trinket deglutì terrorizzata.
I due si scambiarono il cinque.
-“Ben fatto ,Cato! Sei stato geniale con la salsa barbecue!”
-“Complimenti anche a te, l’idea dello spiedo è stata fantastica!”-
-“Guarda la Trinket! Guarda che faccia di merda che ha!”- disse la ragazzina scoppiando a ridere mentre la capitolina tentava di riprendersi dallo shock.
Faccia di cosa? Oh, mio Dio! Allora il trucco è colato davvero!
La donna comunque tentò di mantenere la situazione sotto controllo e ingoiò una delle polpette.

Le pupille le si dilatarono in preda ad un’estasi mistica. Quale divino sapore! La salsa avvolgeva le polpette rendendole gustose come poche altre. Le verdure erano miscelate sapientemente con la carne e le spezie erano dosate magnificamente. In una parola, la PERFEZIONE. La signorina Trinket si emozionò a tal punto che la parrucca verde menta le sobbalzò sulla testa. Corse ad abbracciare i due allievi urlando:
-“Meravigliosi ragazzi, perché non avete detto subito che eravate così dotati!”-
Cato e Clove si fissarono a vicenda , sconcertati, mentre la capitolina li soffocava tra le sue braccia.
Il ragazzo sussurrò alla compagna –“Che cazzo è successo?”-
-“Come faccio a saperlo? Questa qua è matta! Me l’aveva detto mio cugino Astolfo di non dare retta a quelli di Capitol City!”-

Ma l’abbraccio venne interrotto da una Katniss furente ed indignata.
-“Questi sarebbero dotati? No, cara Trinket, io sono dotata! Io ho vinto i 74esimi Hunger Games! Loro sono solo degli sciocchi babbalei che non possono competere con la mia magnificenza! E ora , se permettete, me ne vado! Non resterò un minuto di più in quest’aula!”- E detto ciò saltò dalla finestra, seguita a ruota da un Peeta Mellark che urlava di aspettarla.
No, la nostra eroina non poteva permettere che un’allieva fuggisse. Con un piccolo balzo saltò anche lei dalla finestra rincorrendola anche su un paio di tacchi 15.
 
I cinque ragazzi rimasti si scambiarono occhiate perplesse.
Fu Thresh a rompere il silenzio: -“ Ma che minchia è successo?”-
-“Boh, penso le siano piaciute le nostre polpette…”- gli rispose Cato.
-“E adesso che facciamo?”- chiese Clove.
-“… partita a scala 40?”- disse Finch tirando fuori un mazzo di carte dalla tasca del grembiule.

E i ragazzi giocarono per ore e ore, ignari che fuori da quell’aula la nostra eroina imparruccata aveva corso per diversi kilometri prima di riuscire a recuperare Katniss. Appena la catturò e si sedette , si ritrovò di fronte quell’imbecille di Peeta, che le chiese ansimante:
 -“Quand’è che cominciamo a fare le focaccine?”
Quel corso sarebbe stato terribile.

-------------------------
IL KACTUS DI KRZYZ

Ed ecco che si conclude un'altra terribile magnifica lezione!
Riuscirà la signorina Trinket a riprendersi dopo aver fatto la maratona? Ce la farà Finch a non buttare tutto il cibo nell'asciugatrice? E quale mistero avvolge il talento culinario di Cato e Clove?
Scopritelo solo restando nell'aula del Corso di Cucina per Giovani Delinquenti di Effie Trinket!
Un abbraccio dal Kactus, _Krzyz

p.s. Un grandissimo grazie a tutti quelli che seguono e recensicono questa storia. Non saprò mai come sdebitarmi! :)

 
  
Leggi le 8 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: _Krzyz