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Autore: Blye    30/08/2013    0 recensioni
"... a te amore mio, un bacio a ciò che verrà, per poter dire addio a tutto ciò che non va"
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In giornate come queste mi sembra di essere tornata alla normalità.

 Passare le giornate a cacciare nei boschi con il mio migliore amico è terapeutico; mi fa quasi dimenticare li scorsi Hunger Games , mi fa quasi dimenticare tutto ciò che ho passato, i ragazzi morti, capitol city.

Quasi…sono sicura che con più tempo  quel ‘’quasi’’ potrebbe diventare un ‘’del tutto’’ se non fosse per una persona: Peeta. Ora che siamo vicini di casa è inevitabile non incontrarlo, come è inevitabile non accorgersi del suo passo zoppicante, come è inevitabile non incrociare il suo sguardo triste ogni volta che esco di casa per sgattaiolare nei boschi con Gale.

  “E adesso cosa faremo?” 

“Proveremo a dimenticare”

 “Io non voglio dimenticare”

Però io sì Peeta,  io sì…

Per dimenticare sarei disposta a tornare a vivere nel giacimento. Se mi fosse possibile, lascerei il villaggio dei vincitori e tornerei a vivere nella mia vecchia casa.

 

È lì che ci stiamo dirigendo dopo l’intera giornata passata nei boschi, a casa; abbiamo già nascosto i nostri archi e sono quasi arrivata al recinto che separa il nostro distretto dai boschi, quando mi accorgo di aver corso perché Gale è ancora qualche metro dietro di me. Se volesse potrebbe raggiungermi facilmente, ma ha imparato a lasciarmi i miei spazi. Lui mi capisce.

-Tutto bene?- mi chiede quando arriva al mio fianco. –Certo- rispondo io sorridendo. Lui mi guarda serio, penso sia in attesa di sentire il rumore dell’elettricità che scorre lungo alla rete, anche se, tutti e due sappiamo, è sempre staccata. Io lo imito e tendo l’ orecchio verso i fili metallici in attesa del ronzio. Dopo pochi secondi di assoluto silenzio torno a guardarlo –Possiamo andare- gli dico, mi volto per uscire dal bosco , ma in quell’istante Gale mi afferra il braccio facendomi voltare verso di lui. Il suo viso è vicinissimo al mio, con una mano continua a tenermi fermo il braccio per tenermi ferma, (cosa strana, perché anche se volessi sarei incapace di muovermi) con l’altra mi accarezza prima la guancia e poi avvicina lentamente il mio viso al suo eliminando pian piano quei pochi centimetri che c’erano tra di noi, infine preme dolcemente le sue labbra alle mie.

 

E’ questo che si prova?

Sono queste le famose farfalle allo stomaco?

E’ questa la sensazione che avrei dovuto provare quando baciavo Peeta nell’arena?

Ma soprattutto, cosa provo?

Gioia?           Disgusto?           Piacere?     Paura?

Non lo so,

 ma quando Gale smette di baciarmi capisco che ne voglio ancora.

Fisso i suoi occhi grigi.

 Non ci leggo la stessa gioia e confusione che provo io, è triste. Continua a fissarmi, forse aspettando che io dica qualcosa.

 -Scusa Katniss, dovevo farlo, almeno una volta- mi dice prima di voltarsi e incamminarsi  verso la rete.

Gli occhi mi bruciano e sento che potrei scoppiare a piangere da un momento all’altro.

 –Gale…- sussurro, lui non mi sente, così gli afferro il braccio.

Questa volta sono io a fermarlo, a farlo voltare  verso di me, sono io a gettarli le braccia attorno al collo e a baciarlo.

 Le nostre labbra incominciano a muoversi insieme in un bacio delicato, infinito.

Mi cinge i fianchi con le sue braccia, poi mi accorgo che stiamo piangendo tutti e due perché insieme al sapore dolce delle sue labbra sento anche quello salato delle lacrime.

 Lacrime di gioia, o forse dolore per un amore che non ha futuro, non dopo li scorsi  giochi, non dopo il ‘giochetto’ con le bacche, non dopo aver fatto credere a tutta capitol city di amare Peeta.

Ma non mi importa.

Non mi importa di rientrare nel nostro distretto mano nella mano con il rischio di attirare l’attenzione dei pacificatori che ci credono cugini, non mi importa della gente che ci guarda, non mi importa dello sguardo sconvolto di Peeta o di quello di Haymitch che fa frantumare la bottiglia, dalla quale stava bevendo, per la sorpresa.

Entriamo in casa mia, quella che mi è stata assegnata dopo la mia vittoria, quella che ancora fatico a definire ‘casa’. Salgo le scale sempre tenendo la mano di Gale, entriamo in camera mia e chiudo la porta alle nostre spalle.

 

 

 

 

 

Quando mi sveglio in camera c’è buio pesto.

Il ragazzo disteso accanto a me si sveglia e cerca a tastoni l’interruttore della lampada sul comodino accanto a lui. Non ha lo stesso odore e la stessa corporatura di Gale , profuma di pane ed è più esile.

 Quando la luce si accende due occhi azzurri mi fissano preoccupati –Tutto bene?- mi chiede Peeta, io annuisco. –Hai fatto un altro incubo?-

 -No, non questa volta- Lui continua a fissarmi, probabilmente in attesa che io gli racconti il mio sogno, invece aggiungo: -Credo tu debba tornare nella tua stanza-

Ci mette qualche secondo prima di capire che non scherzo,non dice niente, scende dal letto ed esce dalla mia stanza.

Devo trovare un modo per far sapere a Gale che lo amo prima di morire per far vincere Peeta ; mi appunto mentalmente, poi torno  a dormire le poche ore che mi separano dal mio ritorno nell’arena.

 

 

 

COMMENTO:

Salve e grazie per aver letto.

Intanto mi scuso per i possibili errori (dovrei leggerlo un’altra volta, ma nell’altra stanza ho una madre esaurita, incazzata per non so quale motivo, che mi chiama…) volevo spiegarvi velocemente che cos’è questa cosa e come è nata. Sappiate che sono del ‘team Gale’ e su questo bacio c’ho  fangirlizzato non poco. Mi sarebbe piaciuto leggere qualcosa in più e soprattutto avrei preferito una reazione da parte di Katniss, così ho scritto qualcosa io. Sinceramente mi aspettavo venisse fuori qualcosa di meglio, tra l’altro inizialmente non doveva finire così, ma ad un certo punto mi sono fatta prendere la mano cadendo un po’ sul ridicolo e ho capito che non poteva che essere un sogno di Katniss (avrebbe avuto più senso se fosse stato un sogno di Gale, ma io volevo che, almeno in questa OS, Katniss non scegliesse Peeta).

So di essere stata un tantino crudele col ragazzo del pane, perdonatemi.

Aspetto le vostre recensioni con le vostre opinioni, critiche, osservazioni ecc.

P.S.

Per chi se lo stesse chiedendo (immagino nessuno), il titolo e l’introduzione sono legati… è :” Un bacio a te amore mio, un bacio a ciò che verrà, per poter dire addio a tutto ciò che non va” , il titolo è ‘Un bacio a te ’ è la canzone che stavo ascoltando mentre scrivevo… la frase mi sembrava, più o meno, azzeccata.

  
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