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Autore: NiamhBlue    30/08/2013    4 recensioni
Oliver e Felicity mi mancano. Seriamente. Per questo ho scritto questa schifezza. Mi rendo conto che non è il modo giusto per indurvi a leggerla, ma preferisco essere sincera u.u Oliver e Felicity sono in missione...e lei semplicemente non riesce a stare zitta...
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Oliver Queen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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-       -   Felicity… -
Sussulto, come al solito, quando sento chiamare il mio nome due metri più indietro.
Come diavolo fa a cogliermi di sorpresa ogni santissima volta?
-          Oliver… - rispondo con lo stesso suo tono. Parlo con lui, ma non mi volto, improvvisamente interessata al contenuto della mia pochette rossa.
Mi metto a frugare, nervosamente, incapace di voltarmi. Sapevo che era arrivato il momento di andare.
-          - Dov’è Diggle? – mi chiede, calmo.
-          E’ già in posizione… - lo informo.
-          Oh, quindi suppongo che aspetti soltanto noi due. -
Diamine. Diamine. Diamine.  Imbarazzata fino alla punta dei capelli, mi volto verso di lui.
-          Niente commenti, per favore! – imploro, fingendo serietà – Niente COMMENTI! – ripeto, istericamente .
– Vorrei prenderti a schiaffi per avermi convinto a conciarmi così, ma c’ho messo due ore a truccarmi e non è mia intenzione rovinare il lavoro! -
Lui scoppia a ridere, squadrandomi dalla testa ai piedi, e io scuoto la testa. La minigonna rossa troppo stretta,
 le calze a rete e il top luccicante evidentemente lo divertivano. O forse, semplicemente, l’abbigliamento da prostituta
non andava bene su di me, la timida tipa dell’IT department. Sono così ridicola?
-          Smettila di ridere, o giuro di di rivelare la tua doppia identità al mondo intero! -
Oliver ridacchia, ancora, poi torna serio, soffocando altre risate.
-          Dovremmo andare – dice lui.
Abbasso la testa e gli passo davanti, sbattendogli la pochette lucida sullo stomaco.
-          E non provare mai più a prendermi in giro! - Concludo, furiosa.
 
                                                                              ***
-          Allora, ripetimi ancora una volta qual è il tuo ruolo di stasera – mi dice, mentre siamo ancora fermi sulla sua auto.
-          Vado in strada, mi atteggio da prostituta, e cerco di abbordare un tipo con la Aston Martin grigia che si presenterà tra poco.
 FACILE! Vado in strada, mi atteggio da prostituta e  cerco di abbordare il tipo con la Aston Martin…cercherò di ricordarlo –
 dico, mentre mi sistemo i capelli. Cerco di stare calma, ma sento gli occhi del mio capo addosso, e questo mi basta a mandare a quel paese il mio autocontrollo.
-          Felicity, non ti sto chiedendo di commettere un crimine, devi solo occupare il signor Jennings con il tuo fascino – mi risponde lui,
squadrandomi un’altra volta dalla testa ai piedi.
-          Soltanto il tempo di fare una chiacchieratina con sua moglie, - continua. Si volta verso di me, sfiorandomi il braccio.
Stai calma, Felicity, stai calma.
-          Non preoccuparti, sarai al sicuro -  sussurra.
Nell’abitacolo dell’auto c’è buio, ed io vedo a malapena il suo viso.
-          Beh, se proprio vuoi saperlo, non sono preoccupata di beccarmi qualche proiettile in faccia, soltanto di cadere da questi tacchi vertiginosi che giuro, non indosserò mai più nella mia vita…-
-           Eccolo qui, il nostro uomo – mi interrompe, fissando qualcosa, - qualcuno – oltre il finestrino.
Il suo sguardo è serio, adesso comincia la missione, e per Oliver è finito il tempo di scherzare.
-          Mi raccomando, non farti abbindolare da un paio di belle tette…. –
-          Felicity, sto origliando, stà zitta un attimo -
-          Calmo eh, stavo solo scherzando. –
Silenzio.
-          …mi fa vestire da zoccola e pretende pure che io stia zitta… -
-          Felicity… –
Sbatto le palpebre, e lo fisso con sguardo perfido.
-          Farai meglio a sbrigarti a lasciare il tuo “messaggio”, questa minigonna mi blocca la circolazione, e poi non mi sento più i piedi… e –
Non riesco neanche a finire la frase. Sento all’improvviso una mano stringermi la guancia, subito dopo delle labbra sulle mie, calde, quasi violente. Non mi sento più le gambe, e penso di stare sognando.  Il mio capo non mi sta baciando. La mia mano destra stritola il sedile dell'auto, e il mio cervello va completamente in tilt.
Poi, improvvisamente, le sue labbra si staccano dalle mie, e torno a respirare.
-          Felicity, quale parte della frase ‘stai zitta’ non comprendi? -
-          N-n-non… - Niente, ho perso la facoltà di parlare. Balbetterò a vita.
-          Sei pronta? Scendi dalla macchina. – comanda lui.
Apro lo sportello, boccheggiando, ed esco dall’auto, in stato di shock.
Missione, Felicity, sei in missione. Dimentica ciò che è appena successo circa 10 secondi fa e fa il tuo lavoro. Missione.
-          Atteggiamento sexy, tipo con l’Aston Martin, atteggiamento sexy, tipo con l’Aston Martin  – continuo a ripetere, ma la mia mente è improvvisamente affollata, e “bacio”, “Oliver Queen”, è tutto ciò a cui riesco a pensare, mentre mi avvio, pericolante, verso l’auto grigia in fondo alla strada.
 
 
 
  
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