Fanfic su artisti musicali > EXO
Ricorda la storia  |      
Autore: Impasse    30/08/2013    5 recensioni
Inizialmente fu difficile, da lontano, per Se hun notare Lu Han.
I capelli di quel ragazzo, a lui sconosciuto, erano dello stesso colore della lavanda.
Si avvicinò cautamente, come una volpe curiosa.
Il rumore era sempre più distinguibile.
Ora sentiva chiaramente il ragazzo cantare.
Era un suono dolce e da quel momento Se Hun ne diventò dipendente.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Lu Han, Lu Han, Sehun, Sehun
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Violet Hill
Non so dirvi perchè ma mi viene naturale collegare la HunHan ai fiori. Questa volta ho trovato ispirazione nella lavanda. E' il profumo che amo di più. Forse farò una specie
di raccolta one shot dedicate alla HunHan con i fiori, sempre che mi arrivi l'ispirazione.  Putroppo scrivo solo quando sono estremamente triste.  Un saluto
Impasse

Violet Hill





Il suo nome era Oh Se Hun, era un ragazzo alto, moro e dal viso perfetto; così perfetto che non mancava mai che qualcuno lo fermasse per reclutarlo come idol o modello.

"No, grazie." era la sua risposta, ogni volta.


Quel giorno, tornando verso casa, decise di percorrere nuove vie.

Non si rese conto di quanto si stesse allontanando, e si perse.

Si guardò intorno in cerca di una direzione, quando una follata di vento lo travolse insieme ad un profumo conosciuto.

Era lavanda.

Era il profumo di sua madre, il profumo di "casa".

Sorrise amaramente, ormai non aveva più una casa.

Da quando i suoi morirono in quell'incidente d'auto 3 anni prima, non si era mai più sentito a casa. 

Sua zia lo prese con sé, era dolce e comprensiva, ma non bastò, all'ora tredicenne Se Hun, per sentirsi di nuovo al sicuro.

Si trovò davanti ad un prato, in cui quei splendidi fiori viola regnavano.

Sorrise.

Inizio a camminare fra tali bellezze, abbassandosi ogni tanto per sfiorarle con le dita o per annusarle meglio.

Era piacevole e rilassante.

Dicevano che la lavanda aveva la proprietà di equilibrare il sistema nervoso.

Un antidepressivo naturale.

Di certo con lui stava funzionando.

Un altro sorriso illuminò il suo volto.

All'improvviso un suono catturò la sua attenzione, sentiva un rumore lontano, indistinto.

La curiosità prese il sopravvento e si diresse in direzione del suono.

Inizialmente fu difficile, da lontano, per Se hun notare Lu Han.

I capelli di quel ragazzo, a lui sconosciuto, erano dello stesso colore della lavanda.

Si avvicinò cautamente, come una volpe curiosa.

Il rumore era sempre più distinguibile.

Ora sentiva chiaramente il ragazzo cantare.

Era un suono dolce e da quel momento Se Hun ne diventò dipendente.


Il ragazzo dai capelli viola se ne stava sdraiato fra i fiori e cantava, con gli occhi chiusi.

Non si accorse di avere un pubblico e quando sentii un colpo di tosse, i suoi occhi si spalancarono.

Si alzò a sedere con uno scatto fulmineo e guardò in direzione del rumore.

I loro occhi si incontrarono, per secondi o minuti, non fu mai chiaro a nessuno dei due.

Rimasero in silenzio finché le guance di Se Hun divennero rosee e distolse lo sguardo.

"S-Scuami" gli chiese con la voce tremante.

Le ciglia, del ragazzo dai capelli violacei, sbatterono innumerevoli volte.

"Non importa, stavo...solo canticchiando." Rispose con la sua soave voce.

"Canti bene." Per Sehun era sempre stato difficile fare i complimenti ma, questa volta, uscii spontaneo dalla sue labbra.

"Grazie." il ragazzo dalla voce delicata si alzò in piedi, era più basso di Se Hun ma un viso di egual bellezza.

"Mi chiamo Lu Han." quel momento Se Hun non lo scordò mai.


Divenne un'abitudine per Se Hun "perdersi" fra quei campi di lavanda.

Appena riuscivano, appena avevano un attimo di pace, entrambi si ritrovavano lì, stesi fra quei fiori.

Lu Han cantava sempre qualcosa di nuovo, qualche canzone sconosciuta a Se Hun che, poco dopo, scoprì che fosse Lu Han stesso

a scriverle.

Il loro legame divenne unico e speciale; come l'idrogeno e l'ossigeno che legando formano l'acqua, la vita. Per Se Hun il ragazzo dai capelli viola

divenne questo: la sua vita.


Il loro primo bacio accade il 4 giugno.

Era nuvoloso e il vento era forte.

"Sento odore di pioggia nell'aria." disse Lu Han guardando verso il cielo.

"Hanno detto che oggi ci sarebbe stato brutto tempo, quindi ho portato l'ombrello." sorrise, togliendolo fuori dalla cartella.

"Tu dovresti fare i compiti e studiare invece di essere qua." Replicò Lu Han guardandolo severamente.

Se Hun alzò gli occhi al cielo. Non aveva voglia di ribattere, Lu Han era più grande di quattro anni rispetto a lui.

Dicono che l'età sia solo un numero ma in realtà il giovane coreano avvertiva spesso che quei anni di differenza contavano.

Lu Han non si apriva spesso, sapeva poco di lui. Aveva 20 anni, era cinese, alto 1,78m, colore preferito bianco, adorava i dolci, gli piaceva scherzare ma

soprattutto amava cantare.

Era sempre un'impresa riuscirgli a strappare un'informazione in più.

"Domani non aspettarmi, non ci sarò." disse infine Lu Han.

Se Hun rimase in silenzio, dispiaciuto e annuii.

"Ho delle lezioni di canto." aggiunse accarezzando lentamente la guancia del più giovane.

"Non prendertela." sussurrò baciandogli la fronte.

Rimasero a fissarsi, nuovamente, come al loro primo incontro.

La prima goccia d'acqua cadde, bagnando un fiore vicino, mentre le loro labbra si incontrarono.


Andò comunque, il giorno dopo, fra quelle distese violacee, non importava se non c'era Lu Han, solo sentire l'odore della lavanda lo faceva sentire più

vicino a lui.

Trovò così, nel solito posto dove si sedevano, una scatola. Era piccola e di legno.

La aprii.

C'era una lettera: “Sapevo saresti venuto ugualmente.

  1. Sei uno scemo.

  2. Aspettami domani.

  3. Mi manchi.

  4. Sono sicuro che sei bellissimo oggi.

  5. Ti penso.

  6. Mi pensi?.

  7. Non essere triste senza di me.

  8. Ora me lo fai un sorriso?

  9. Ti ricordi che mi avevi promesso di ballare per me? Domani voglio che tu mantenga la promessa.

  10. Queste parole non le scrivo, te le dirò a voce.

Luhan”


Scoppiò a ridere, rosso in viso, coprendosi, con la lettera, il volto e guardandosi intorno. Non c'era nessuno. Si mise a baciare il foglio. 

Si sentiva una ragazzina alle prese con la sua prima cotta ma non gliene importava. Rideva, solo, nel campo di lavanda.



Il giorno dopo Lu Han era puntuale, lo accolse con un sorriso, per poi stringerlo fra le sue braccia.

Dieci. Ti amo , Oh Se Hun” Sussurrò al suo orecchio.

Ti amo anche io, Lu Han” e le loro labbra annullarono le distanze e le parole.


Erano entrambi nudi, distesi fra quelle lenzuola bianche.

Se Hun osservò il corpo del più grande sotto di lui.

I suoi occhi erano avidi di scoprire ogni parte di Lu Han.

Ogni neo, ogni cicatrice, voleva conoscere tutto.

Il ragazzo cinese arrossì sotto il suo sguardo attento.

S-Smettila.” disse con la voce tremante.

Fai qualcosa, è imbarazzante.”

Se Hun sorrise dolcemente, si abbassò su di lui e iniziò a riempire, la sua delicata pelle, di baci.

Dal collo, scese lentamente, al petto, alla pancia...

A Lu Han mancò il respiro quando le labbra del più giovane si appoggiarono sul suo membro. 

La stanza si riempii di gemiti, sussurri, i rumore della loro pelle che si scontrava. Lu Han non dimenticò mai però le gentili dita di Sehun che spostavano

i capelli dai suoi occhi. 

Si addormentarono quella notte, fra carezze e dolci parole.


Il sole sorse e illuminò i loro corpi, uniti in un abbraccio.

Lu Han aprì gli occhi, la luce giocava con il corpo di Se Hun. Man mano che il sole si alzava alto nel cielo, le ombre cambiavano, e i raggi illuminavano

parti diverse.

Rimase a guardare, incantato.

Ti amo.” sussurrò.



Non tutto dura in eterno.

Noi essere umani non nasciamo per il "per sempre".

Però possiamo rubare una scintilla di eternità: l'amore.


"Ti sento lontano." sussurrò interrompendo il più grande mentre cantava.

Ci fu un minuto di silenzio.

Si udiva il rumore del vento e il fruscio delle foglie.

Lu Han sapeva che non poteva tardare ancora quel discorso.

"Mi è stato offerto di diventare un trainee di un'importante casa discografica." Confessò.

"Lu Han ma è fantast-"

"In Cina." lo interruppe prima che il giovane potesse finire.

Ci fu ancora silenzio.

"Non ci andrò."

Il più piccolo spalancò gli occhi.

"Non ti lascio Se Hun. Ci ho pensato e non voglio lasciarti, non voglio tornare in Cina e provare a diventare un cantante di successo se non ho te al mio

fianco."

Se Hun strinse forte a sé Lu Han.



Era spesso distratto durante le lezioni.

Il suo unico pensiero era Lu Han.

L'uomo che amava avrebbe rinunciato al suo sogno per lui.

I suoi occhi si riempivano di lacrime al pensiero. Non voleva che ciò accaddesse.


Passarono 10 giorni.

Passò un mese.

Arrivò dicembre.


Il cellulare di Se Hun era pieno di messaggi di suppliche di Lu Han.

Decise di non farsi più trovare dal ragazzo cinese.

Pensò che pian piano si sarebbe arreso e avrebbe finalmente deciso di partire, di inseguire il suo sogno.

Un giorno non arrivarono più messaggi dal più grande.

Se Hun capì: finalmente Lu Han sarebbe partito.

Il viola delle lavanda fu ricoperto da un bianco mantello. 

La neve coprì le colline quella notte mentre le lacrime gli rigavano il volto.

Aveva bisogno di un bagno caldo.

Si spogliò lentamente di ogni suo indumento e pian piano entrò nella vasca.

L'acqua era piacevole e gli riscaldava le ossa mentre il profumo del bagno schiuma lo coccolava, era lavanda.

"Mi chiamo Lu Han." e il ricordo del sorriso del più grande riempì di nuovo la sua mente, quel giorno più che mai. Non sarebbe più riuscito ad amare

nessun altro.



Passarono due anni.

Non ebbe più notizie di Lu Han eppure mai l'aveva scordato.


Era marzo e finalmente la neve si sciolse, le colline riprendevano il loro colore violaceo.

Era giunta la primavera.

Tornò lì, nel "loro" posto, in quella distesa viola.

Sembrava che nulla fosse cambiato quando rimase qualche secondo a fissare "quella" scatola, nell'esatto punto dove l'aveva trovata la prima volta.

Iniziò a tremare, nelle innumerevoli volte che era tornato, era sicuro non ci fosse.

La aprii, gli occhi pieni di lacrime.

Un altro foglio: "Sono tornato."

Il suo cuore parve fermarsi per un istante.


Sentii una voce alle sue spalle, "quella" voce.

"Non hai mantenuto la promessa di ballare per me."


Si sciolse la neve anche nel cuore di Oh Se Hun.

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > EXO / Vai alla pagina dell'autore: Impasse