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Autore: Fill25    30/08/2013    0 recensioni
E' possibile vivere con la morte? Amarla?
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Tardi mi accorgo che cosa significasse quel mio strano sogno. Tardi mi accorgo di aver di fianco la morte.

Di amarla.

 

Dopo averci fatto l’amore. Dopo aver soddisfatto i piaceri della carne e i desideri del cuore.

Mai avrei creduto che la morte potesse avere un sapore così dolce.

Mi ha protetto sempre nel mio pellegrinare. Ogni volta mi ha salvato la vita mettendo a rischio la sua. Ora capisco. Lui non può morire. Lui è già morto, una, dieci, cento volte.

Ho paura. Il mio è un amore senza uscite. Il mio è un amore mortale.

Non invecchierà mai con me. La sua giovinezza è eterna, la mia è effimera. Quando pensavo di aver finalmente iniziato a vivere mi sono innamorato della morte.

 

Pensieri assurdi affollano la mia mente. E se lui smettesse di amarmi? E se non lo facesse?

Mentre medito sono solo, in riva ad un lago smeraldo illuminato dalle stelle e dalle lucciole.

Mi si avvicina. Sento i suoi passi.

“Scusa!” mi dice, fermandosi lontano da me. Mi sento stranamente solo.

“Ti amo” gli dico, continuando a dargli le spalle e fissando il riflesso del cielo, “e ti amerò per tutta la vita!”.

“Il cuore dell’uomo è volubile.” controbatte.

“E il tuo?”

“Il mio?” ride amaramente. “Il mio è morto”.

Si siede accanto a me. Mi giro. Ci guardiamo negli occhi. Prende la mia mano e la poggia sul suo petto. Niente. Vorrei piangere, ma non ci riesco.

“Io non sono l’unico non-morto che popola questo mondo.” Vuole spiegarmi tutto.

“Alcuni sono degli esseri evocati dal male. Altri ancora fantocci senza anima. Ed io… Sono cosciente di essere morto. Ho ricordo della mia vita passata. E posso dirti che l'ho lasciata pieno di angoscia e risentimento. Non ero riuscito a proteggere la donna che amavo e la mia adorata figlia.”

Ora ci riesco. Piango. Forse per gelosia o per la paura che non mi abbia mai amato.

“Si, forse sono ancora su questo mondo proprio per quello.” Continua, sa che deve continuare. “Ho vagato per queste terre per anni, forse decenni. Senza capirne il motivo. Oramai le persone che amavo sono morte, non ci sono più, ed io non posso nemmeno riconciliarmi con loro nell’aldilà.

Poi ho capito. Egoisticamente sono rimasto perché non ero riuscito a proteggere ciò che per me era più caro. E ora vagherò su questa terra fin quando non riuscirò a farlo.”

Ora sono io a non capire.

Mi asciuga le lacrime. Mi bacia.

 

“Sei tu la persona per me più cara.”

 

Vorrei crederci. Ma ho paura a farlo. Continuo a piangere. Rimaniamo abbracciati per tutta la notte. Fino a quando, sfinito, non mi addormento fra le sue braccia. Lui non dorme. Lui non ha bisogno di farlo.

  
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