**Salve <3 
Questa flash è nata da un momento di romanticismo acuto arrrgh.. spero vi piaccia**



“E tu come ti chiami?”
Ricordo che mi guardava dritto negli occhi, con una spietata voglia di sfiorarmi per capire se fossi reale.
“Lenora”
Si chiamava così. Me lo disse con un tono quasi malizioso che cedeva alla paura.
Non potrò scordarmi i suoi capelli. Erano tanti, tantissimi, ed erano più sottili della corda di un violino.
Il violino, sì. Lei lo amava. Ci passava ore ed ore. Mentre suonava, cantava ed era felice.
Una volta, ricordo, voleva andare nel 1878. Correva sui prati francesi come una bambina.
L’avevo conosciuta due mesi prima, ma eravamo tanto affiatati.
E proprio in quei prati ottocenteschi ci sdraiammo, con il sole che ci inceneriva i vestiti, con le nostre voci coperte dagli uccellini e i cuori a ritmo della musica che proveniva da un locale vicino. Ci sdraiammo, tutto qui.
Come posso scordare i suoi occhi illuminati dai raggi del sole? Erano color ambra, erano color Lenora.
Da quel giorno l’ambra è il mio colore preferito.

Passammo minuti interi a parlare di me, di quel che avevo visto e delle mie avventure. Poi lei si girò, e rividi quello sguardo che avevo visto due mesi prima. Rividi la Lenora desiderosa di toccarmi, di capire chi fossi.
E senza parlare, senza sentire, si avvicinò.  Mi inebriò del suo odore, travolgendomi in un flusso di emozioni che.. io non ricordo più.
Ma ricordo le sue labbra rosee che si poggiavano sulle mie, le sue mani che mi carezzavano il volto, e i suoi capelli spettinati.
Quando riprese a guardarmi negli occhi, mi disse queste precise parole:
“Io ti amo. Ti amo perché mi hai fatto il regalo più bello del mondo. Mi hai regalato la Francia.
Sei arrivato da me e mi hai regalato la Francia.”
Mi innamorai nel 1878 di lei, di Lenora. Un amore che non credevo possibile.
Tuttavia io non risposi, non una sola parola. Rimasi in silenzio a guardare le persone e l’erba.
E lei pianse tutte le lacrime che aveva in corpo, tutte le lacrime del mondo.
Sai quanto mi dispiace?  Non posso più tornare indietro, non posso salvare tutti.
Ma io non la scorderò mai. Sarà sempre con me, ovunque io vada. Perché io l’ho amata.

Adesso sapete un altro pezzo della mia vita, adesso conoscete il nome della persona che ho amato.
Amy, Rory… vi presento Lenora.

“Ma.. com’è morta?”
“Suicidio. Amaro e triste suicidio.”