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Autore: phoinix    06/03/2008    1 recensioni
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Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ti voglio, ti sento, ti penso, vorrei poter sentire ancora le tue mani che mi sfioravano delicatamente la mattina appena sveglia, 
i tuoi dolci baci che mi destavano prima dell’alba per poter guardare insieme il sorgere del sole. Come posso fare finta di niente,
mentre sprechi la tua vita con un cretino che alla fine ti farà soffrire, come posso non essere gelosa, sapendoti fra le sue braccia tutte le notti, 
e non fra le mie, che ti merito, che ti amo con tutta la mia anima. Come posso non dirti che secondo me stai buttando via questi mesi della tua vita,
che potresti vivere felicemente con me; che ti amo più di ogni altra cosa al mondo, che so che sei la cosa più preziosa di questo mondo. 
Perché non ti rendi conto che con lui stai perdendo del tempo prezioso che potresti spendere con me, amandomi, e lasciandoti amare, 
io faccio fatica ad amarti, perché spendo tutte le mie forze per evitare di condizionarti, perché so che devi scegliere da sola, e che devi capire cosa fare,
perché tu sei padrona della tua vita, devi compiere i tuoi errori, ed esultare per i tuoi successi.
Ho paura perché so che prima o poi tornerai da me dicendo che hai sbagliato, e che in tutto questo tempo non hai mai smesso di amarmi,
e che non ti sentivi ancora pronta per affrontare un mondo così crudele e razzista; ma io avrò sofferto così tanto che non vorrò più avere niente a che fare con te. 
Ho paura di questa mia reazione, perché so che sei la mia anima gemella, ma anche le anime gemelle sbagliano in questo mondo falso e senza vero amore, 
e così le persone si ritrovano da sole, dopo aver sofferto per troppi anni, resi incapaci di amare dalla delusione di una vita senza amore. 
Voglio sentire le tue mani scorrere lungo il mio corpo, alla ricerca di qualcosa che non esiste, di qualcosa di utopico, 
ma che tutti noi speriamo di trovare al di là dello spazio e del tempo, e che ci sembra di aver raggiunto dopo aver assaggiato una notte d’amore,
con un presunto vero amore, del quale il giorno dopo non ci ricorderemo più il nome. 
Scusa per questo mio scoppio di pazzia, ma avevo bisogno di perdere il controllo, così continuo; spero che alla fine saprai accettare la verità, 
e mi perdonerai. Ti voglio, ti sento, ti penso, ti bramo, più dell’ambrosia che dona l’immortalità, e ci rende dei…ma sai, 
ho scoperto che cosa ci rende degli dei, o cosa almeno ci fa sentire come tali; l’amore. L’amore semplice, l’amore passionale, l’amore corrotto, 
l’amore di una notte, l’amore di una vita che viene buttata giù da una finestra rotta, l’amore che ti strappa l’anima e la fa a pezzi, 
l’amore che ti prende e ti porta in universi paralleli che prima di te mai nessuno aveva visitato, l’amore che ti lascia senza fiato, 
e per il quale saresti anche disposto a morire, l’amore infelice, nel quale la persona amata ti deve lasciare prima di aver compiuto il suo compito
di risanare un anima prima vuota e tetra, arida. I tuoi baci, silenziosi, appoggiati appena sulle mie labbra, passionali,
che tentavano di esplorare ogni più recondito posto del mio corpo, insaziabili, che tutte le volte mi lasciavano senza fiato, in una dolce agonia, 
nascosti, che neanche io riuscivo a percepire mentre facevamo l’amore. Non voglio più pensare a te stretta fra le braccia di quel David di Michelangelo, 
non voglio pensare al suo essere che penetra in te, e ti lascia ricordi indimenticabili della sua presenza, come posso non calcolare il rischio che un bambino 
possa cadere in questo mondo in conseguenza ad un tuo errore, che rimpiangerai in parte per tutta la vita, perché non potrai odiare la tua creatura, 
nata da un tuo stupido errore, potrai solo compatire te stessa per non aver capito in anticipo cosa sarebbe stato meglio per il tuo destino, 
e cioè tornare in ginocchio da me, chiedere il mio perdono, pur sapendo in anticipo che ti avrei perdonata anche se tu fossi tornata solo per prendermi a calci; 
rimpiangerai un giorno di non essere tornata da me. Voglio sentirti gemere di piacere sotto le mie sapienti carezze, voglio baciare ogni tuo luogo, 
perdendo la mia essenza nella tua, lasciando correre dietro di me la consapevolezza di come tu non mi abbia mai amato veramente, 
e di come tu mi amerai profondamente in futuro, quando io non ti amerò più. Ti penso sempre, è un mio difetto, non riesco a superare gli amori infelici, 
restano lì e aleggiano sempre nei miei pensieri, consapevoli di non essere ricambiati, timorosi di uscire completamente allo scoperto, 
consapevoli di lasciar andare tante occasioni che rimpiangerò sicuramente, quando mi ritroverò sola, in una triste e vuota casa di montagna, regno del silenzio e della solitudine. 
Voglio pensare che mentre fai l’amore con lui pensi a me, che le sue mani siano in realtà le mie, che osano toccarti come mai nessun altro farebbe in vita sua,
voglio credere che ogni volta che gli dici ti amo, ricordi il mio volto e la mia dolce bocca sulla tua, vorrei poterlo credere veramente, 
ma la consapevolezza che questo duro mondo mi ha donato me lo impedisce. So che tu non accetterai mai di lasciarmi andare completamente, 
perché ormai sono una parte di te, un pezzo del tuo cuore malsano e pieno di amarezza, ma non potrai nemmeno mai amarmi per quello che sono veramente, 
quindi ti prego di lasciarmi andare, di farmi aprire le ali e farmi prendere il volo, come un’aquila che per la prima volta si getta giù, verso un profondo burrone,
e che solo quando sta per schiantarsi al suolo apre le ali e torna a volare in alto nel cielo, così farò io, quando mi renderò conto che tu mi stai facendo crollare al suolo,
avrò la forza di aprire da sola le mie ali e spiccherò il volo verso nuovi cuori. Solo allora tu capirai cosa ti sei persa, quale cuore grande ti sei lasciata sfuggire.

   
 
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