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Autore: HeeYeon    01/09/2013    0 recensioni
L'ho scritta, le mie fantasie, credo che le metterò tutte su questo sito, sotto forma di storia, una delle tante è questa. Se vi è piaciuta vi prego di lasciare qualcosa di scritto, per favore. ^^
Genere: Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi, Slash | Personaggi: Tao, Tao, Xiumin, Xiumin
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Eravamo in campeggio, non so perché la SM ci ha concesso una vacanza, Tao e io eravamo davanti al fuoco a mangiare marshmallow, gli altri erano sparsi per il campo.
Tao continuava a bere.


-Hyung mi passi un marshmallow- Disse guardando questi ultimi, ne presi uno e glielo porsi, sorridendo quando si allungò per mangiarlo dalla mia mano.


Mi alzai -Ora si va a nanna piccolo Panda-
Non fu d'accordo -Ma Hyung, sono ancora tutti alzatiiii-
Sospirai -Va' in tenda Tao, tra poco vengo anche io-
Brontolò qualcosa di poco gentile e obbedì.


Qualche metro più avanti Kris era sdraiato ad occhi chiusi, pareva dormire, con il piede gli diedi un leggero colpo sul fianco.


Quando si mise a sedere feci lo stessi -Dovresti smetterla- Esordii io
-Di fare cosa Hyung?- Rispose con voce innocente
-Sai benissimo che parlo di Tao-
Per svariati secondi regnò il silenzio
-Ho paura Hyung, non voglio fare del male al mio corpo..- Disse con quel fare narcisista che mi dava non poco sui nervi.
-Ti do' un paio di metri di vantaggio, poi lo lascio- Parve capire perché non disse nulla.


Entrai nella tenda, Tao era seduto e pareva spettarmi, mi misi dietro di lui e lo circondai bloccandogli le braccia sopra i gomiti
-Hyung ma che fa...- Non finì la frase, Kris si inginocchiò davanti a noi
-Dal collo in giù, mi piace il tuo corpo, non tu-

Kris non c'era più da qualche secondo, poi un colpo, una gomitata dritta nelle costole, mollai Tao e mi rannicchiai dal dolore e mentre lo guardavo, anche qualcos'altro, oltre alla mia costola, si incrinava, pareva essere il mio cuore..Faceva un dolore..

Aspettai un po, uno, due, tre minuti, Tao non tornava e io mi addormentai piangendo.
La mattina dovevamo tornare ai dormitori, ricordo che mentre persi i sensi, qualcuno mi strinse a se, probabilmente LuHan, probabilmente, non era chi avrei voluto.


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Mi svegliai, era tarda mattinata, dei miei compagni di stanza Kris e LuHan non c'era traccia.
Mi strofinai le mani sulle braccia, fuori dalle coperte non era così caldo, il mio corpo era sporco così decisi di farmi la doccia, avendo capito che mi avevano lasciato a casa da solo.


In bagno mi spoglia, con calma, non avevo alcuna fretta, avevo la giornata per me, ormai nudo mi infilai sotto il getto caldo della doccia, mi poggia sulle mattonelle fredde, l'acqua si apriva un varco tra me e il muro, bagnando tutto il mio corpo.


Avevo gli occhi chiusi, mi stavo rilassando veramente, la porta dell'appartamento si aprì, non sentii la presenza di nessuno finché il profilo di Tao non si fece piano piano più nitido sulla soglia del bagno.


Rimasi fermo a guardarlo, lui si mosse, chiuse la porta, del tutto incurante dei vestiti entrò nella doccia, i capelli già leggermente schiacciati per il sudore si appiattirono completamente sul suo viso.

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Le gocce scendevano veloci, una dopo l'altra ci cascavano sul viso, avevo gli occhi aperti, lo stupore dipinto sul mio viso, le braccia di Tao mi stringevano le spalle, le sue labbra posate sulle mie in un casto bacio, che pian piano si fece meno puro quando mettemmo in gioco le lingue.


Gli occhi chiusi a godere di quel tocco, il gioco di lingue, l'acqua che scivolava tra i nostri corpi, le mie mani che lo spogliavano, avevo paura che fosse un sogno, ma più continuava, più mi accorgei di quanto fosse reale, e per quanto bello, mi spaventava, perché?


Tao aveva un tocco dolce, premuroso e quasi intimorito, aveva paura di farmi male, di ripetere quello che era successo il giorno precedente, però voleva farmi sentire bene, accarezzava dolcemente il mio corpo, mi bacia il collo.


Le dita stuzzicano i miei capezzoli, la mia erezione è più grande che mai, mi strofino piano su di lui, ormai nudo, i vestiti abbandonati sul fondo della doccia, ascolto il suo respiro, è accelerato e capisco che lui, come me, vuole spingersi oltre.


Vinco l'imbarazzo del momento, le mie dita avvolgono la sua erezione e si muovono, su e giù, più volte, il suo respiro sulla pelle mi eccita, le dita a stringermi le natiche, altro piacere, tutto non fa che alimentare la nostra voglia di diventare una cosa sola, di amarci.


Non è più come prima, la lussuria lo rovina, le sue dita non sono dolci ma violente, mi penetrano facendomi emettere un gemito strozzato di dolore.


Mi bacia, torniamo a giocare, lascio che sia lui a condurre il gioco, avvolgo le braccia attorno al suo collo, mi alza e sostituisce le dita con l'erezione, il volto diventa una maschera dolorante, so che proverò piacere anche io, non mi lamento, lascio che continui e mi affido a lui.

  
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