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Autore: Female_Weezy    01/09/2013    1 recensioni
Molti anni dopo, i figli dei personaggi si rincontrano nella stessa scuola.
Leggeteee :3
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio | Coppie: Alejandro/Heather, Bridgette/Geoff, Cody/Sierra, Duncan/Courtney, Trent/Gwen
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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 Inizia nuovamente una nuova giornata di scuola.

***

Al corso di matematica della prime due ore c'erano Alba, Dacky e Bea.
Mentre il professore spiegava qualcosa che sembravano equazioni, le ragazze che
erano sedute vicine, iniziarono a chiacchierare .
"Ragazze! Alla festa di sabato non vi ho più viste.. come mai?" iniziò Alba, che anche se stava parlando,
copiava sul quaderno ciò che il prof scriveva sulla lavagna.
"Perchè quell'idiota di mio fratello mi ha portato a casa!" urlò quasi la punk , infatti si coprì la bocca, ma
fortunatamente non fu scoperta.
"Oh, e come mai?" chiese ingenuamente la rossa
"Oh beh..." Dacky iniziò a pensare ad una scusa, perchè il ragazzo che aveva baciato non era altro che il fratello della sua migliore amica
"Non lo so" rispose infine
"Capisco" concluse Alba, anche se si capiva benissimo che nascondeva qualcosa
"E tu Bea?" cambiò discorso la punk
"Niente di che, era tardi" mentì
"Voi mi nascondete qualcosa" sputò finalmente Alba, ciò che la punk e la bionda temevano dicesse.
"C-cioè? " chiesero all'unisono le ragazze
"Lo capisco dalle vostre auree" fregate.
Ci fu un secondo di silenzio, ma la prima a parlare fu Bea
"Beh... Tyson.. mi ha confessato il suo ... amore" disse balbettando
"Ma è stupendo!"
"No, non lo è affatto! Insomma... è imbarazzante!"
"Lui?"
"No, questa situazione! Io non so cosa fare! " disse la bionda portandosi le mani tra i capelli
"Prova a rifiutarlo gentilmente" suggerì la rossa
"Certo! Ma perchè non ci avevo pensato prima?" esclamò ironica la bionda " Come faccio? Inoltre non voglio passare
per stronza per il resto della mia vita!"
Mentre Alba pensava ad una soluzione, Dacky sospirò sollevata :  si erano dimenticate del suo problema...

***

Nicole era eccitatissima: le era finalmente arrivata la lettera che aspettava : l'avevano accettata alla scuola di estetica-moda a qualche chilometro
da casa sua. Finalmente qualcosa di buono.
Aveva fatto domanda due anni fa per studiare lì, ma non le era arrivato niente. Se ne era anche dimenticata, quando la segretaria entrò nell'ora di fisica
e gliela consegnò.
" Sig.na Nicole Cortese,
lei è stata accettata per frequentare la scuola di moda/estetica "M.Monroe" a Toronto.
Le lezioni inizieranno alla fine del periodo estivo, 17 settembre ore 9:00.
La sua classe sarà la 1S.
Per eventuali domande o informazioni presentarsi entro la fine di agosto alla segreteria della scuola.
Cordiali saluti,
la preside T.Wills"

Aveva letto quella lettera minimo trenta volte, tenendola tra le mani e guardandola con occhi spalancati.
Ora era fuori dall'ufficio del preside, per avvisare che dal prossimo anno avrebbe lasciato la scuola per frequentarne un'altra.
Quando la segretaria le diede il permesso entrò, e, dopo un lungo colloquio, informò il preside che quelli sarebbero stati i suoi
ultimi quattro mesi in quella scuola.
Al suono della campanella dell'intervallo, l'italo-americana uscì saltellando felicissima.
Ma non si accorse che andò a sbattere contro qualcuno, e quel qualcuno si rivelò...
"Nicole!"
"Raul!"
Insieme si sedettero sugli scalini lì vicino e cominciarono a parlare.
"...E così frequenterai una scuola nuova"
"Oh si, sono felicissima"
"Anche io lo sono per te, querida, ma questo significa che non ci rivredemo molto spesso"
La ragazza si bloccò. Non aveva pensato a questo. Avrebbe dovuto lasciare le sue amiche. E Raul.
Cioè, no! Lui non le interessava. O forse si?
Si erano baciati qualche giorno prima, ma era stato un momento di debolezza. Era triste e annoiata.
A prima vista era perfetto: capelli neri come gli occhi, fisico perfetto così come l'abbronzatura.
Ma era anche il classico manipolatore di donne, meschino e senza scrupoli.
Già, ma allora perchè era lì con lei?
O forse era tutta una finzione?
"Scusa, devo andare" disse infine Nicole
"Dove vai?" chiese il ragazzo
"A... dirlo alle altre. Ci vediamo in giro" rispose, non troppo sicura, e correndo via.

***

Bea doveva trovare Tyson. Non mancava molto al suono della campanella, e doveva muoversi.
Aveva passato le ultime due ore a discutere con Alba, e si trattava tutt'altro di matematica.
Sapeva cosa doveva fare: doveva parlare con il ragazzo e dirgli che il suo è un momento passeggero
e che finirà tutto. Ma per un po' non dovevano vedersi.
Lo vide appoggiato al distributore di snack da solo. Perfetto. Era la sua giusta occasione.
"Ciao Tyson..."
"Bea.. "
"Come stai?"
"Come vedi tu"
"Capisco... ascoltami Tyson devo parlarti"
Si ripassò mentalmente tutto il discorso, ma improvvisamente quest'ultimo si cancellò.
Bea, nel panico guardò Tyson nei suoi grandi occhi nocciola, e, inspiegabilmente,
gli mise le braccia intorno al collo, e lo baciò.

***

Alba non si era certo dimenticata di Dacky.
La punk appena suonata la campanella era fuggita via di corsa, ma la rossa la stava cercando.
Non finchè una mano le si appoggiò sulla spalla.
"Ciao Alba!" era la voce allegra di Jakob
"Oh Jakob, ciao" rispose
"Hai per caso visto Dacky? Vorrei discutere con lei sulla prossima festa"
"Anche io la stavo cercando! Deve dirmi una cosa"
"Che cosa?"
"Non lo so" rise lei
"Sei matta!" Gli rispose ridendo il biondo
"Beh...potremo cercarla insieme se vuoi" disse timidamente Alba, ma se ne pentì.
E se l'avesse considerata male?
"Oh certo! Perchè no?" rispose allegramente il festaiolo
"Bene! Ma sbrighiamoci, tra qualche minuto suona"

***

Drew e Joe non si erano ancora parlati quel giorno.
Drew ce l'aveva ancora con lui per aver baciato sua sorella.
Il punk fumava da solo nel cortile, quando si accorse di una presenza vicino a lui.
"Sai che il fumo fa male ai polmoni?"
"Ma guarda chi abbiamo qui"
Gilda, la gotica, si era parata vicino a lui.
"Qual buon vento ti porta qui?" chiese spiritoso
"La prossima ora ho arte. Devo finire di disegnare quei fiori, ma a casa non ci riuscivo, perchè quell'idiota
di mio fratello non faceva altro che suonare quella fottuta batteria"
Drew sorrise, sbirciando il disegno
"Beh,dai, non sono proprio orribili"
"E' un complimento?"
"No, guarda" rispose lui "Anche troppo da uno come me"
"Ma taci" rise lei, tirando fuori una matita dalla tasca della felpa blu.
"Se vuoi ti faccio compagnia" propose lui divertito
"Meglio di no: con quel fumo potresti farli morire, i fiori" rise correndo via
Anche lui rise. In fondo, non era poi così male.

***

Dacky si era nascosta sul retro della scuola per non farsi trovare da Alba.
La prossima ora aveva inglese, e nel suo corso non c'era Alba.
Sarebbe stata con Gilda e Lizzy.
Si sedette, e tirò un calcio a un mozzicone di sigaretta vicino a lei.
"Di solito i rifiuti si buttano"
La punk si girò , e vide il ghigno di Joe davanti a lei.
"Evviva" mormorò, annoiata
"Ti ho sentito!"
"Non rompere"
"Ma che hai? Non mi sembravi così arrabbiata, l'altra sera e..."
"Taci!" urlò lei, facendo sobbalzare il biondo.
"E' stato un errore, ok? Solo un fottutissimo errore!" urlò di nuovo
"Adesso tua sorella mi da il tormento, e sicuramente , lo verrà a sapere grazie al suo potere
sovrannaturale di leggere la mente e..."
"Legge le aure"
"Non importa! Io sarò nell'imbarazzo più totale, e solo per colpa tua!" concluse isterica
Lui la guardò con un sorrisetto idiota
"Togliti quel fottuto sorrisetto dalla faccia, prima che te la strappi!"
"Sei un'isterica" rise lui
"Ma vaffanculo!" urlò e scappò via
"Si. La mia isterica" sussurrò il biondo.

***

Consuelo camminava , come sempre scortata da Lidia e Sara, per il corridoio della scuola,in attesa del suono della campanella.
Si sentiva uno schifo.
Perchè era stata rifiutata per la prima volta da un ragazzo. Ma sei lei era perfetta!
Un momento, un momento: perché ci stava pensando?
Insomma, davvero le importava l’opinione di un  idiota?
“Consuelo ci sei?”
“Non seccarmi Lidia! Sto pensando..”
  
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