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Autore: Azure_Angel    13/10/2004    13 recensioni
Dopo il funerale di Norman Osborne, Mary Jane torna a casa pensando alle parole dette poco prima da Peter...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MJ saliva lentamente le scale che la conducevano al suo appartamento. Era appena tornata dal funerale del signor Osborne e si sentiva malissimo. Era sì dispiaciuta per la sua morte e per Harry, ma quello che la faceva sentire a terra era il pensare a ciò che aveva detto poco fa Peter….Non l’amava....Non l’amava….Gliel’aveva detto chiaro e tondo. Sarebbe sempre stato accanto a lei come suo migliore amico.

Una lacrima le scivolò velocemente lungo la guancia, cadendo nel vuoto.

Lei si era completamente aperta a lui. Gli aveva confessato tutto. Era convinta che Peter la ricambiasse…L’aveva potuto capire dal suo sguardo…Da come lui le parlava…Quel giorno in ospedale, quando era andata a trovare zia May, Peter le aveva detto cose che nessuno mai le aveva rivelato prima…Si era sentita così…così…Non sapeva neanche lei come definire quella sensazione bellissima che aveva provato in quel momento…Al sol pensarci, il cuore le iniziava a battere forte...

Perché allora le aveva detto quelle cose se non provava niente per lei? Voleva…prendersi gioco di lei? Scosse lentamente la testa per allontanare quel pensiero stupido. Peter non era così…Non l’avrebbe mai presa in giro per niente al mondo. Lui era tanto dolce…Abbassò il capo ed un’altra lacrima cadde, rigandole il viso. Se solo lo pensava, sentiva una fitta stretta allo stomaco.

E pensare che prima era il contrario… Il sol pensiero prima la rendeva così felice…Ora per lui era solo la sua migliore amica. Per MJ invece, Peter era tutto.

Senza rendersene conto, si accorse di essere già arrivata al pianerottolo del suo appartamento. Frugò nella sua borsetta alla ricerca delle chiavi, ma la sua vista era appannata a causa delle lacrime. Se le asciugò in fretta e riuscì a trovarle.

Entrò, e dopo aver chiuso la porta, si appoggiò di schiena su di essa. Davanti a lei il corridoio buio che conduceva alla sua camera. D’un tratto si sentì sola e…profondamente infelice. Una strana sensazione le appesantiva il cuore.

La giornata peggiore della mia vita pensò. Si diresse verso la sua stanza e si cambiò in fretta gli abiti. Non intendeva indossare quegli abiti neri un minuto di più. Li osservò per un istante, poi con uno scatto di rabbia li gettò violentemente a terra, il più lontano possibile da lei.

Li butterò. Non fanno che ricordare il mio dolore pensò irata. Sentiva di nuovo le lacrime salirle agli occhi e si sedette pesantemente su un lato letto, nascondendo il viso tra le mani.

Perché, Peter? Perché? Pensò, singhiozzando. Non riusciva a farsene una ragione.

D’ un tratto sentì un leggero tonfo provenire dalla balconata fuori, alle sue spalle.

Trasalì, trattenendo il respiro e sbarrò gli occhi. C’era qualcuno. Sì, qualcuno era entrato in casa sua! Si alzò di scatto e si voltò subito verso il finestrone che conduceva al suo balcone. Nessuno. Doveva essere stato sicuramente quello del piano inferiore. Si passò stancamente le mani tra i capelli, quando sentì di nuovo un altro rumore. No, non si era sbagliata. C’era veramente qualcuno. Col cuore che le batteva all’impazzata, si diresse lentamente fuori, con i sensi pronti a percepire o a scorgere qualcosa di estraneo.

“ Chi c’è? “ gridò con voce tremante. Sul balcone non c’era nessuno. Arrivò fino al centro e osservò attentamente tutta l’area. Sentì un tonfo molto vicino dietro di lei, e quando si girò di scatto, trasalì.

“ MJ, sono io, Spiderman. Non preoccuparti… “ le disse lui, con voce rassicurante. La ragazza si portò una mano alla tempia, cercando di ritrovare la calma.

“ Dio, che spavento…Potevi almeno bussare, no? “

“ Bè senza offesa, ma preferisco piombare improvvisamente dall’alto. Oramai è diventata una mia abitudine “ MJ abbozzò un mezzo sorriso. “ Ehi, mi aspettavo un’accoglienza migliore! Evidentemente non sei più felice di rivedermi… “ scherzò lui, notando un velo di tristezza nei suoi occhi.

“ Scusami, ma…sai, dopo l’avventura del Goblin… “ s’interruppe, cercando di non ricordare quella orribile esperienza.

“ Non ti hanno detto che sono riuscito a sconfiggerlo definitivamente? Non c’è più niente di cui aver paura! “

MJ annuì piano.

“ Sì…Peter… “ sinterruppe di nuovo a metà della frase. Sentendo la sua voce pronunciare quel nome, sentiva tutto dentro di sé appesantirsi. Abbassò lo sguardo, con l’intenzione di non far vedere la sua espressione a Spiderman “ …Peter me l’ha detto…”

Stranamente, anche Spiderman non parlò. MJ si sentì di nuovo male. Non poteva neanche pensarlo che subito le lacrime incombevano minacciose, pronte a cadere in abbondanza. Resisti, Mary Jane! Non fare la figura della stupida!  

Niente da fare, due lacrime le appannarono gli occhi e nonostante si sforzasse per ricacciarle indietro, queste le rigarono il viso, fino a cadere a terra.

“ Mary Jane…C’è qualcosa che non va? Stai piangendo… “ si preoccupò Spiderman, avvicinandosi a lei. MJ se le asciugò subito col dorso della mano.

“ No, è che…sono solo…sono solo ancora dispiaciuta per il signor Osborne…Penso che…te l’abbiano detto cosa è successo…“ mentì lei spudoratamente

Spiderman annuì leggermente e si voltò dall’altra parte.

“ Sì… “ rispose lui “ Peter me l’ha detto “

MJ abbozzò un mezzo sorriso amaro.

“ Già…Peter… “ ripetè lei, con tristezza. Non ne poteva più. Quel nome le occupava continuamente la testa. Basta, si sentiva scoppiare “ Peter Peter Peter! Sempre a parlare di lui! Per favore, basta! “ esclamò MJ, con la voce rotta dal pianto.

Spiderman rimase di stucco. Si avvicinò ancora di più a lei e le appoggiò premurosamente una mano sulla spalla.

“ E’ successo qualcosa… “ Spiderman deglutì “…fra te e Peter? “

MJ scosse lentamente la testa, mentre le lacrime continuava a cadere.

“ Non mi ama “ disse con voce d’un tratto ferma e fredda. Alzò il suo sguardo su di lui, uno sguardo agghiacciante, deluso, amareggiato, uno sguardo di sfida, ma anche di rassegnazione. “ Non mi ama “ ripetè, più a se stessa questa volta. “ Ed io sì. Buffa come cosa, non trovi? “ gli disse con amaro sarcasmo.

Spiderman sembrava essersi ammutolito all’improvviso. Pareva essere stato colto alla sprovvista dalla sua reazione.

“ Bè… “ fu quello che riuscì a dire l’uomo mascherato. Il suo tono di voce era diventato stranamente più teso. “ Ci deve…essere stato un motivo per cui…bè…per cui lui…ti abbia detto…questo “

MJ scosse di nuovo la testa, rassegnata “ No, nessun motivo. Non mi ama e basta. E devo farmene una ragione “ Si leggeva nel suo sguardo che lei soffriva maledettamente. “ Ma il problema sai qual è? Che non ci riesco! “ e alzò le spalle, sorridendo tristemente “ Non riesco ad accettarlo. Perché… “ Di nuovo due lacrime caddero dal suo viso “…Io ho bisogno del suo amore. Ne ho bisogno, capisci?! Io…ho bisogno di lui! E non capisco perché mi abbia fatto questo dopo tutto quello che…è successo! “ Le lacrime sembravano non volersi fermare mai. Piccoli singhiozzi iniziarono a scuotere leggermente il suo corpo.

Spiderman, come uscito improvvisamente da una trance, esitando,la abbracciò forte e MJ potè sfogare il suo pianto nel petto di lui.

“ Mi dispiace… “ mormorò Spiderman, accarezzandole la testa. Ascoltava silenziosamente MJ che continuava a ripetere a bassa voce che aveva bisogno di Peter. “ Ti prego, calmati…Non sopporto vederti così…” mormorò di nuovo l’eroe con voce stranamente malinconica. A poco a poco, Mary Jane smise di versare lacrime e stette in silenzio fra le braccia di Spiderman, con la testa appoggiata al suo petto. Poteva sentire il suo cuore battere forte…anzi molto velocemente.

Passarono ore, minuti…chi lo sa? Entrambi avevano perso la cognizione del tempo. Era sceso il tramonto ormai.

“ Mary Jane “ Spiderman fu il primo a rompere quel lungo silenzio. Fece una pausa. “ Voglio che tu mi dia un bacio “

MJ non poteva credere alle sue orecchie. Aveva sentito bene? Spiderman le aveva chiesto di baciarlo? Alzò la testa dal suo petto e lo fissò con le sopracciglia aggrottate, incredula.

“ Come? “ chiese meravigliata.

Passarono pochi secondi prima che lui potesse ripetere: “ Voglio che tu mi baci. Solo un bacio. Ho intenzione di mostrarti una cosa… “

Prima di rispondere, lo fissò ancora un attimo, poi distolse lo sguardo.

“ Mi dispiace, ma non credo sia il momento adatto…Io...credevo tu avessi capito il mio stato d’animo. Non me la sento proprio “ Il suo tono era quasi arrabbiato. Si divincolò lentamente dal suo abbraccio e stava per dirigersi verso il suo appartamento, delusa e incredula per quella richiesta così fuori luogo, ma lui le afferrò dolcemente il polso.

“ Ti prego, Mary Jane…Forse penserai che me ne stia approfittando, ma non è così, credimi…Peter si fida di me e non farei mai niente che potrebbe farti soffrire… “

MJ era rimasta in silenzio ad ascoltare, voltata di spalle. Dopo un po’, si girò verso di lui e lo fissò.

“ Va bene… “ rispose lei debolmente.

“ Ora mi toglierò la maschera… “ disse Spiderman. MJ lo guardò sorpresa. “…e voglio che tu…chiuda gli occhi. Promettimi che non li aprirai “

Il cuore di MJ aveva iniziato ad accelerare i battiti per l’emozione. “ Te lo prometto “ rispose in un sussurro. Forse questa volta avrebbe capito…Avrebbe potuto riconoscere…Fece come lui le aveva detto e chiuse gli occhi. Sentì Spiderman sfilarsi la maschera e gettarla a terra. Non poteva crederci, ora aveva davanti a sé la persona che si nascondeva sotto quel costume; la persona che tutti stavano cercando di scoprire. D’un tratto ebbe l’impulso di aprire subito gli occhi e vedere chi si celasse sotto quel travestimento, ma aveva fatto una promessa e non aveva intenzione di non mantenerla. Poteva sentirlo avvicinarsi. Ora capì che erano ognuno a un passo dall’altra. D’un tratto, la avvolse un profumo inebriante…Un profumo che a lei piaceva tantissimo e che già aveva sentito varie volte.

Ho già sentito questo profumo…L’ultima volta era stata quel pomeriggio…Quel pomeriggio al funerale…Quando lei si era avvicinata a…Improvvisamente, come un fulmine a ciel sereno, capì subito chi l’aveva addosso.

Questo è il profumo di….! I suoi pensieri vennero interrotti da due labbra che si unirono alle sue. Quelle labbra…Due flashback le ritornarono alla mente…

Era sotto la pioggia…Quattro uomini l’avevano inseguita e stavano per farle del male…Ma qualcuno riuscì a salvarla…Qualcuno riuscì a proteggerla…

Era stato Spiderman…

“ Credo di essere seguita da un eroe! “

“ Mi trovavo nei paraggi “

Sei…sorprendente…Riuscirò mai a dirti grazie questa volta? “

Gli aveva tolto la maschera per metà e lo aveva baciato…Un bacio indimenticabile…che era stato capace di farle perdere la testa…

 

Dopo il funerale di Norman Osborne. Aveva visto Peter davanti la tomba di suo zio. Lo aveva abbracciato e gli aveva confessato i suoi sentimenti.

“ La verità è che…Ti amo da morire, Peter “ Lo aveva baciato finalmente. Poteva sentire il sapore delle sue labbra…

 

Aveva capito…Aveva capito tutto. Solo ora comprese che per la terza volta stava baciando la stessa persona: Peter Parker. Non riusciva a crederci…Anche se era sicurissima ora. Due lacrime le solcarono il viso. Non sapeva perché stava piangendo…se per gioia…sfogo…Non lo sapeva…Sapeva solo che aveva risposto al bacio con più foga. Circondò subito il suo collo con le braccia mentre lui le avvolse la vita con le sue. MJ non riusciva ancora a crederci…Tutto intorno a loro sembrava essersi fermato…Il mondo non esisteva più…C’erano soltanto loro due...avvolti in un bacio profondo e appassionato…In un lambire di fiamma continua…

D’un tratto, lentamente e dolcemente, i due si staccarono, interrompendo quel momento con delicatezza.

Mary Jane aveva ancora gli occhi chiusi. Non intendeva aprirli. Non ce ne era bisogno…il suo cuore aveva già visto tutto…Gli accarezzò una guancia e sentì il viso di Peter quasi abbandonarsi sulla sua mano. Mary Jane sentì la mano di lui posarsi delicatamente sulla sua.

Perché non apri gli occhi? “ le chiese in un soffio.

E perché dovrei? Ho già capito quello che dovevo capire… “ rispose, nello stesso tono “ Poi tu mi hai detto di chiuderli affinché non scoprissi chi eri realmente…” continuò. Peter non parlò per alcuni secondi, accarezzando la mano di MJ posata sulla sua guancia.

“ No…Non era per questo… “ rispose d’un tratto lui.

Mary Jane aggrottò leggermente le sopracciglia.

E allora….perchè? “ domandò, abbassando la mano chiusa in quella di Peter.

Non rispose subito.

“ Non volevo che tu mi vedessi piangere…”

Quella risposta la spiazzò. Sentì di nuovo quella morsa stringersi attorno al cuore, ma questa volta non era tristezza né disperazione né solitudine…Per la prima volta in quel giorno, sorrise di felicità. Sentiva di amarlo più di prima e voleva che lui non la lasciasse mai. Senza potersi trattenere un minuto di più, gli gettò le braccia al collo e lo strinse forte, come per paura che lui potesse andare via…

Con un’ultima carezza, si allontanò dolcemente da lei e la fissò. Il vento aumentò di poco e scompigliò i suoi capelli castani, facendoli ondeggiare delicatamente in un lato. Indietreggiò, raccogliendo la sua maschera, guardando ancora il viso della ragazza che amava, ritta in piedi, che nonostante gli occhi chiusi, sembrava fissarlo da lontano con un sorriso di pace.

“ …Ed io ti ho sempre amata, Mary Jane…”

Quelle parole le giunsero all’orecchio,portate dal vento e arrivarono fino al cuore, gonfiandolo di piacere, misto a...stupore. Aprì di scatto gli occhi, e tutto ciò che riuscì a vedere fu Spiderman che si lanciava giù…nel vuoto…fra i grattacieli di New York…

 

 

                                                              FINE

  
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