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Autore: Thebrightsideofthemoon    02/09/2013    1 recensioni
Quando ogni parola, ogni canzone, ogni film. Quando ogni cosa nella tua vita sembra parlarti di lui, raccontare la vostra storia, le strade sono due: voltare pagina, sperando di non fermarti a piangere su ogni rigo scritto a quattro mani con un'altra persona, oppure scorrerle tutte, di nuovo, alla disperata ricerca di un inizio da cui ripartire. Qualunque cosa accada.
Genere: Angst, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Adam Crawford, Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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“Cercheremo la storia d’amore più dolce mai rappresentata in un film, e diventerà la nostra.”


Non posso.
Non posso, perché lo amo.
Non posso perché amo Blaine. Lo amo con ogni fibra del mio essere. E lui non lo saprà mai, come te d’altronde, Adam. Andiamo pure al cinema, cerchiamo questa storia d’amore, cuciamola su noi stessi. Ma non servirà  a nulla.

*

“One day?”

“Adam, ti prego.”

“Perchè?!”

“Lei muore.”

“Ah, già. Allora fammi pensare.. The Notebook?”
E’ inutile. Non posso prendere in considerazione un film romantico senza pensare immediatamente a me e a Blaine al posto dei protagonisti. Scientificamente provato.

“Sono stanco” – abbastanza vago, dovrebbe funzionare. – “Tutto questo scartabellare tra i dvd e premere start e pause a ripetizione mi ha sfiancato”.
Mi alzo dal divano. Adam si getta in avanti e mi sfiora un braccio, carezzandomi il dorso della mano e percorrendomi con lo sguardo. Poi mi afferra con delicatezza e mi fa cadere sulle sue gambe, strofinando il suo naso contro il mio.

“Sei così stanco?” – lo dice con una luce strana negli occhi.

“Tanto.”

“Ti lascio allora.”
Scivola sotto di me contro la stoffa damascata e si libera del mio peso, riuscendo ad alzarsi in piedi con successo. Afferra il giubbotto abbandonato poco più in là, sulla spalliera della poltrona. Poi le sue labbra, impercettibili, si posano sulle mie, per effetto di un suo scatto atletico.

“Riposa, domani voglio che il mio ragazzo non sia più uno straccetto. Abbiamo una ricerca da portare avanti”

“Okay” – rispondo io, senza crederci troppo.
La porta sbatte alle mie spalle. Siamo rimasti soli: io e i miei ricordi.

*

Satine e Christian. Ellie e Noah. Emma e Dexter.
E poi ci sono Kurt e Blaine. Una favola incrinata in superficie e terremotata nelle fondamenta. Forse non siamo poi rotti del tutto, forse siamo solo piegati. Forse.


“Blaine?”
Sento un fruscio alla cornetta, poi un rumore di passi e, infine, il silenzio. E il respiro di Blaine.

“Kurt? Non riesco a credere che tu mi abbia chiamato.”

“Eri occupato?” – non posso fare a meno di notare il mio tono sarcastico nella domanda, come se mi aspettassi che il mio ex ragazzo, bello come il sole, mi dica che è appena uscito da una seduta intensiva di zumba con il suo nuovo ragazzo. Meglio non indagare.
Invece se ne sta zitto, coglie il sottile sarcasmo di fondo e tace.

“Sono a casa.”

“Da solo?”
Kurt, diamine. Smettila di fare domande sceme. Vuoi davvero saperlo?

“Da solo.”

“Capisco.”
Il silenzio.

“Perché mi hai chiamato? Cioè, no-non fraintendere.. e-ecco, mi fa piacere sentire la tua voce.”

“Ti ricordi quella sera a casa tua?” – non so come mi sia uscita una domanda del genere, senza preavviso né ragionamenti predeterminati.

“Kurt, che co-?”

“Blaine, dimmi che te la ricordi e basta.”
Avevamo fatto l’amore per la prima volta, quella sera. Non poteva aver dimenticato.

“Sì.”
Rido, le lacrime agli occhi. Inizia a ridere anche lui. Siamo così stupidi.

“Pensavo di aver lasciato il segno… cioè un altro tipo di segno, non un segno divertente..”

“Blaine, sei stato indimenticabile, tranquillo.” – rispondo in tutta fretta, senza lasciargli il tempo di farfugliare altro – “Io, piuttosto.”

“Eri semplicemente adorabile”
Sospiro. Mi manca così tanto.

“Come va con Adam?” – riprende, per fare conversazione ed evitare silenzi imbarazzanti.

“B-bene. Cioè, va.”

“Oh.”
Silenzio. Blaine, sei un disastro.
All’improvviso, i miei occhi sono diventati inevitabilmente umidi. Tiro su col naso, cercando di risultare disinvolto, anche se ammetto che non si tratti di una delle cose più facili quando si è al telefono.

“Tutto bene?” – appunto

“Sì, certo.” – voce rotta, pessimo tentativo di ripresa.

“Non parlavo di voi due, parlavo di te”
Non va bene per niente. Mi manchi.

“Ho visto Moulin Rouge, ieri sera”

“Con Adam?”

“No, con te” – “Mi manchi, Blaine. E ti odio per quello che mi hai fatto, non riesco a perdonarti. Ma ti vedo dappertutto, ogni storia d’amore mi parla di noi e sono così stupido da immedesimarmi in tutto ciò che mi emoziona, come un ragazzino idiota: ma sono fatto così. Penso a noi due, e Adam è così diverso da te. Lui non mi farebbe mai del male…”

“Kurt”

“Dovrei amarlo come fa lui con me, sono semplicemente un ingrato..”

“Kurt, ascolta”

“E’ come se vivessi in un mondo popolato dai tuoi ricordi! Ed è assurdo che io stia qui a sciorinarti tutte le mie paure e le mie debolezze, perché sei l’ultima persona da cui dovrei farmi vedere così fragile in un momento del genere. Ti odio, Blaine. Mi hai distrutto. E lo so, dovrei cancellare il tuo numero e vivere la mia vita, ma tanto lo so a memoria da quante volte questa tastiera me lo ha visto comporre e comunque non riuscirei ad andare avanti lo stesso, e-“

Come what may. Come what may: I will love you until my dying day.” – Blaine canta, e la melodia ben nota sembra sedare le mie ansie. Un po’ come l’effetto di una ninnananna per un bambino irrequieto che non vuole saperne di addormentarsi: mi sento così ultimamente, sempre sull’attenti, accompagnato costantemente dalla paura di ricevere una pugnalata da chi meno mi aspetti. Mi accascio sul divano, svuotato di tutte le mie forze, la mia linfa vitale defluita chissà verso quale foce ignota.

“Qualsiasi cosa accada?” – domando, avido di conferme, il bambino che fa insistentemente capolino da quel petto straziato dagli ultimi avvenimenti.

“Ti amerò fino alla fine”
Sorrido, mentre le lacrime scorrono sul mio viso. Chiudo la telefonata: non serve altro, niente deve essere aggiunto. Lasceremo che il tempo lenisca le nostre ferite.

Forse non siamo poi rotti del tutto, forse siamo solo piegati.
Sul display del telefono compare l’icona di un messaggio ricevuto.





“Courage.
                    Blaine”


 
   
 
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