Anime & Manga > Keroro Gunso
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Autore: Sweet black    02/09/2013    5 recensioni
Keroro, questa volta, vuole farla pagare veramente cara a Natsumi... ci riuscirà? Natsumi sopravviverà alla tremenda vendetta del sergente? Il sergente si ricorderà di essere un alieno che ha come compito l'invasione della Terra? E Giroro... lascerà che Keroro si vendichi su Natsumi? Riuscirà poi a dirle quello che prova per lei? E tutte queste domande avranno risposta qui, in una storia che non si collega per niente con la trama originale?
Oh, povera Natsumi... sarà costretta a cambiare completamente la sua natura... cosa le succederà esattamente? Sembra facile da intuire...
***
E' una fan-ficiton che avevo in programma già da un bel po' (anche se all'inizio pensavo più ad una fan art a fumetti)! E' la seconda storia che pubblico qui.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Giroro, Keroro, Natsumi, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Natsumi è una keroniana!

Giroro continuava a camminare svelto per i corridoi della base, aveva ancora quell’espressione irata sul volto, che non faceva trasparire nessun altra emozione.
Natsumi lo seguiva, ma non capiva perché si comportasse così.
Aveva visto numerose volte Giroro arrabbiarsi, ma mai in quel modo… e la cosa la spaventava parecchio.
-Giroro, potresti rallentare?- chiese lei.
-No, mi dispiace! Intanto loro potrebbero essere già lontani- fece secco, senza voltarsi.
-Ma non riesco a seguirti! Ti faccio notare che questo non è il mio corpo e io non mi sono ancora abituata…-
-E’ proprio perché quello non è il tuo corpo, che io corro! Lo sai questo?-
-Giroro, adesso basta! Calmati- cercò di fermarlo.
-Lo sto facendo per te, e tu è così che mi ringrazi?- si fermò.
E si girò, fissandola con quello sguardo da far gelare il sangue.
Sangue.
Lo stesso che sporcava le mani di quel ranocchio rosso.
Non perché era un assassino, no.
Ma perché aveva dato tutto se stesso per salvare quello a cui teneva di più al mondo.
-M-ma… sei ferito!- esclamò Natsumi.
-Non è niente, andiamo o non li troveremo più- riprese a camminare.
-No! Non voglio più cercarli… a meno che tu non ti curi immediatamente quelle ferite!- fece testarda.
-Bene, allora li cercherò senza di te…-fece prima di allontanarsi.
Natsumi rimase basita.
Perché Giroro faceva così?
Gli corse incontro.
Il suo comportamento era troppo esagerato, sembrava pronto ad uccidere i suoi compagni, pur di farla tornare come prima.
Ciononostante un po’ lo capiva.
E lo abbraccio da dietro.
Il cuore di Natumi batteva all’impazzata, e lui lo poteva sentire chiaramente.
Giroro si fermò.
La sua rabbia…
Come aveva fatto ad essere così sciocco? Non avrebbe dovuto fare così… stava letteralmente esagerando… o stava forse impazzendo?
…si stava placando…
E…
Il suo abbraccio…
…sembrava irreale!?
Natsumi appoggiò la testa alla sua schiena: -Non andare Giroro!- gli sussurrò.
-Resta qui….-.
Gli occhi di Giroro tornarono al loro nero naturale, abbandonando quel colore violaceo che avevano assunto.
-N-Natsumi-
-Giroro- si separò da lui, per dargli la possibilità di voltarsi.
-Io non so… cosa mi sia preso-Giroro arrossì vistosamente ed abbassò lo sguardo.
-Ti chiedo scusa... perdonami… ma ora devo fargliela pagare!-
*SDAM*
-Ahia!-
Natsumi gli diede un pugno sulla testa.
-Non c’è bisogno di tutte ste scuse!- scosse la testa.
-D’accordo…- fece massaggiandosi nel punto in cui era stato colpito.
-Mh….-
-Ora andiamo a rompergli le ossa!- Giroro corse via, o almeno così cercò di fare, ma Natsumi lo prese per le orecchie del copricapo e lo tirò vicino a se.
Giroro arrossì ancora di più e cercò di allontanarsi, ma lei lo teneva ben stretto.
-Dove credi di andare con quelle ferite alle mani?- fece autoritaria.
-E’ una domanda retorica, vero?-
-Si-
Il ranocchio rosso sospirò.
 -Beh… andiamo su in casa che ti medico…-
-No, non ce n’è bisogno… posso benissimo fare da solo!-
-Ma io insisto!- sorrise compiaciuta –Hai deformato le barre con dei soli pugni… è assurdo che tu abbia fatto questo per liberarci! Perciò devo ricambiare in qualche modo!-
Uscirono dalla base e poi dalla stanza del sergente, che sembrava sparito;  salirono la scaletta e si trovarono in casa.
Natsumi controllò che non ci fosse nessuno: non voleva che Fuyuki la vedesse così…
Accompagnò Giroro in giardino e prese il kit di pronto soccorso che, questo, teneva nella tenda.
 
Disinfetto prima le ferite e poi cominciò a fasciargli le mani.
Tra i due c’era silenzio, nessuno proferiva parola.
In quella situazione Giroro si sentiva un po’ a disagio, ma non gli dispiaceva affatto restare in compagnia di Natsumi… anche se non era la solita ragazza che conosceva, bensì un’aliena della sua razza.
Diciamocelo, a lui non dispiaceva affatto che lei gli assomigliasse… così forse avrebbe avuto qualche speranza di farla innamorare di lui, ma non sarebbe stato giusto.
Lei non era come lui, lei era Natsumi… la pekoponiana!
-Secondo te… riuscirò mai a tornare come prima?-fece di punto in bianco lei, continuando a medicarlo.
-Ah non saprei… dipende tutto dal modo in cui potrai tornare in te! Qualcuno ti ha detto qualcosa a riguardo?-
-N-no… nessuno mi ha detto niente…- mentì, arrossendo.
Giroro non continuò, preferì rimanere in silenzio a osservarla.
Natsumi sorrise amaramente.
In quel sorriso non c’era felicità e neanche speranza, bensì rassegnazione: come aveva potuto pensare di poter uscire così facilmente da quella situazione? Eppure Kururu le aveva detto chiaramente quello che doveva fare per tornare umana.
Si, un bacio vero.
E dove lo andava a prendere un bacio vero? Di certo non era una cosa che poteva andare a compare al mercato…
Saburo… forse lui poteva aiutarla! Al solo pensiero del ragazzo, lei diventava un pomodoro
Macché… lui non è innamorato di lei, e questo Natsumi lo sapeva benissimo.
Doveva forse dare ascolto anche a quello che Kururu le aveva detto in seguito… era l’unico modo… lei doveva…
-Ahia!- Giroro la distrasse dai suoi pensieri. –Ehi! Fai più piano!- la rimproverò.
-Oh, scusami… non l’ho fatto apposta!-cercò di giustificarsi.
-Non fa nulla…-
-Senti, ma… posso chiederti una cosa?-
-Certo, dimmi pure!- si girò il ranocchio, guardandola negli occhi.
-Ecco… vedi…- arrossì lei.
****
-Gra gra agra! Non ci troveranno mai qui! Non è vero Kururu?-fece il ranocchio verde, compiaciuto.
-Certo che no! E’ impossibile… kuh kuh kuh!-rispose il sergente maggiore.
-Ah… è un sogno che diventa realtà: Natsumi è diventata innocua e non rappresenta più una minaccia… non sa neanche come tornare umana!- Keroro si sdraiò per terra, in compagnia del suo manga preferito.
-Kuh kuh kuh…-Kururu sghignazzò da dietro il monitor del suo pc portatile. –Veramente lo sa, le ho riferito come fare… kuh kuh kuh-
-T-tu cosa? COSA HAI FATTO?- gridò il sergente, alzandosi di scatto.
-Kuh kuh kuh… tanto non riuscirà mai a tornare umana, so bene che non farebbe mai ciò che richiede, per essere terminata, la trasformazione!- affermò saccente.
-Beh… forse ai ragione! Te li vedi quei due a sbaciucchiarsi? E’ impossibile! Anche lui non permetterebbe mai che una cosa del genere accada!- scosse la testa e si sdraiò sorridendo, tornando a leggere.
****
-Perché io ho la faccia mezza bianca e la coda, mentre tu sei tutto rosso e non hai la coda? Assomiglio un po’ a Tamama, dipinto di rosa…-
-Ah… ehm…- Giroro fu colto impreparato, si aspettava tutt’altre domande. -Beh… perché sei giovane!-
-Quindi tu sei vecchio?- fece con tono secco.
Giroro cadde per terra:-C-certo che no!- rispose, cercando di mantenere la calma.
-Sei un pedofilo, per caso?- sussurrò.
-Pedochecosa?- non capì.
-Uhm… non importa, e quanti anni hai, precisamente?- chiese curiosa.
-Secondo l’età pekoponiana dovrei avere almeno 18 anni… penso…-
-E secondo l’età del tuo pianeta?- Natsumi sembrava molto curiosa, non era da lei!
-Perché mi fai tutte queste domande? Comunque 3113 anni!-
-U-urca!- esclamò lei, inaspettatamente.
 
Natsumi finì di fasciargli i pugni e ripose il kit nella tenda del ranocchio.
-Ora che si fa?- fece lei.
-Andiamo a suonarle a Keroro, ovvio no?- fece Giroro, materializzando due pistole.
-Scusa ma non ti fanno male le… zampe…? E non ti avevano bloccato l’armamento?-
-Posso benissimo resistere al dolore e… il blocco ha effetto solo nella gabbia!- detto ciò corse dentro casa, seguito da Natsumi, diretto verso la base militare.
Entrarono nella camera del ranocchio verde, ma di lui non c’era neanche l’ombra.
-Non penso si farà vedere…- fece l’ora ranocchia, demoralizzata.
-Io invece penso di si! Se lui non si fa vedere… lo faremo uscire “di sua spontanea volontà”!- Giroro prese un Gundam dallo scaffale e si preparò a distruggerlo.
-So che ci senti Keroro! Fatti vedere o faccio saltare in aria tutti i tuoi modellini!-
 
Keroro, che si era rifugiato lontano da loro, adesso correva avanti e indietro per la stanza, in preda al panico più totale:-Oh no! Cosafaccioadesso? Cosafaccioadesso? Cosafaccioadesso? Cosafaccioadesso? Cosafaccioadesso? Non lo soooooooo! Se esco allo scoperto me le daranno di santa ragione, ma se rimango qui faranno a pezzettini i miei Gundam… graaaaaaaa! Che cosa facciooooooo?-.
-Kuh kuh kuh, si faccia coraggio capo!- fu l’unica risposta della rana gialla.
-Cosi non mi aiuti!- si lagnò Keroro.
Giroro sparò un colpo al modellino, che andò in frantumi: -Questo è solo un avvertimento!- fece.
-Il prossimo colpo distruggerà tutti i tuoi adorati Gundam, se non ti fai vivo!- gridò a Keroro, sotto lo sguardò soddisfatto della Natsumi keroniana.
-Fermatiiiii!- Keroro, stanco per la probabile corsa che aveva fatto, si precipitò nella stanza.
-Non toccare i miei modellini!- saltò, gridando a più non posso contro Giroro.


Angolo autrice:
Ehilà! Come potete notare sono ancora viva!
Scrivere questo capitolo è stata un'impresa titanica! Per non parlare di quanto sarà complicato il prossimo!
Sul fan-club di keroro l'ho pubblicato più di una settimana fa, mentre  qui ho voluto aspettare perchè non mi convinceva molto per come era scritto...
infatti ho apportato un po' di modifiche, per renderlo più scorrevole e comprensibile! Spero vivamente di esserci riuscita! .-.

Comuuuunque... devo ringraziare i recensori dello scorso capitolo: pink sweet, slash99, marshi123 e alexia888 (scusa se non ho risposto alla recensione, ma non ho avuto tempo!).
Grazie a tutti! ^^
Beh, ora vi saluto! Al prossimo capitolo,


Sweet Black

 
  
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