b u i o
Buio.
Accendete le luci,
per favore.
Ne ho
sempre avuto paura.
Ne ho paura tuttora.
L’ignoto mi
ha sempre terrorizzato fin da bambino.
Tu eri l’ignoto.
Poi sei
arrivato tu.
E questa paura è
peggiorata.
Ti temevo.
Mi affascinavi.
Non credo
tu l’abbia mai saputo.
O forse sì. I tuoi
sguardi mi leggevano l’anima.
Ti odio
sai?
Ti odio perché non mi
hai mai detto una parola sincera.
Ti odio
perché hai ucciso mia sorella.
Ti odio perché hai
mandato all’aria tutti questi anni di autoconvinzione.
Ti odio perché
nonostante tutto non sono mai riuscito a farlo davvero.
E ci ho
provato giuro, giuro su tutto ciò che ho di più caro.
Niente.
Uno
spiraglio entra dalla porta. Non sono più da quanto tempo sono rinchiuso qui
dentro.
Al buio.
« Perché è il suo sangue? »
E mai
frase mi era suonata più chiara.
Nessuna così
veritiera.
Mi
risveglia dal mio stato di trance e so solo che è tutta colpa tua.
Stramaledettamente
colpa tua.
Sull’impermeabile
il tuo odore sembra illudermi che ci sei ancora.
Non è così.
Sei morto.
Ti ho ucciso io.
« E’ buffo sai.. essere ucciso da te.. che non
saresti capace di uccidere nessuno.. perché sei.. così dolce.. »
Io non
sono dolce. Non sono dolce.
IO NON SONO DOLCE.
Nelle tue
ultime parole mi hai lanciato una maledizione.
Dolce maledizione.
Una lenta agonia che è andata uccidendomi.
E’ diverso
da come mi aspettavo.
Morire.
Sento le
voci degli altri, chiare e limpide.
Ma non le ascolto.
Il mio
corpo è in questo mondo terreno, la mia mente all’inferno.
L’inferno in cui mi
hai trascinato, in cui mi hai guidato passo passo.
Un inferno che
profuma di fiori di ciliegio.
Ho sempre
temuto il buio.
Ora non più.
Ti odio.
Bugiardo.
Non posso.
Angolino dell’autrice ( sì, quella
pazza che ha scritto una roba del genere):
Mia prima ficcy per questa sezione e mia prima storia su Seishiro e Subaru. E’ una Subaru POV nonsense venuta fuori per caso, in un momento di follia probabilmente subito dopo
la lettura del sedicesimo volume di X. In linea di massima sono i pensieri di
Subaru quando è nella stanza, al buio, prima di scappare e durante l’arrivo di Kamui ( Per la serie, sì ti ascolto, sì ti parlo ma sto
pensando a tutt’altro). Nonostante la mancanza di un senso logico spero che
questo mio piccolo lavoro possa piacere. Un grazie in anticipo a tutti coloro
che leggeranno e la speranza di un commentino piccino picciò ( anche un “è orribile” è ben accetto).
Lye.