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Autore: Adelhait    08/03/2008    5 recensioni
Cosa ho fatto? Mi maledico di ciò che ho fatto. Ho ferito l’animo di un essere fragile. Ti ho ferito Rin, ma era inevitabile tutto ciò. Ti chiedo perdono… (piccolo dono a tutte le donne)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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…Amor ritrovato…

 

 

 

Cosa ho fatto?

Mi maledico di ciò che ho fatto.

Ho ferito l’animo di un essere fragile.

Ti ho ferito Rin, ma era inevitabile tutto ciò.

Ti chiedo perdono…

***

Sono seduto nel mio studio dietro la scrivania a leggere nuovi documenti.

Fatture, bilanci di una delle mie tante società.

Alzo lo sguardo verso l’orologio digitale posto sulla mia scrivania, di mogano, che segna le cinque pomeridiane.

Lei fra un po’ verrà…

Questo pensiero accarezza la mia mente, infatti, sento un timido bussare dietro la porta.

È lei.

-Posso entrare Sesshomaru-sama, sono io, Rin-.

Sospiro, piego il capo indietro e rispondo.

-Sì, entra pure-.

Vedo la maniglia piegarsi, la porta aprirsi e lei lentamente entra, un dolce profumo aleggia nell’aria.

Rose.

La osservo, mentre lei si gira per richiudere la porta, ma poi mi rimetto a lavorare.

La sento che cammina verso di me e dire.

-Mi perdoni se la disturbo, ma oggi ho colto questi splendidi boccioli di rosa, che ho coltivato e che volevo fare dono a voi-.

Io giro un foglio e le rispondo un semplice.

-Grazie-.

Di sicuro è felice, lo avverto dal movimento veloce nel mettere a terra la cesta di vimini.

La osservo di sottecchi, mentre afferra il vaso di porcellana cinese e uscire dallo studio, ritorna dopo due o tre minuti.

Lo ripone sul tavolino di legno laccato scuro e incomincia a riempirlo di boccioli di rose, intanto il cielo si oscura.

La osservo rapito, scuoto il capo, mi alzo e mi metto a guardare fuori della finestra.

Un imminente temporale si avvicina, che presto sconvolgerà tutto.

Incrocio le mani dietro la schiena e ti chiamo, ti sento sussurrare un.

-Sì-.

Devo dirtelo.

-Devo dirti una cosa di vitale importanza-.

-Sì. Ditemi Sesshomaru-sama-.

Mi soffermo a pensare alle parole adatte, ma non ci sono.

Infatti, ti dico con poco tatto.

-Tra un mese mi sposo-.

Il tempo si ferma, solo un lampo luminoso squarcia quel momento che sembra surreale.

Ti sento balbettare, d’un tratto un’altra cosa percepisco, un odore che da tempo non avvertivo più.

Sale…lacrime…

D'un tratto ti sento scappare via, mi volto veloce, ma tu hai già richiuso la porta.

Ti lascio andare via.

È inevitabile tutto ciò, intanto con lentezza mi avvicino dove un bocciolo è caduto a terra.

Lo raccolgo e lo ripongo nel vaso.

Non appassirai.

I giorni scorrono lenti e monotoni, tu mi eviti.

Le poche volte che ci incontriamo tu mi guardi triste e abbozzi un sorriso, ma io sono preso dal lavoro e dall’imminente unione.

Finalmente il fatidico giorno è arrivato.

Sono pronto ad unirmi con quella yasha.

Mi dirigo verso la cattedrale, quando ti vedo scendere le scale.

Rimango affascinato, sei divenuta molto bella in questi anni.

Una piccola bambola di porcellana, con quel vestito azzurro, osservo il tuo viso e mi soffermo sui tuoi caldi e neri occhi, ma ora sono vacui, privi di luce.

Perché? Rin cos’hai?

Vorrei domandartelo, ma tu mi passi accanto fai un piccolo inchino ed esci fuori dove una macchina di servizio ti porterà alla cattedrale.

Anch’io esco e mi dirigo lì, nel luogo sacro.

In quel luogo freddo mi unisco con quella femmina, non so per quale recondito motivo ti cerco con lo sguardo.

Ti vedo, sei poggiata con la schiena ad una di quelle colonne di marmo.

Sei triste, vedo i tuoi occhi brillare.

Perché piangi Rin?

Mi volto verso il monsignore che mi invita a rispondere e io lo faccio, non penso alle conseguenze delle mie parole.

La cerimonia sacra finisce e ora siamo nella mia villa a festeggiare.

Ma cosa?

Non mai amato questo genere di cose che ritegno futili, ma mi manca qualcosa.

Ma cosa?

Con lo sguardo cerco qualcosa.

No, qualcuno.

Non bado neanche alle parole di un uomo che parla, di cosa? Non lo so e non mi va di saperlo.

Mi congedo da lui, con una stupida scusa e ti cerco.

Rin dove sei?

Non sento più il tuo profumo di rosa canina.

Ma d’un tratto lo sento, salgo le scale e lo avverto vicino al mio studio.

Sei qui.

Apro la porta e con mio disappunto tu non ci sei, scuoto il capo.

Sto per richiudere la porta, quando intravedo sulla mia scrivania una rosellina poggiata su di un foglio bianco.

Curioso mi avvicino e lo prendo.

Il profumo di Rin.

Lo apro e leggo.

Addio, mio unico vero amore. Oramai per me non c’è più posto accanto a voi, perciò ho deciso di andarmene lontano da qui. Questa insulsa ragazzina, che ha osato amarvi, toglie il disturbo.

Addio per sempre…

Rabbia.

Indignazione.

Digrigno i denti.

-Come ha osato andarsene-.

Accartoccio il foglio, lo vorrei strappare, ma non lo faccio.

Perché?

Furioso lo ripongo nel cassetto e dico.

-Se ha deciso di vivere da sola lo faccia pure! Stupida, come tutti i ningen-.

Veloce esco dalla stanza, ma dentro mi sento vuoto.

Ritorno dagli invitati e dalla mia consorte che mi sorride.

È bella, molto più di te piccola ragazzina umana.

Vorrei vendicarmi, ma fermo questa voglia di punirti.

Perché? Non lo comprendo.

I giorni sono grigi e privi di colore vitale.

Perché?

Ora lo so, perché non ci sei tu.

Mi manchi.

Sospiro, mentre lavoro d’avanti al computer acceso.

Intanto la mia sposa è in giro con le sue amiche a spendere soldi.

Lei non è come te.

È vuota e frivola, invece tu sei semplice e dolce.

Se vogliamo fare un paragone con lei, tu sei una piccola margherita invece lei è un’orchidea.

Spengo il computer e mi alzo.

Ti devo cercare, ma dove sei? Sono quasi tre settimane che sei andata via…basta! È trascorso troppo tempo, ti vengo a riprendere…perché…perché mi manchi…

Sorrido beffardo, io il fiero youkai dal cuore di ghiaccio prova qualcosa.

Ma cosa provo per te in realtà?

Affetto? Forse sì? O forse no? Oh Rin devi sciogliere questo nodo Gordiano del mio cuore…

Veloce comincio a cercarti, vado nella tua camera chiusa a chiave da me in persona, perché nessuno ha il diritto di metterci piede, solo tu ed io possiamo farlo.

La apro e comincio a cercare qualche indizio che mi porti nel luogo dove tu possa essere.

La metto a soqquadro, quando vedo la foto di noi al mare.

L’afferro.

Quanti anni avevi?

Sette o otto anni, eri davvero carina con quel tuo visino paffuto felice.

D’un tratto sussurro.

-Il mare…tu l’adori sarai là? Spero di sì-.

Veloce esco dalla tua stanza, scendo le scale e incrocio mia moglie, carica di pacchi, come il suo solito.

Mi sorride, ma io le rispondo.

-Prepara la tua roba e vattene da casa mia-.

La vedo che rimane basita di fronte a quella frase.

-Per…perché?-.

Balbetta, ma io che sono oramai sull’uscio, le dico.

-Perché è stato un errore unirmi a te, quindi sparisci dalla mia vita-.

E chiudo la porta, chissà cosa ha fatto dopo?

Non mi importa devo andare dalla mia piccola ningen.

La mia macchina corre veloce, eccomi ora sono arrivato al luogo dove abbiamo trascorso momenti lieti della tua infanzia.

Parcheggio la macchina, scendo, giro tra gli alberghi e pensioni in cerca di te.

Il sole lento tramonta, quando arrivo in una pensioncina ed entro.

Spero che tu sia qui…

Chiedo al portiere che annuisce.

Sento il mio cuore battere felice, salgo la scala veloce e spalanco la porta.

-Rin-.

Dico felice, ma tu non ci sei.

Stringo le mani, mi maledico, quando sento una ragazza dietro di me dirmi che tu sei andata sulla spiaggia.

Per la prima volta ringrazio una ningen e corro verso la spiaggia, ma anche qui non ti vedo.

Disperazione, ecco cosa provo.

Mi avvicino alla riva e osservo il sole, ormai divenuto un puntino.

-Rin-.

Sussurro, abbasso il viso, quando una rosellina appassita si ferma sulla battigia.

Sgrano gli occhi e realizzo il tutto, mi sfilo le scarpe e mi butto in mare.

No.

Nuoto veloce e mi immergo in quell’acqua che lenta diventa scura.

Rin dove sei?

Questo pensiero vortica nella mia mente, risalgo in superficie i polmoni richiedono ossigeno, li riempio di nuovo e mi immergo.

La speranza si affievolisce, quando vedo nel fondo qualcosa.

Sei tu, nuoto veloce e ti afferro, spero che ti averti salvato in tempo.

Riemergiamo e ti conduco sulla riva.

Ti adagio sulla sabbia tiepida, le tue labbra rosee un tempo, ora sono violacee e il tuo viso tremendamente pallido.

Mi rendo conto che non respiri, devo rianimarti e togliere l’acqua dai polmoni.

Comincio la rianimazione, senza rendermi conto, comincio a supplicare gli dei di salvarti.

I secondi sembrano ore, ho timore di averti perso, quando ti sento tossire e piagnucolare.

Ti giro di lato e ti faccio sputare tutta l’acqua, intanto lentamente riacquisti colore.

-Rin-.

Ti chiamo dolcemente, tu ti volti e mi guardi.

Ti abbraccio e faccio una cosa che mai ho fatto in tutta la mia vita.

-Perdonami-.

Ti sento piangere e dire, anche se la tua voce è più che un sussurro.

-No, devi perdonare me…Sesshomaru-sama…vi ho abbandonato…-.

Ti stringo a me e ti accarezzo i capelli bagnati, ti cullo e ti rincuoro.

Sì, faccio qualcosa che mai ho pensato di fare.

Mentre ti cullo rido beffardo ripensando a mio padre.

Già lui, che ho ritenuto sempre un debole che si era fatto sopraffare da un sentimento umano…invece…

Anch’io provo affetto per un essere umano.

-Rin ti voglio bene-.

Le dico dolcemente, lei si scosta me, mi sorride debolmente e mi dice.

-Anch’io-.

La vedo piangere, lacrime di felicità che io asciugo con il dorso della mia mano destra.

Mi rialzo e la prendo in braccio.

-Torniamo a casa Rin-.

Ti vedo abbassare il viso triste.

So a cosa pensi, ma io ti rincuoro dicendoti.

-Non temere lei non c’è più. Ho deciso di annullare quel matrimonio falso, come la mia indifferenza nei tuoi confronti-.

Ti vedo di nuovo sorridere e veloce mi baci la guancia.

Quel bacio sembra sciogliere qualcosa dentro di me.

Sì, un inverno lungo millenni.

-Grazie-.

Ti dico sorridendo.

Mi incammino lentamente verso il nostro futuro.

Un futuro breve ma bello.

 

 

 

…Fine…

 

 

______________________________________

Ebbene sì, questo è il seguito della one shot " Amor perduto".

Sapete mi dispiaceva che Rin fosse morta ç_ç, poverella, perciò ho fatto un bel seguito, anche se risulta mieloso XD.

Voglio ringraziare tutte le persone che hanno recensito la passata shot.

Marty_chan94: grazie per i complimenti, sono felice che ti sia piaciuta la shot, come hai potuto vedere ho fatto il seguito, ma non l’ho sognato ma immaginato mentre ero sul ponte vicino casa mia XD. Evviva la pazzia. Un bacione grande.

Sessho94: grazie socia mia!!!!! Non so che altro dirti, che sono commossa ç_ç, grazie per la bella recensione, beata te che sei a Parigi, io a casa non è giusto ç_ç. Un bacione e a presto.

Ryanforever: grazie anche a te, un mega bacione. Sono felice che la mia storia ti sia piaciuta ^^. Grazie, grazie.

Intery: ti ringrazio di cuore per la bella recensione, come vedi ho rimediato alla sofferenza di Rin, poverella infierisco un po’ troppo su di lei ç_ç. Un bacio e ancora grazie.

Miloxcamus: grazie per i complimenti, non meritati, sai sono felice di aver trasmesso qualcosa…ebbene era quello il mio scopo ^^. Un bacione grande e ancora grazie.

Elyxyz: grazie, hai pienamente ragione dovevo mettere tra le note one shot, ma ora ti spiego il perché non l’ho inserita. Vedi questo demente di computer, il mio acerrimo nemico, la mia Nemesi, ogni volta che devo mettere una doppia nota si impalla e mi fa arrabbiare cancellando tutto ç_ç. Perdona la mia incompetenza in fatto di pc, e pensare che sono una programmatrice XD, questa è davvero comica XD. Un bacio e a presto.

Ringrazio anche chi solo legge.

Ebbene voglio fare gli auguri a tutte le donne…Buona festa delle donne…ricordate che una donna è un semplice fiore, caldo, dolce e solare come una mimosa.

   
 
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