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Autore: ChiaraColfer    02/09/2013    1 recensioni
Si sentiva osservato da due occhi verdi che lo guardavano da una terrazza. Il ragazzo più bello che avesse mai visto.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Jeff Sterling, Nick Duval, Sebastian Smythe, Thad Harwood | Coppie: Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sebastian abitava in una piccola cittadina marittima proprio davanti alla pineta, odiava il periodo estivo in cui tutti i turisti, bambini, anziani arrivavano ad invadere il suo piccolo spazio verde che adorava guardare dal balcone.

Non andava sulla spiaggia, odiava fare il bagno in mare, odiava tutti i bambini urlanti e le donne che prendevano il sole senza reggiseno, odiava i due fidanzatini che giocavano a racchettoni diciamo che odiava tutto della vita marittima. Lui si limitava a starsene seduto sul balcone e a scendere ogni tanto per fare qualche breve giro con la sua bicicletta oppure una passeggiata nella fresca pineta e il Sabato sera se ne andava nel suo locale preferito per rimorchiare qualche bel ragazzo da portarsi a letto e poi scordarsene magicamente il mattino seguente.

Era un caldo giorno di Agosto quando prese il suo giornale e si mise a sedere sulla vecchia sedia scolorita di plastica.

Diede un breve sguardo alla pineta e poi cominciò a leggere il giornale, scorrendo velocemente le notizie che meno gli interessavano.

“Ciao Thad!”disse una ragazza.

“Ciao Ashley!”rispose l'altro.

Erano sicuramente un altra di quelle coppiette che tanto detestava, e perchè dovevano urlarsi per salutarsi?

Alzò gli occhi sbuffando e rimase un attimo stupito, un ragazzo piuttosto basso ma molto molto carino stava facendo degli esercizi di riscaldamento vicino ad un albero proprio all'entrata della pineta.

Però, aveva proprio un culo da favola. Devo cercare di riprendermi, sto sbavando sul suo culo o meglio su un ragazzo carino, tutto sudato che si stava piegando per fare gli esercizi. Eh no! Così è colpa sua però!

 

Durante il periodo estivo faceva troppo caldo per correre sulla spiaggia, così si riparava nella fresca pineta non molto distante da casa sua. Non era certo facile dato che c'era sempre tantissima gente, aveva finalmente trovato un posto dove poter fare gli esercizi ma si sentiva osservato. Osservato da due occhi verdi.

Appena alzò lo sguardo vide il ragazzo più bello che avesse mai visto, occhi verdi, sembrava abbastanza alto anche se era seduto e non riusciva a capire bene, quelle labbra incredibilmente rosse e sottili.

Lo salutò con un cenno e un sorriso per poi continuare i suoi esercizi, dopo poco inizò a correre e alcuni pensieri gli si ammassarono nella mente. Perchè non riesco a togliermi dalla testa quei due occhi verdi? Che cosa è che mi ha ipnotizzato? E poi quel tizio mi stava spiando! Io non lo conosco nemmeno! Oh mio Dio potrebbe essere uno stalker e io l'ho anche sal-...

“Hey giovanotto sta un po' attento!”disse un vecchio agitando il bastone.

Era così immerso nei suoi pensieri che non si accorse di aver travolto un povero bassotto anziano, compagno fedele del vecchio che lo stava guardando male.

“Ti sei fatto male Otto? Ora ce ne andiamo a casa e ti do tanti croccantini, questi giovani non hanno rispetto nemmeno per gli anziani!”

“M-mi mi dispiace tanto davvero, scusami Otto.”

Tutta colpa dello stalker della terrazza!

 

Il suono irritante della sveglia rese quella giornata ancora più di merda, Sebastian Smythe si alzò dal letto e buttò il cuscino su quella sottospecie di macchina infernale chiamata sveglia.

“Voglio proprio conoscere il tizio che le ha inventate per tirargliela in testa quando suona!”borbottò tra l'assonnato e l'incazzato.

Dopo essersi lavato, pettinato e vestito uscì di casa per andare a fare colazione al bar in fondo alla strada. Appena entrò nel piccolo bar gestito da un vecchio con un pancione abnorme, poteva contenere benissimo due gemelli.

“Ciao Sebastian!”

“Ciao John.”rispose senza entusiasmo.

“Il solito caffè senza zucchero e una brioche vuota?”

“Sì.”

Prese il giornale che era poggiato su uno di quei piccoli tavoli tondi e appiccicosi e iniziò a leggere, una marea di notizie poco interessanti.

Lo scacciaspiriti che era posizionato all'entrata tintinnò facendo distrarre Sebastian dalla sua lettura, alzò lo sguardo e lo notò. Il ragazzo dal bel culo che faceva gli esercizi muscolari era lì che parlava con John come se lo conoscesse da una vita, e probabilmente era così.

“Hey Thad, come andiamo? Come è andata la tua gara di barca a vela?”
“Buongiorno John, ancora non si è tenuta. Mi potresti fare un caffè macchiato con latte scremato? Grazie.”

“Ah, capisco la mia memoria inizia a scarseggiare. Certo arriva subito. Jenna, porta il caffè e la brioche a Sebastian!”urlò l'uomo a sua figlia che prese il vassioio e lo poggiò sul tavolino del francese.

“Grazie.”rispose il ragazzo senza nemmeno degnarla di uno sguardo, perchè i suoi occhi erano appoggiati altrove ovvero sul ragazzo di nome Thad.

 

Prese una di quelle riviste che probabilmente leggeva sua madre, ma non aveva trovato il giornale eppure lui si sentiva osservato. Osservato come il giorno precedente, ed eccoli lì. Gli occhi verdi che tanto lo avevano tormentato e che gli avevano fatto travolgere il povero e vecchio Otto.

Decise così di lasciar predere la rivista, prese il suo caffè e si avviò verso il tavolo dello stalker della terrazza.

“Posso sedermi?”chiese.

Sebastian annuì bevendo un sorso del caffè amaro che gli bruciava la bocca.

“Mi chiamo Thad, piacere.”disse e porse la mano.

“Lo so, io sono Sebastian.”

Ovviamente non ricambiò la stretta di mano, anzi continuò a leggere il giornale. Perché lo faceva? Perché era un grandissimo stronzo ecco perché e diciamo che gli piaceva anche il suo carattere.

Thad ci rimase un po' male e fece un mezzo sorriso per poi bere un sorso del suo caffè, non staccò molto facilmente gli occhi dal ragazzo che aveva di fronte. Era anche particolarmente difficile dato che era bellissimo, perfetto in tutti i suoi dettagli, gli occhi verdi, quelle sopracciglia così particolari, il naso perfetto, le labbra rosee e sottili e il suo fisico longilineo.

 

Sebastian si sentiva osservato da due occhioni scuri e dolci, continuò a leggere il giornale facendo finta di niente ma era difficile perché si incastrò da solo quando alzò lo sguardo verso di lui.

Incontrare quegli occhi scuri è stato l'errore più grande della mia vita, si disse tra sé e sé, perché lui Sebastian Smythe non poteva certo innamorarsi.

Doveva andarsene ora, doveva trovare una via di uscita ma gli occhi di Thad lo tenevano inprigionato in quello sguardo tremendamente dolce.

Il più basso si alzò e sorrise.

“Beh, allora ci vediamo in giro Sebastian.”disse e si diresse verso la cassa per pagare per poi andarsene.

Il francese immobile con il giornale in mano non riuscì a dire nulla, fece solo cadere lo sguardo sul suo didietro e poi si rese conto di essersi innamorato.

 

  
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