Capitolo
1: Hyoga
Rating:
Verde
Parole:
408
Siberia.
Risalito
dall'acqua, Hyoga piangeva silenziosamente accasciato sul freddo
pavimento di ghiaccio.
Nonostante
il clima polare, indossava solo una maglia blu, oramai fradicia.
Insieme
alle lacrime, sul suo disperato volto, scendevano lente gocce
cristalline procurate dai biondi capelli fradici. La lunga frangia
gli ricadeva sugli occhi, arrossati dall'acqua salmastra mischiata a
lacrime, e nascondeva un viso ferito dalla morte.
Il
suo compagno non c'era più; aveva sacrificato la sua vita
per
salvare la sua.
Piangeva
Hyoga, nonostante il suo orgoglio di aspirante Saint glielo
impedisse. Cosa avrebbe detto il suo maestro? Sarebbe stato
orgoglioso di lui, inginocchiato sulla fredda lastra di ghiaccio,
guardando sfocatamente le sue stesse lacrime infrangersi a terra? A
piangersi addosso per non essere stato prudente?
<<
Alzati. >>
La voce di Camus gli arrivò prorompete alle orecchie come un clacson in una notte silenziosa. Era in piedi di fronte a lui, con le braccia conserte ed il suo solito sguardo senza emozione.
<< Le lacrime non si addicono al volto di un Saint di Athena! >>
Pronunciò
accuratamente, senza spostarsi di un millimetro. Non una
parola comprensiva nei suoi confronti, né un tentativo di
tirargli
su il morale.
Camus
era glaciale come il freddo pavimento che stava calcando; come
l'oceano che, se non fosse stato per Isaac, l'avrebbe trasportato con
sé nelle correnti.
Alzò
lievemente il volto, lasciando che i biondi capelli scivolassero via
dalle palpebre e riprendere a vedere un panorama diverso rispetto al
precedente.
Osservò
l'espressione burbera del maestro, che con determinazione continuava
a riprenderlo, e decise che, da quel momento, sarebbe voluto
diventare come lui. Nessun tipo di emozione avrebbe toccato il suo
cuore -o forse-. Nessun affetto avrebbe corroso la sua anima di
guerriero. Hyoga sarebbe diventato un vero Saint.
Si
asciugò le lacrime con il dorso della mano, nonostante si
fossero
già cristallizzate sulle sue guance. Il freddo pungente
continuava a
ricordargli che c'erano, ma non se ne curò.
Irrigidì
lo sguardo, rendendolo fiero, e guardò il maestro Camus
dritto negli
occhi.
Simili
erano i loro sguardi, così come i loro volti. Glaciali e
misteriosi
allo stesso tempo. Occhi taglienti ed azzurri come i ghiacci che
ricoprivano quelle regioni.
Gli
occhi di Camus, ridotti a due fessure, squadravano quelli profondi e
sinceri del suo allievo; quelli del ragazzo, fieri e luminosi,
cercavano di apparire identici a quelli del Gold Saint. C'era solo
una differenza in essi: il lieve rossore che lasciò la morte
di un
amico.
Fine
capitolo 1
.....
Hola,
my sweet readers :3
No, non sono sparita e sì, sono tornata! (ancora non del
tutto perché il lavoro non è ancora concluso @.@ )
Questa idea mi è balenata in testa proprio oggi (a lavoro
appunto xD) ed ho deciso di prenderne atto u.u e se non la scrivevo
stavo male xD
Ho voluto cimentarmi in qualcosa di diverso dal solito amore, che sia
Het o che sia Yaoi :3 adoro il romantico, ma ho voluto metterlo da
parte u,u che ne dite? Spero che la mia idea vi piaccia ed aspetto
responsi u,u
Ps.
per chi seguiva o leggeva le mie altre storie, non preoccupatevi, le
aggiornerò appena finita la stagione lavorativa ^^
Per le storie che seguivo ( e seguo ancora eh u.u), chiedo
umilmente venia per le mancate recensioni D: mi metterò in
pari quanto prima!
Un bacione a tutti!
Sharm