03/09/2013
3 recensioniPrima di una luuuuunga serie di drabble. È la prima volta che mi cimento in una cosa del genere quindi siate clementi, vi prego.
Buona lettura~
1) Scrivere una drabble da 300 parole esatte che cominci con la frase "Vissero felici e contenti" e finisca con la frase "c'era una volta".
Buona lettura~
1) Scrivere una drabble da 300 parole esatte che cominci con la frase "Vissero felici e contenti" e finisca con la frase "c'era una volta".
Tales
Vissero felici e contenti, un corno! Tutte stupidaggini che si trovano solo nei libri per bambini. I suoi progetti per la serata erano svaniti. Al diavolo! Quell’idiota aveva osato sparire di punto in bianco senza un valido motivo. Il giorno del loro anniversario per di più. Stronzo! Park Chanyeol era un gradissimo stronzo.
Baekhyun si sedette sul divano, portando le ginocchia al petto, e con la mano destra prese a tamburellare nervosamente sul bracciolo al suo fianco. Gliel’avrebbe fatta pagare. Amaramente. Niente sesso per una settimana! Il ragazzo annuì deciso. Anzi, astinenza forzata per un mese. Poteva benissimo farne a meno lui. Bastava non cedere davanti agli occhioni liquidi dell’altro, o alle sue parole dolci. Un gioco da ragazzi. Quelle braccia forti e quel petto ampio in cui rifugiarsi non gli sarebbero mancati per niente. ...un paio di settimane potevano bastare come punizione? “Cristo Beakhyun, fatti rispettare ogni tanto!” borbottò frustrato. Si alzò di scatto scompigliandosi i capelli per il nervoso e cominciò a camminare per il salotto, cercando di trovare punizioni extra.
Il trillo del campanello lo fece sussultare. Dall’insistenza del suono aveva già capito chi fosse, quindi si scaraventò alla porta per aprirla con stizza. Furente. Park Chanyeol stava piantato sullo zerbino, con un sorrisino insicuro, i capelli scompigliati del vento autunnale e le mani nascoste dietro la schiena. Il più basso intanto lo fissava con un sopracciglio alzato, esigendo una spiegazione. Quindi Chanyeol mimò uno ‘scusa’ con le labbra, e stese le braccia piantandogli a pochi centimetri dal naso un libricino con una loro foto da bambini in copertina. Solo allora, sotto lo sguardo confuso di Baekhyun, osò parlare. “C’era una volta…”.
Vissero felici e contenti, un corno! Tutte stupidaggini che si trovano solo nei libri per bambini. I suoi progetti per la serata erano svaniti. Al diavolo! Quell’idiota aveva osato sparire di punto in bianco senza un valido motivo. Il giorno del loro anniversario per di più. Stronzo! Park Chanyeol era un gradissimo stronzo.
Baekhyun si sedette sul divano, portando le ginocchia al petto, e con la mano destra prese a tamburellare nervosamente sul bracciolo al suo fianco. Gliel’avrebbe fatta pagare. Amaramente. Niente sesso per una settimana! Il ragazzo annuì deciso. Anzi, astinenza forzata per un mese. Poteva benissimo farne a meno lui. Bastava non cedere davanti agli occhioni liquidi dell’altro, o alle sue parole dolci. Un gioco da ragazzi. Quelle braccia forti e quel petto ampio in cui rifugiarsi non gli sarebbero mancati per niente. ...un paio di settimane potevano bastare come punizione? “Cristo Beakhyun, fatti rispettare ogni tanto!” borbottò frustrato. Si alzò di scatto scompigliandosi i capelli per il nervoso e cominciò a camminare per il salotto, cercando di trovare punizioni extra.
Il trillo del campanello lo fece sussultare. Dall’insistenza del suono aveva già capito chi fosse, quindi si scaraventò alla porta per aprirla con stizza. Furente. Park Chanyeol stava piantato sullo zerbino, con un sorrisino insicuro, i capelli scompigliati del vento autunnale e le mani nascoste dietro la schiena. Il più basso intanto lo fissava con un sopracciglio alzato, esigendo una spiegazione. Quindi Chanyeol mimò uno ‘scusa’ con le labbra, e stese le braccia piantandogli a pochi centimetri dal naso un libricino con una loro foto da bambini in copertina. Solo allora, sotto lo sguardo confuso di Baekhyun, osò parlare. “C’era una volta…”.