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Autore: Obsessed    04/09/2013    8 recensioni
Trunter Week, pleople :D
Giorno 1: Pigiama
Giorno 2: Gioco Della Bottiglia
Giorno 3: Teen Wolf AU
Giorno 4: Biscotti
Giorno 5: Cucina
Giorno 6: Mr Pussy
Giorno 7: Last Kiss
Giorno 8(facoltativo): Daddy Trunter
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Hunter Clarington, Nick Duval, Sebastian Smythe, Thad Harwood, Trent Nixon | Coppie: Nick/Jeff, Sebastian/Thad
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Image and video hosting by TinyPic Day 1: Pigiama
 
 
 
 
 
 
 
Trent sentiva lo sguardo di tutti su di sé.
Trent non aveva il coraggio di alzare lo sguardo. Una parte di sé, non voleva.
 
“Io e Nixon stiamo insieme”
 
Hunter l’aveva detto e l’abituale chiacchiericcio della sala riunioni dei Warblers aveva lasciato il posto ad un inquietante silenzio.
Nessuno proferiva parola. Trent si chiese se avessero addirittura smesso di respirare.
Che poi, era ovvio che nessuno parlasse.
Era sempre di Hunter Clarington  che si stava parlando.
Incuteva quasi più terrore di Smythe.
Quasi.
 
 
 
 
Stavano tutti in silenzio ma Trent poteva sentirli.
Simili ad un fastidioso ronzio nelle orecchie e fastidioso come il solletico delle formiche sulla pelle.
Poteva sentire i loro sguardi.
Di disapprovazione.
Di pena.
Si arrischiò ad alzare di poco gli occhi e per sua fortuna venne accolto dai sorrisi di Nick, Jeff e Thad.
Poi fece l’errore di spostare lo sguardo.
Cameron era seduto sul divanetto di fianco al trio. Al centro tra Flint e James. Seduto scompostamente e a gambe aperte.
“Quanto tempo ci metterà a stancarsi di te?”
E Trent stava nuotando in un mare troppo pieno di complessi per rispondere a quello.
Ti sei visto? Quanto pensi ci metterà a trovare un altro meglio di te?”
Abbassò lo sguardo.
Sapeva di non essere esattamente il più carino e bravo dei Warblers ma sperava.
Sperava davvero tanto che Hunter fosse riuscito ad andare oltre.
Oltre tutto.
Thad si alzò, forse capendo la situazione di disagio, forse colpito dalla richiesta d’aiuto che sembrava gli stesse lanciando Trent.
 
“Siamo molto felici per voi, ragazzi”
 
Trent apprezzò il suo sorriso gentile che ricambiò.
 
Ma era per non farlo preoccupare. Al momento piuttosto che il bisogno di sorridere, sentiva quello di vomitare.
 
 
 
 
 
 
Fu grato quando quel supplizio terminò.
Non fece caso, o finse di non far caso, allo spintone che gli diede Cameron prima di uscire dalla sala.
Era tardi.
Hunter era ossessionato dalla perfezione e li faceva provare fino ad orari assurdi.
Trent era stanco. Stanco e spossato.
Raggiunse Hunter che, stranamente stava parlando con Sebastian in modo tranquillo e pacato e gli disse che sarebbe andato a letto.
Hunter gli rispose con un sorriso ed un bacio sulla fronte.
Fece un gesto con la mano a Sebastian e senza aspettare che lui rispondesse gli girò le spalle ed uscì.
 
 
 
 
 
 
Prima – Hunter si divertiva a dire, millenni fa – Trent divideva la camera con Thad.
Poi era arrivato Sebastian. E con lui, Thad che sgattaiolava fuori dalla camera dopo l’orario di copri-fuoco ed Hunter che passava nella sua. All’inizio non se ne era accorto.
A lui di notte piaceva dormire.
Poi, una sera Hunter inciampò in uno dei libri che stava leggendo e che aveva dimenticato sul pavimento ed il frastuono lo svegliò.
Aggrottò lo sopracciglia quando notò la figura alta e slanciata di Clarington completamente nuda nella sua camera ma poi, osservò il letto vuoto di Thad e ci mise poco a fare due più due.
Non era Sherlock Holmes ma nemmeno un cretino.
Gli raccomandò di chiudere bene la porta e poi tornò a stendersi nascondendo il rossore che si stava impossessando delle sue guance. Ricordò che l’ultima cosa che sentì prima di addormentarsi fu la risata soffocata di Hunter.
Era la prima volta che lo sentiva ridere così liberamente, senza le costrizioni che il personaggio che si era creato gli avevano imposto.
L’anno dopo Trent e Hunter di comune accordo avevano deciso di farsi mettere in camera insieme in modo da lasciare privacy ai due piccioncini.
Thad gli aveva persino portato le sue caramelle preferite per due mesi per ringraziarlo.
Trent scoprì che Hunter era simpatico, quando non provava a spaventare la gente, e che adorava gli stessi biscotti al cioccolato che piacevano anche lui. Forse fu questo o il fatto che un giorno glie li portò addirittura a letto, appena sfornati e fatti da lui a farlo innamorare.
Cinque settimane dopo Hunter e Trent stavano insieme.
 
 
 
 
 
Due mesi dopo l’inizio della loro relazione, Hunter e Trent non avevano ancora fatto nulla sotto le lenzuola.
Hunter stava impazzendo.
Non riusciva nemmeno più a tollerare le battute  a sfondo sessuale di Sebastian.
 
-Oh, insomma Clarington. Il sesso viene da se. Dormite nello stesso letto, nudi. Mai sentito parlare di erezione?-
 
Hunter lo fulminò con lo sguardo. –Non dorme nudo-
 
Il ghignò che Sebastian aveva perennemente sulle labbra sparì d’un colpo. –Ripeti, prego?-
 
Hunter sospirò prendendo un tiro dalla sua sigaretta. –Non dorme nudo-
 
-Hunter, tutti gli uomini di questo mondo dormono nudi. –
 
-Non Trent-
 
-Bhè , in effetti…-
 
-Niente battutine sulla poca eterosessualità di Trent o giuro Sebastian che ti metto Mrs. Puss nel letto e ti faccio strappare le palle e tutto quello che ci è attaccato-
 
Sebastian alzò gli occhi al cielo e si fece un altro tiro. –Se non dorme nudo, che ha addosso?-
 
-Un pigiama-
 
L’anti-sesso per antonomasia, insomma.
 
Quello di Trent non era un semplice pigiama. Era uno di quei pigiamoni giganti, quelli che mettevano le donne quando erano depresse e dovevano mangiare quintali di gelato al cioccolato. Gli stava talmente largo che gli nascondeva i piedi e le mani e il pezzo di sopra gli arrivava almeno alle ginocchia. Era di un blu scurissimo e sopra vi erano disegnati inquietanti pupazzi di neve dalle strane forme aliene. Quando lo abbracciava gli sembrava di affogare tanto era tanta quella stoffa.
 
-Senti Hunter, sembrerà strano ma anche io e Thad ci siamo passati. Si chiamano complessi e Trent ne ha parecchi. È a questo che servi. Devi farlo sentire carino, devi fargli capire che ne vale la pena lasciare in disparte le sue paure per te-
 
-Come faccio?-
 
Sebastian sbuffò e gettò il mozzicone lontano.
Sei tu il suo ragazzo, idiota. Non me lo devo mica scopare io-
 
 
Bonjour Finesse!
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Hunter rientrò in camera dopo la chiacchierata con Sebastian. Trent era a letto nel suo immancabile pigiamone e leggeva un libro.
 
-Ciao piccolo. –
 
Trent alzò gli occhi dal libro e gli sorrise. Poggiò il volume sul comodino e si spostò per fare spazio al ragazzo.
Hunter si spogliò rimanendo in boxer e si infilò sotto le coperte con lui allargando le braccia in modo che Trent potesse accoccolarsi contro di lui.
Sospirò.
 
-Cosa c’è che non va, Hunt?-
 
-Perché ti vergogni ancora?-
 
Trent aggrottò le sopracciglia. –Mi vergogno di cosa?-
 
-Di te. Pensavo di poter aiutare ma invece …nulla. –
 
-È per il sesso?- chiese Trent, sollevando il capo.
 
anche per il sesso. È per te che non vuoi farti vedere da me, che non vuoi farti toccare, che non vuoi farti sentire da me, a prescindere dal sesso.-
 
Trent abbassò lo sguardo. Se fosse stato un vero e proprio litigio, questa sarebbe stata la parte in cui lui scoppiava a piangere.
Non era un litigio ma le lacrime premevano per uscire lo stesso.
 
-Io voglio. Io voglio tutte queste cose-
 
Hunter scosse la testa.
–L’ultima volta che ho provati a sfilarti la maglia di…di questa cosa che indossi, sei andato a dormire da Nick. Perché Trent? Voglio solo capire.-
 
-Perché me li sento addosso, Hunter.  I loro sguardi. Gli sguardi di tutti loro che mi guardano a ricordarmi quanto faccio schifo-
 
E Trent era sempre Trent ed ora non poteva proprio far a meno di piangere.
Hunter lo afferrò per la stoffa del pigiama e se lo tirò addosso. Non voleva sapere chi fossero quei “loro” di cui Trent era tanto spaventato, anche se, un po’ riusciva ad immaginarlo. Li aveva visti anche lui  gli sguardi leggermente  sconvolti e cattivi di alcuni Warblers. Era stato uno stupido a pensare che Trent non li avesse notati. Era stato uno stupido a pensare che a Trent non importasse.
 
-Ci sono solo io, Trent. L’unico sguardo di cui ti deve importare, l’unico sguardo che devi sentire sempre su di te è il mio. Ci sono solo io per te.- gli asciugò le lacrime con i polpastrelli e gli lasciò un soffice bacio sulle labbra.
Lo guardò negli occhi e fu investito da tutta la fiducia che Trent gli stava concedendo in quel momento.
Sono tuo”
 
-Togliamo questo pigiama-
 
Trent si lasciò spogliare leggermente tremante. Si lasciò sfilare maglia  e pantaloni che furono lanciati lontano in qualche angolo remoto della camera. Si lasciò accarezzare, esplorare, leccare, mordere, viziare. Accettò tutto quello Hunter gli diede. Si lasciò preparare e si aprì per lui. Hunter lo prese piano, aspettò di farlo abituare e continuò con spinte lente e decise. Continuò lentamente fino a farlo impazzire mentre Trent gli graffiava le braccia in balia delle onde di piacere. Nessuno dei due si preoccupò di soffocare i gemiti. Vennero. Trent un po’ prima di Hunter.
Hunter dentro Trent.
Nixon si accoccolò affondando la testa nel suo petto.
 
-Quel pigiama. Non voglio vederlo mai più Nixon. Mai più-
 
Trent annuì e chiuse gli occhi. Sentiva Hunter che continuava ad accarezzare il suo corpo e si addormentò con la consapevolezza di essere bello per qualcuno.
Per quel qualcuno che – a conti fatti – era l’unico di cui gli importasse qualcosa.
 
 
 
Nei giorni a seguire il pigiamone scomparve.
Trent smise di dare importanza a Cameron ed iniziò a prestare più attenzione agli sguardi bollenti che Hunter gli lanciava. Hunter lo faceva sentire sexy, lo faceva sentire bello ed importante.
Hunter lo aveva pescato da quel mare di complessi in cui stava nuotando.
E tra quelle braccia sapeva che non sarebbe affogato di nuovo.
Che non sarebbe affogato mai più.
 
 
 
 
 
 
Dess’ Corner
 
Ciao a tutti! Sono felice che i miei piccoli abbiano conquistato uno spazio nel vostro cuore e che ora sia iniziata anche una week su di loro.
Per il banner supermegasexyawesomehot ringrazio Melipedia.
Per il betaggio ringrazio il mio tacchino ripieno preferito Whity.
E ringrazio ancora, tutte le persone che si prenderanno la briga di leggere questa storia  e che, magari, vorranno anche recensirla.
A domani con un nuovo, nuovissimo prompt :D
 
 
   
 
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