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Autore: Alex995    04/09/2013    3 recensioni
"Talk to me, Ziva. Where are you?"
"Find her. You make sure she's okey."
"Don't worry Tony. We will be okey."
Sono queste le frasi che continuano a risuonare nella mia mente da quando ho visto il promo dell'undicesima stagione.
Allora pensavo... perchè non immaginare come potrebbe andare a finire? Perchè non immaginare cosa potrebbe succedere in questi primi episodi che aspettiamo da mesi?
La storia sarà lunga solo 2 capitoli... ma spero davvero che vi piaccia ;) Buona lettura
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Ziva David
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Talk to me, Ziva. Where are you?" 
Un biglietto aereo per Tel Aviv. Ziva è fuggita... di nuovo. Sono giorni che controllo i suoi movimenti. Di solito mi danno un'idea di quali siano le sue intenzioni . Ma è
 proprio questo il problema. Da quando Ziva è decollata da Washington un mese fa è diventata un fantasma.
Questo suscita in me ancora piu paura.  Sapere che è in pericolo, mi distrugge. Non so dove sia, con chi sia , ma soprattutto se sia
ancora viva. Ho provato a chiamarla cosi tante volte che ne ho perso il conto. Ma lei non mi ha mai risposto. 

"Find her. You make sure She's ok."
E' iniziato cosi il mio viaggio. Un semplice ordine che però aspettavo da giorni. Sono su un aereo diretto a Tel Aviv e l'unica cosa a cui penso è lei.
How do you know when you've met your soulmate? E' questa la domanda che mi frulla nel cervello. 
How do you know that she's your soulmate? 
Com'è possibile che una persona riesca a farmi questo? Com'è possibile che ogni mattina non aspettavo altro che guardarla sorridere e darmi il buongiorno? Com'è possibile che riuscissimo a capirci con un semplice sguardo? 
E' stato facile ammatterlo a me stesso? Per niente. Ho mentito a me stesso per otto anni. Ma ora che potrei perderla,  non voglio che succeda. 


Bip.Bip.
Presi il telefono e composi il numero della segreteria telefonica. 
Hai un nuovo messaggio. 
"Ziva, sono io. Sono preoccupato per te. Quando puoi richiamami, ti prego. E' importante."
Messaggio terminato. 
Sono seduta su questo divano con le gambe al petto ormai da ore. Mi guardo intorno e tantissimi ricordi invadono la mia mente. Ricordo che in quella stessa stanza, mio fratello Ari all'età di 7 anni, si ruppe il braccio nell'appendere il quadro della nostra bisnonna. Oppure Talia, che colorava su quel tavolo di quercia bianca  ed ogni volta, a fine giornata dovevamo ammirare i suoi disegni. 
Tony è preoccupato. Anch'io lo sono, ma non per me stessa. Mi sono allontanata da loro per un motivo, ed ora l'unica cosa che vorrei fare è ritornare a casa e stringerli di nuovo a me. 
"Quanto vorrei poterlo fare, Tony. Quanto vorrei poterti dire che sto bene, e che andrà tutto bene. Ma non posso farlo." dissi sottovoce.
Perchè?
Perchè sono terrorizzata. Sono il nuovo bersaglio di una minaccia terroristica, e per la prima volta ho paura di quello che potrebbe succedermi. 
"Cosa succede Ziva?" Monique entrò in soggiorno con uno straccio in mano. 
"Ah"  dissi sorpresa " sei tornata."
"Ormai da 2 ore. Pensavo che mi avessi sentito."
"Scusami ero distratta. Hai bisogno di una mano?."
"No tranquilla " disse lei sedendosi accanto a me. "Hai risposto alle sue chiamate?" mi chiese indicando il cellulare che avevo tra le mani. 
"Mi ha lasciato un altro messaggio in segreteria. E' preoccupato."
"Non avete parlato?"
"No." dissi amareggiata. 
"Ti conosco. Cosa c'è che non va?"
"Qualche anno fa,  se ci fosse stata  una missione suicida , io avrei accettato senza pensarci due volte anche se sarei dovuta morire. Ma ora..."
"Ora hai qualcosa da perdere." disse lei completando la mia frase.
"Ho paura, Monique. " 
Una lacrima scese  sul mio viso ed io me la asciugai velocemente. 
"Cosa ti hanno fatto questi Americani? Cosa ti ha fatto Tony?"
Io la guardai negli occhi e la presi per mano.
"Mi hanno amato per quella che sono. " 



"Agente Dinozzo, non so di cosa lei stia parlando."
"Mi ascolti bene. Non mi interessa se lei sia il direttore del Mossad oppure no. Se lei non accetta di aiutarmi , io la troverò lo stesso. L'ho sempe fatto. Sono qui, solo per un motivo informale, visto che non appena uscirò da questa stanza farò tutto quello che è in mio potere per ritrovarla. Quindi cosa fa? Accetta oppure no?"
Lei rimase in silenzio, poi mi si avvicinò e mi disse sottovoce:
"Se dovesse succederle qualcosa a causa sua, lei non ritornerà piu a Washington. Tutto chiaro?"
Io annuii, poi mi disse di seguirla.




"Da quanto tempo è qui?"
"Un mese. "
"Ed è qui da sola?"
"Con lei c'è l'agente Lisson."
"Monique ?!" chiesi incredulo.
"Vi conoscete?" 
"Ci siamo conosciuti durante una spedizione in Colombia per recuperare un cappelano Americano. Come sta ?" chiesi.
Orli non mi rispose. Svoltò in una traversa ed entrò in quello che doveva essere un viale privato. C'erano alberi di eucalipto dappertutto. 
Alla fine del viale, vidii quella che doveva essere una casa un tempo abbandonata.
"Ziva veniva qui con suo padre e i suoi fratelli. Diciamo che era la loro residenza estiva, prima che Eli divent.... " si corresse subito " prima che Eli David diventasse direttore."
Prese un mazzo di chiavi dalla tasca ed aprii la porta. Entrai e posai il mio borsone per terra. Mi tolsi gli occhiali da sole cosi da osservare il posto che mi circondava. Una stanza con due divanetti paralleli, una vetrata che dava sull'esterno,  una credenza, un tavolo e delle sedie con dei lampadari di  legno addobbavano quello che doveva essere il soggiorno. Due voci femminili invece provenivano da quella che doveva essere la cucina. Una la riconobbi subito. Cosi la raggiunsi immediatamente. 
Quando entrai, le due donne rimasero sconvolte. Monique si alzò di scattò e mi puntò una pistola contro.
Io non presi la mia, perchè ero troppo impegnato ad osservare la bellissima donna che mi si trovava davanti. 


Abbassai istintivamente la mano di Monique che impugnava un arma contro Tony.
Feci qualche passo per avvicinarmi a lui, e non appena gli fui abbastanza vicina, gli toccai con i polpastrelli il viso. Per la prima volta, lo vidi con la barba.
Cercai di capire se fosse reale, o se fosse il frutto della mia immaginazione. Ma quando Tony mi prese la mano e se la portò sul viso, capii che non stavo sognando e gli gettai le braccia al collo.
"Cosa ci fai tu qui?" 
"Va tutto bene. Ci sono io " mi disse lui sottovoce. Mi strinse a sè , abbracciandomi forte. Avevo bisogno di lui, e lui come sempre era qui in mio soccorso. Ma tutto questo era sbagliato. 
Mi staccai da lui e lo guardai negli occhi. "Non dovresti esssere qui."
"Questa frase l'ho gia sentita."
"Tony, sono in pericolo. Ed ora lo sei anche tu."
"Non mi importa." mi disse lui baciandomi la fronte. "Non mi importa."
"A me si " dissi staccandomi ancora di piu da lui e raggiungendo l'esterno della casa.
Mi ritrovai in quel viale che avevo percorso cosi tante volte con i miei genitori che ormai lo conoscevo come il palmo della mia mano.
Tony mi rincorse e mi prese per mano.
"Hey ascoltami."
"Cosa dovrei ascoltare , Tony? Me ne sono andata per un motivo, e tu ora sei qui. Non dovresti essere qui è tutto sbagliato." gli lasciai la mano e mi  allontanai di qualche passo da lui.
"Cosa sarebbe sbagliato, Ziva? Io voglio essere qui. Prendi decisioni da sola. Sei un egoista, ecco! Perchè ti risulta tanto difficile capire che non posso vivere senza di te?"
"Secondo te, riuscirei a vivere se ti succedesse qualcosa? O se succedesse qualcosa al resto del team?"
Lui rimase in silenzio e lentamente  si avvicinò a me. 
"E' per questo che te ne sei andata. Vuoi proteggere noi." 
"Sarò anche  un egoista , ma per la prima volta so che sto facendo la cosa giusta ."
"Non ci succederà niente  se ci proteggeremo a vicenda."
"Devi andartene."
"Non senza di te. Non torno a casa senza di te. Noi siamo la tua famiglia. C'è la caveremo anche questa volta. "
"Non posso." 
Lui abbassò lo sguardo, cosi io gli presi il viso tra le mani e lo guardai negli occhi.
"Don't worry, Tony. We will be okey."

"Noi? Credi che ci sarà ancora un futuro per noi sei rimarrai qui?" 
Gli accarezzai lentamente le guance e insipirai la sua acqua di colonia. 
Lui mi guardò a sua volta, poi i miei occhi passarono alla sua bocca. Il desiderio di avere quelle labbra sulle mie si fece piu acceso. In sole due occasioni, le nostre labbra si erano toccate, ed in entrambe le volte la frenesia si era impossessata dei nostri corpi. Se fosse successo di nuovo, la mia mente non sarebbe stata piu in grado di ragionare. 
Cosicchè dovetti allontanarmi per non perdere la concentrazione.
"Non farlo. Non scappare da noi. "
Io non mi mossi. Cosi lui fece il primo passo.
"Niente è inevitabile. "
Quella frase mi riportò alla mente Parigi.
"Non negare quello che abbiamo. Viviamolo al meglio. " 
"Cosa c'è da vivere Tony? Non roviniamo tutto nel fare qualcosa che ci farebbe solo soffire."
"Ziva , what you want?"
Io lo guardai e lui mi si avvicinò in modo da prendermi il viso tra le mani.
"Non avere paura, ci sono io. Ci sono sempre stato e sempre ci sarò. Ma se questi saranno gli ultimi giorni che ti vedrò , allora  dobbiamo affrontare quello che proviamo. Perchè so, che tu provi qualcosa per me ."
"Come fai a saperlo?"
"Io provo la stessa cosa" mi disse lui serio. "Perciò Ziva, cosa vuoi?"
Io gli presi le mani che mi accarezzavano il viso e gliele strinsi. Lui in un primo momento , pensò che volessi allontanarlo da me ,  ma quando si accorse che non era quello che volevo, mi sorrise.
Ora o mai piu, Ziva! 
"Te." 
Bastò questa semplice parola e Tony mi baciò lentamente. La sua barba mi pungeva il viso, ma in quell'istante non me ne importava proprio niente. Era quello il nostro momento. Lui mi cinse i fianchi con le sue mani e mi strinsè a sè. Decisi di ragionare solo sul presente , e per una volta nella vita pensare solo alla cosa che mi faceva stare bene. Lui. Quando mi lasciò per riprendere fiato capii di aver fatto la scelta giusta. 


                                                                   




Angolo autrice:  Conto alla rovescia : -20 :D 
Questa immagine qui sopra mi fa sciogliere! :3 Ogni giorno vedo il promo diciamo.... 100 volte?  Anche mia mamma si è stufata di me, quindi siete le uniche che mi possano sopportare. Nella storia, ho cercato di rispecchiare le immagini del promo come ad esempio il viale o la stanza dove Ziva viene inquadrata seduta sul divano. In alcuni spoiler viene messo ancora in dubbio che Tony troverà Ziva in israele, ma visto che sia l'attice che interpretrà Orli Elbaz sia quella di Monique hanno confermato la loro partecipazione nel secondo episodio, ho voluto metterle nella mia storia!  
Spero che vi sia piaciuta e che abbia rispecchiato le vostre aspettative. E voi? Come credete che andrà a finire?
Bacioni e a presto <3
Alessia 


 
  
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