Monna Lisa
"Bonsoir, madame Gheràrdini.".
Francis alzò elegantemente il calice di vino verso la giovane donna sorridente in segno di saluto. "Alla vostra, madame.". Bevve un piccolo sorso.
Aveva avuto molti amori in vita sua, sia femminili che maschili; tutti erano stati importanti, ma alcuni più degli altri. Aveva amato Jeanne, la pulzella d'Orleàns. In uno strano modo aveva amato Robespierre e Napoleone, anche se in quei due casi non si trattava di un amore esattamente romantico. Adesso amava Arthur, e Arthur -incredibile ma vero- amava lui.
Eppure la giovane signora velata che lo guardava in quel momento aveva occupato un posto particolare nel suo cuore e da lì non se n'era più andata. L'aveva amata da quando Leonardo Da Vinci -oh, una mente très mirabile, quell'uomo, più unico che raro- l'aveva portata con sé dall'Italia.
Amava quel sorriso enigmatico e suadente ormai fin troppo celebre, ormai fin troppo inflazionato, ma che per lui conservava ancora una piccola scintilla di autentico e puro mistero.
Ad un trattò il suo cellulare squillò.
"Frog, dove ti sei infilato?".
"Tranquillo, mon Arthùr, non mi sono infilato da nessuna parte. Sono a bere un calice di vino in compagnia di madame Gheràrdini.".
"Madame Gherardini?! Chi è?! Chi è questa stronza, la tua amante?! Mi metti le corna, you, bloody bastard?! Io ammazzo tutti e due, te e madame Gherardini!".
Francis sorrise. "Guarda che la conosci anche tu. Te l'ho presentata io secoli fa.".
"Secoli... ?! Are you drunked, stupid frog?! Chi è questa madame Gherardini?! Io non la conosco, non l'ho mai sentita nominare né l'ho mai incontrata!".
Francis rise piano scuotendo la testa e guardò ancora una volta la giovane e sorridente donna velata di fronte a lui.
"Allora domani dovrò ripresentarti Monna Lisa.".
***
"Are you drunked?" = Sei ubriaco?
Una
cavolata che mi è venuta in mente mentre canticchiavo "Monna
Lisa" di Ivan Graziani. L'ho scritta di getto ma mi piace, è
venuta molto simpatica.