Fanfic su artisti musicali > EXO
Ricorda la storia  |      
Autore: bluebubbletea    04/09/2013    1 recensioni
Jongin, noi due staremo insieme per sempre, anche dopo la morte le nostre anime si intrecceranno e si uniranno per l'eternità. Questo perché tu sei la mia metà ed io sono la tua, questo perché ci amiamo così tanto che nemmeno la morte può separarci.
Genere: Angst, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: D.O., D.O., Kai, Kai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Together Forever.

 



Ombre di morte avanzavano in modo disordinato verso il corpo, oramai esanime, di Kyungsoo.
Il volto sfigurato dalle molteplici ferite, ossa sgretolate da colpi inferti con disumana violenza, il corpo tumefatto ed insanguinato, gli occhi vitrei iniettati di puro terrore.
Le mura immacolate circostanti riportavano le impronte sanguinolenti delle mani di Kyungsoo e numerose lacerazioni rivelavano con quanta violenza quel povero ragazzo fosse stato aggredito e con quanta disperazione avesse tentato di salvarsi.
La figura di Kyungsoo giaceva in un angolo della camera, le gracili gambe erano distese lungo il pavimento, mentre il resto del corpo era sorretto dal muro. Le braccia scivolavano lungo il busto e finivano a terra, con i polsi rivolti verso l'alto, la testa era appoggiata alla parete e pendeva lievemente a destra.
Jongin rimase paralizzato di fronte a tale scenario, mentre il suo stomaco cominciò a torturarlo, contraendosi in preda a ripetuti conati di vomito.
Le gambe lo abbandonarono, facendolo così cadere a terra in un tonfo sordo, lo stesso tonfo sordo che aveva emanato il corpo di Kyungsoo pochi minuti prima.
Strisciò fino al bagno, pregando Dio che arrivasse lì prima di vomitarsi addosso, appoggiandosi con le mani alla tazza del water e vomitando a vuoto. Forse l'unica cosa che avrebbe potuto vomitare in quel preciso istante era la propria anima, poiché il suo stomaco era completamente vuoto.
Con non poca difficoltà si rimise in piedi, appoggiandosi alle pareti del bagno per sorreggersi, si chinò sul lavandino bianco ed aprì il getto d'acqua fredda, aspettò quel tanto che bastava a consententirgli di immergere il volto al suo interno.
Il freddo si insediò nella sua pelle, ma nessun brivido attraversò il suo corpo, non sentiva nemmeno il bisogno di riaffiorare da quella piccola quantità d'acqua per respirare.

A che serve respirare quando si è annegati già tempo prima?

Riemerse dal liquido trasparente, specchiandosi in quella fottutissima lastra di vetro in cui era impresso il simbolo di coloro che gli avevano portato via l'unica ragione per cui ancora si reggeva in piedi e per cui il suo cuore batteva. Uno schifosissimo disegno delineato con del rosso scuro, quel rosso che Jongin sapeva essere il sangue di Kyungsoo e che raffigurava una maledetta faccia con occhi a forma di croce ed un sorriso sghembo. Gocce rosse colavano dallo specchio e si scontravano con il bianco accecante del lavandino, scorrendo verso l'acqua e sciogliendosi in essa, colorandola ed arricchendola di quell'odore ferruginoso e nauseante.
Un altro conato colpì Jongin, ma questa volta fu abbastanza forte da reprimerlo.

E’ questo ciò che ottengo dalle scelte che ho fatto?

Jongin aveva scelto di mettersi contro al gruppo a cui apparteneva, collaborando con la polizia e consegnando finalmente alla giustizia personaggi di una certa importanza nel mondo della droga, con la certezza che questi non avrebbero più rivisto la luce del sole e sarebbero marciti in prigione. Era stato Kyungsoo a raccattarlo dal marciapiede e salvarlo da morte certa, era stato lui a spingerlo a denunciare coloro che lo stavano distruggendo e così fece.
Gli avevano promesso che sarebbero stati al sicuro, che non avrebbero più corso alcun pericolo una volta trasferitesi altrove e che la polizia avrebbe fornito loro tutta la protezione di cui avevano bisogno. Evidentemente avevano fatto male i conti e non avevano preso in considerazione l'idea di essere presi di mira da un sicario o, forse, alla polizia non importava nulla dell'incolumità di Kyungsoo e di Jongin.

«Non avresti dovuto farlo» una voce roca e profonda provenne da dietro le sue spalle e giunse fino alle sue orecchie. Guardò il riflesso di colui che gli stava parlando attraverso lo specchio, era incappucciato ed aveva ancora i vestiti scuri macchiati di sangue, il sangue del suo ragazzo
«Non era lui la vittima predestinata, ma ho dovuto toglierlo di mezzo lo stesso. Lui mi aveva visto ed il nostro piano sarebbe andato in fumo se lo avessi lasciato vivo. Era nel posto sbagliato e nel momento sbagliato. Se ci fossi stato tu, forse, ora sarebbe ancora vivo, non credi?» disse l'uomo, lasciando che un sorriso agghiacciante gli si dipingesse in volto.
Jongin non rispose e si limitò ad incamminarsi verso la stanza in cui si trovava il corpo pallido e freddo del suo ragazzo. Si accucciò, voltando le spalle all'uomo che lo stava seguendo sempre con quel sorriso terrificante stampato in faccia, abbassò le palpebre del ragazzo e gli tolse i rivoli di sangue raffermo dalle labbra con un bacio, ed infine intrecciò la propria mano a quella di Kyungsoo, lasciando che una lacrima gli scivolasse lungo la pelle calda delle guance.
 

L'immagine del sorriso delicato del proprio ragazzo si materializzò nella sua mente ed una voce iniziò a ripetere delle parole dapprima dimenticate, risuonando come una dolce melodia.

Jongin, noi due staremo insieme per sempre, anche dopo la morte le nostre anime si intrecceranno e si uniranno per l'eternità. Questo perché tu sei la mia metà ed io sono la tua, questo perché ci amiamo così tanto che nemmeno la morte può separarci.

«Mi dispiace ragazzo, ma questo è ciò che accade quando ci si mette contro a qualcuno più potente di noi» sussurrò lo sconosciuto.
Jongin sentì una lama lacerargli la carne ed un urlo di dolore sfuggì dalla sua bocca, riecheggiando tra quelle quattro mura. Non percepì il secondo colpo come il precedente, forse perché stava già morendo. Stava morendo per la seconda volta e, diversamente dalla prima, questa era decisamente meno atroce. Alla prima morte fu il suo cuore a scomparire. Scomparì nel preciso istante in cui Kyungsoo esalò il suo ultimo respiro.
Gli vennero inferte venti coltellate, di cui la prima fu fatale, la sua colonna vertebrale era oramai inesistente da quanta brutalità venne utilizzata nel colpirlo alla schiena ed il viso colpito ripetutamente tanto da provocargli ematomi importanti su tutta la superficie.
Quando la polizia irruppe in casa trovarono Jongin riverso a terra in una pozza di sangue, con il volto schiacciato sul pavimento, che ancora stringeva la mano del suo ragazzo.


Insieme per sempre.
 


Angolo autrice

Ok, ora siete liberi di tirarmi dietro libri, sedie, tavoli e mensole per aver ucciso questi poveri ragazzi ;;
Ammetto che quando ho scritto questa one shot il mio umore era proprio pessimo e quindi mi è venuto naturale scrivere un angst.
Oggi è anche uscita la seconda parte della versione drama del loro video musicale e stavo crepando dalle risate.
La parte finale in cui Kris ringhia mi fa morire dal ridere, sembra abbia bevuto del tè verde non zuccherato X°D
Comunque, spero che la storia vi sia piaciuta e che non sia stata troppo pesante da leggere. Fatemi sapere se avete notato degli errori o, semplicemente, che ne pensate della storia ^^
Ringrazio Sba' per aver letto e corretto la one shot *-* come farei senza di lei ;www;
Se vi va potete seguirmi su twitter o sulla pagina facebook.
Bye
~

 

 

  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > EXO / Vai alla pagina dell'autore: bluebubbletea