*premessa: questa è la fic tematica per il
Tempio di Shun…sul tema di ottobre, Le fiamme del coraggio riflesse nei tuoi
occhi. Lei è ciò che avevo lontanamente pensato e poi alla fine è venuta
completamente diversa da come pensato…non ho mai fatto una cosa simile, spero
vada bene e piaccia. Ambientata in SS nell’episodio di Ades quando Shaka si
sacrifica e Milo e Aiola si sfogano su Saga, Camus e Shura…avete tutti
presente, no? Bè, spero mi diciate che ne pensate! Baci Akane*
IT’S ALL TEARS
…Sono tutte lacrime…
…non odio…
…non rabbia…
…non disperazione…
…ma lacrime che rendono omaggio al Sacrificio…
…LACRIME…
Non si può spiegare.
Non è una cosa logicamente razionale e normale.
Non è nulla di descrivibile a parole.
Le parole in questi momenti risultano solo più inutili e
piccole…proprio insignificanti sciocche perle che nascono dall’anima e si
spandono nell’aria attraverso le corde vocali e la bocca.
Eppure non è tutto qua.
Non è tutto qua quelloche l’anima produce in certi momenti.
E le parole non escono solo attraverso la bocca.
Perché talvolta la bocca e le corde vocali non riescono più
a muoversi e stanno ferme immobili…tremano e basta…quindi in quei momenti le
parole escono da un'altra parte…attraverso gli occhi….ma sono parole mute,
quindi si può parlare di parole ancora?
O forse è quel qualcos’altro che l’anima produce in quegli
attimi infinitesimali e indescrivibili.
L’anima…compagna dello spirito che da vita ad un corpo, un
contenitore vuoto senza vita prima del suo arrivo, dell’arrivo dello spirito….l’anima
la compagna dello spirito…lo spirito è l’alito di vita, ma l’anima è la vita
stessa…è ciò che non muore insieme allo spirito e che non può morire in nessun
modo possibile…ciò che da i sensi alle cose, ciò che rende colorato un
qualcosa…è tutto ciò che di massimo degli umani possono sperare di possedere.
E l’anima cosa crea in quei momenti così perfetti per la
loro atrocità crudele?
Fiamme.
Fiamme che ardono riflesse negli occhi di coloro che hanno
la bocca paralizzata.
Ma sono veramente fiamme?
E fiamme di cosa?
Bisogna saper leggere…
Un corpo trema per dimostrare molte cose…può tremare per la
paura, per il disgusto, per la rabbia, per il freddo, per la disperazione…o può
tremare anche per il dolore.
Quando l’indignazione non basta a dare sfogo all’anima,
quando è tutto troppo pesante, quando non può essere veramente vero quello che
gli occhi hanno visto e quando, infine, la persona che ospita tutto questo non
riesce più a trattenersi…ecco cosa succede.
La goccia trabocca, l’acqua esce e fa rovesciare il vaso
rompendolo…è questa l’anima…un vaso…e l’acqua sono i sentimenti violenti e
incontrastati che ella contiene…l’anima come un vaso è fragile ma contiene cose
importanti…e quando quest’acqua è troppa e il vaso ne contiene in modo
esagerato…ecco che accade.
La reazione è molteplice e dipende dai caratteri di ognuno,
dipende da molte cose…ma ciò che colpisce è forse il fuoco che arde in ognuno
di quelle pupille luminose…che può variare, per qualcuno dolore, per altri
tristezza, per altri rassegnazione, per altri ancora…indignazione…oppure
coraggio.
È forse questo che nei loro occhi si legge?
Ma perché tutto questo?
Perché doveva accadere una cosa simile?
È questo che ci si chiede in questi momenti.
Perché sta accadendo veramente e non può essere uno stupido
sogno?
Perché è tutto così maledettamente vero e reale?
La vita fa male ed io voglio raggiungerlo nella morte.
Un pensiero confuso come un altr con una verità sacrosanta
protagonista la Morte.
O il Fato…esiste davvero?
È tutto deciso?
Quando uno si rende conto di questo innanzi ad un fatto
ignobile ci si ribella e si tira fuori quanto mai uno poteva sperare di vedere
un giorno.
Questo no.
Ci si dice questo.
Questo proprio non dovevano farlo.
È troppo.
È da bastardi.
Vanno puniti…non possono vivere mentre lui è morto.
Non può essere.
Si pensa questo, vero?
Quando la persona più vicina a Dio viene sacrificata
(…lo sacrificano o è lui che si sacrifica?…)
è tutto così insostenibile, veloce, aggressivo, violento,
ineguagliabile…un fiume di fuoco che terrorizza…che paralizza.
Trema, l’ira è risvegliata…e in corpo, nel mio sangue
scorre abbastanza coraggio e furia per non fermarmi. Non mi fermerò. Ho visto
abbastanza, ho assistito a tutto questo scempio e lui, il quasi Dio, non può
rimanere invendicato.
Sarà fatta giustizia.
In qualunque modo con qualunque mezzo.
Sensazioni, pensieri, parole.
Un uomo. Due uomini, tanti…non ha importanza il numero,
come non ha importanza chi siano…importa il perché e cosa li muova.
Quando la causa di tutto questo si trova davanti occhi
simili nulla al mondo, nessuna forza esiste che possa farlo muovere o reagire
nonostante lo possa benissimo fare.
Un braccio tesa a porgere la corona del rosario indiano
dell’uomo Sacrificato, un uomo d’rato pieno di luce come tutti i suoi compagni che
ora vi sta immerso felice e sereno, segue un suo disegno…disegno che presto
tutti seguiranno e capiranno.
Un altro che prende quel rosario con lacrime agli occhi,
con consapevolezza e con l’udito che si perde per ciò che l’anima fa sentire a
lui.
Le lacrime degli altri, la furia a parole, la reazione
bloccata dal saggio. E quella impossibile da arrestare dal fuoco…dai due fuochi
che ardono negli occhi di entrambi i Santi D’oro che non possono più resistere.
Ce l’hanno davanti e ora possono vendicarsi, hanno la
concreta possibilità di far loro quello che loro hanno fatto all’amico ormai
dissolto fra i petali.
E cosa può fermarli?
Nessuna avvertenza, nessuna ammonizione, nessuno sguardo,
nessuna mano, nessun ‘no’, nessuna resistenza.
Ma il dolore è così palpabile, quelle fiamme che ardono
sono così visibili e potenti da bruciare chi viene colpito da quello sguardo…è
coraggio ciò che muove questi esseri fuori dal comune?
Ed è coraggio quello che muove le tre persone che d’inizio
non reagiscono facendosi colpire di proposito?
Cos’è ciò che muove i Santi d’oro in generale?
Che li ha sempre mossi…che ha mosso il Santo che si è
Sacrificato dando la vita per salvare un disegno più importante del suo?
Che ha mosso sempre i Santi dall’armatura splendente?
Che muoverà ora e sempre quelle creature così perfette ed
imperfette allo stesso tempo che seguono degli ideali?
Cosa?
Qualcuno avrebbe dovuto spiegarlo ma appunto non si può.
Le parole non esistono.
Come dire ciò che i fatti e gli occhi dicono così bene?
E perché provare a rovinare un momento così intenso con
delle spiegazioni?
È coraggio?
Quella è la loro base, ma oltre a quello cos’è?
Quelli che un tempo erano amici ora si combattono
ferocemente leggendo gli uni negli occhi degli altri.
Quelli all’apparenza traditori cos’hanno dentro?
Vigliaccheria?
No.
Odio?
No.
Cattiveria?
No.
Pazzia?
No.
Qualcosa di più grande…qualcosa di più forte…di
incomprensibile…di più atroce e triste…di più terribile…di più…
E invece quelli che puniscono i traditori cos’hanno dentro?
Coraggio?
Non solo…
Forza?
Non solo…
Rabbia?
Non solo…
Disperazione?
Non solo…
Tutto e nulla…cose che non hanno nome…cose che si possono
riassumere in un unico modo, con un'unica descrizione dei loro occhi e della
loro anima.
Ciò che li muove in questo momento di dolore puro e
indignazione e grandezza è questo.
In realtà è solo una cosa interpretabile in molti altri
modi.
Sono tutte lacrime.
Ed infine sono solo queste…qualcuno le versa apertamente,
qualcuno le versa col cuore e con l’anima, qualcuno le versa con le sue azioni,
qualcuno con la forza, qualcuno con le mani, qualcuno con gli occhi, qualcuno
con la propria luce…ma tutti lo fanno.
Sono solo lacrime.
Tutte.
Nessuna esclusa.
Fiamme di coraggio e disperazione piene di lacrime.
E questo può bastare?
Lacrime…lacrime…preghiere per coloro cui le versi.
Purificatrici.
Non esistono buoni o cattivi…ma solo persone che nascondono
le loro lacrime con le azioni.
Impareranno a leggerle?
Lacrime.
Lacrime e coraggio.
Lacrime.
FINE