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Autore: Camilla L    05/09/2013    7 recensioni
[Sterek]
Primo faccia a faccia tra Derek ed il padre del suo amato Stiles...
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Sceriffo Stilinski, Stiles Stilinski
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Derek & the Sheriff
 
Derek sta tentando di allenarsi da ore ormai. Da quando ogni suo pensiero è rivolto al piccolo umano logorroico che gli ha sconvolto anima e corpo non riesce più a fare niente senza ritrovarsi di punto in bianco fermo in mezzo ad una stanza a pensare al loro ultimo incontro con la tipica aria sognante di chi ama con tutto se stesso. E, come se non bastasse quello, il suo allenamento quotidiano è spesso interrotto pure dalle miriadi di telefonate di Stiles.
 
-Stiles, ora basta! E' inutile che nascondi il numero so che sei tu. Anch'io ti amo, ma piantala di chiamarmi ogni dieci secondi. Spegni quel telefono e segui le lezioni.-dice Derek, rispondendo al telefono con tono dolce, ma leggermente seccato da tutte le interruzioni.
-Veramente non sono Stiles...ma suo padre.-
-Oh...mi scusi...mmh...ecco...per cosa...mi...stava cercando?-
-Avrei bisogno di fare quattro chiacchiere con te? Potresti venire qui a casa entro la mattinata?-
Se i lupi potessero volare in questo momento Derek sfrutterebbe questa sua possibilità per andare il più lontano possibile da Beacon Hills.
-Il tempo di darmi una sistemata e sarò lì.-
-Ok, l'indirizzo lo sai e vedi di entrare dalla porta questa volta.-
-A dopo, Sceriffo!-
-A dopo, Hale!-
 
-O.Mio.Dio! O.Mio.Dio!-
Derek sta per impazzire.
Il cuore gli batte talmente forte che crede gli possa saltar fuori dal petto da un momento all'altro.
-E ora che faccio?...scappo!...si, scappo! Vado lontano mille miglia da qui e non torno più! Stiles non mi vedrà più, ma se ne farà una ragione. Mi dispiace, ma non posso affrontare suo padre, non posso. Sarò pure indistruttibile, ma un padre armato e incazzato a cui si tocca l'unico figlio minorenne è inaffrontabile pure per me.-dice a se stesso, mentre a passi grandi e veloci va avanti e indietro per tutto il suo loft da quando ha riattaccato il telefono con lo sceriffo.
-No...devo essere uomo, lo devo affrontare. Lo devo fare per Stiles, non posso buttare tutto all'aria solo perchè sono un codardo e non riesco ad affrontare a quattrocchi suo padre. In fondo guarirò velocemente dalla scarica di proiettili che mi aspetterà non appena aprirà la porta.-
Il telefono suona nuovamente: numero sconosciuto. Il terrore che sia di nuovo lo sceriffo assale Derek in meno di un secondo...
-P...p...pronto!-balbetta.
-Non credevo che i lupi potessero balbettare.-commenta sarcastico Stiles dall'altro capo del telefono.
-Oddio, Stiles! Per fortuna sei solo tu.-
-Solo? Grazie!-
-Scusami, ma non sono molto in me...-
-Cosa ti è successo? Stai male? I lupi possono stare male? Sei ferito? Come ti sei ferito? Te l'ho detto che troppo allenamento potrebbe fare male pure a te...-
-Stiles, sta zitto! Sto bene...fisicamente almeno.-
-In che senso?-
-Ho ricevuto una telefonata che mi ha sconvolto parecchio.-
-Da chi? Qualche altro tuo parente che è ricomparso?-
-No...tuo padre.-
-Cosaaaa?-
-Si, lui! Che devo fare?-
-Che vuole? Te l'ha detto?-
-Fare quattro chiacchiere con me.-
-A riguardo di cosa? Non credo voglia parlare di noi due, siamo stati molto attenti a non farci scoprire.-
-Non molto a quanto sembra, mi ha detto che questa volta devo entrare dalla porta e...-
-Cos'altro ancora?-
-Ho risposto credendo che fosse la tua ennesima chiamata e gli ho praticamente detto di noi.-
-Derek!-lo rimprovera l'altro.
-Lo so, lo so! Avrei dovuto stare più attento, ma tu e le tue telefonate mi stavate facendo perdere le pazienza.-
-E ora sarebbe colpa mia? Tu hai praticamente dato la conferma a mio padre che il suo unico figlio maschio sta con un altro maschio, molto più grande di lui e per giunta con precedenti penali e la colpa sarebbe mia? Affronta mio padre, cerca di sopravvivere e guarisci abbastanza in fretta da potermi fare da scudo umano quando tornerò a casa.-
-Non sono molto più grande di te e non ho precedenti penali...sono stato accusato, da te tra l'altro e, subito scagionato.-
-Si, ma è stato mio padre quello che ti ha messo le manette, non credo l'abbia scordato.-
-Ma non dovresti tranquillizzarmi, invece di aumentare il mio panico?-
-Dovrei, ma credo che tu abbia parecchi motivi per cui andare in panico. Mio padre è caro e buono, ma quando si tocca il suo bambino non ci vede più. Mi spiace. Comunque sappi che ti ho amato tanto.-
-Vai a quel paese, Stiles! Ti sembra il momento di scherzare?-
-Non sto scherzando. Conoscendolo avrà contattato Chris Argent e lo avrà fatto appostare sul tetto del vicino col fucile carico di strozza-lupo.-
-Magnifico...ora stai scherzando vero?-
-No, per niente!-
-Oh, mio Dio!-
-Vuoi che ti mandi Scott a farti da scorta?-
-No, non vorrei venisse ferito per colpa mia.-
-Su, Derek, fatti forza! Hai affrontato mille battaglie peggiori di questa, ce la puoi fare e ricordati che ti amo.-
-Anch'io ti amo ed è solo per questo che andrò da tuo padre a farmi torturare.-
-Ora devo tornare in classe, ricordati che col pensiero sarò lì con te e, mi raccomando, non presentarti in canottiera, potrebbe non apprezzare.-
-Grazie del consiglio. Sai, non c'ero arrivato da solo che presentarsi in canottiera a casa del padre del proprio ragazzo potrebbe non essere indicato.-
-Meglio ricordartelo, non hai un guardaroba molto fornito.-
-Vai a lezione, Stiles! Ci sentiamo appena possibile...se sopravvivo.-
-A dopo...ti amo!-
-A dopo...ti amo!-
Dopo aver riagganciato Derek inizia la preparazione. Doccia, rasatura meticolosa e vestizione con gli abiti più eleganti che riesce a trovare nel suo sguarnitissimo guardaroba. Stiles ha ragione: il suo armadio ha davvero bisogno di una rivisitatina.
 
Tirato a lucido, l'alpha arriva davanti a casa Stilinski calmo quel poco che basta per riuscire a bussare alla porta, ma non ne ha bisogno. Lo sceriffo lo stava aspettando ed è davanti a lui ancora prima che riesca ad appoggiare il suo pugno chiuso alla porta.
-Entra!-lo invita l'uomo, ancora in divisa.
-Grazie!-risponde gentilmente il lupo.
-Accomodati sul divano, io vado a recuperare qualcosa da bere...voi vi nutrite come noi, vero?-chiede un po' perplesso lo sceriffo.
-Certo, il mio organismo funziona esattamente come quello di ogni essere umano.-specifica.
“Iniziamo bene...mi crede un animale...chissà di cosa crede che io mi nutra?”-si chiede mentalmente Derek.
-Scusa, ma non sono ancora molto pratico di queste cose.-
-Non si preoccupi, le dirò tutto quello che vuole sapere su di me e quelli come me.-
-E' proprio per questo che ti ho fatto venire qui. Avrei chiesto a Scott o ad Isaac, ma li conosco da quando sono bambini e non sono ancora riuscito a realizzare ciò che sono diventati...soprattutto Scott, è come un secondo figlio per me.-
-So quanto può essere difficile da accettare l'esistenza di una realtà del genere...è da tutta la vita che ci convivo.-
-Tutta la vita? Da quant'è che sei...così?-
-Da sempre, io ci sono nato.-
-Credevo che bisognasse essere morsi per diventare come te.-
-Non sempre. Ci sono famiglie, come la mia, in cui ci si trasmette il gene della licantropia da genitori in figli.-
-Wow! Perciò anche i tuoi genitori erano...lupi?-
-Mia madre si, mio padre fu morso da lei poco prima che si sposassero.-
-Ecco perchè tuo padre non mi è più sembrato lo stesso dopo il matrimonio.-
-Lo conosceva?-
-Si, molto bene! Aveva qualche anno più di me, ma eravamo compagni di squadra.-
-Football?-
-Scacchi.-
-Veramente? Mio padre, il fortissimo Mike Hale, faceva parte della squadra di scacchi. Non riesco a crederci.-
-Ne era pure il capitano.-
-Non credo di voler sapere altro.-
-Comunque era davvero un bravo ragazzo, mi è dispiaciuto molto quando ho saputo dell'incendio e pure arrestare ingiustamente suo figlio con l'accusa di averlo appiccato.-
-Anch'io avrei arrestato uno come me se non avessi saputo tutto quello che ci stava dietro.-
-E' stata veramente la sorella di Chris Argent ad appiccarlo?-
-Si!-
-E perchè? Come ha potuto sterminare un'intera famiglia e in quel modo poi.-
-Perchè eravamo la famiglia Hale. Mia madre era uno dei lupi più potenti mai esistiti, una dei pochi capace di trasformarsi completamente in lupo. La famiglia Argent, invece, è una delle più storiche dinastie di cacciatori di licantropi. Kate ha fatto solo quello che le è stato inculcato da sempre: uccidere quelli come noi, anche se la maggior parte dei miei famigliari non aveva mai nemmeno torto un capello a nessuno.-racconta Derek, visibilmente molto più rilassato, ma intristito dal ricordo di chi non c'è più.
-Se vuoi cambiare argomento possiamo farlo, non c'è problema.-
-Se l'alternativa è parlare della mia relazione con suo figlio non so quanto mi convenga.-cerca di scherzare il più giovane.
-In effetti è il secondo motivo per cui ti ho fatto venire qui.-
-Lo immaginavo.-
-Voglio parlarne, ma non nei termini in cui credi tu.-
-E cioé?-
-Non ho avuto la certezza della vostra relazione finché non mi hai risposto al telefono in quel modo poco fa.-
-In effetti non è stato un bel modo per togliersi i dubbi sulla sessualità del proprio figlio.-
-So quanto può essere assillante Stiles quando inizia a tormentarti con le sue telefonate, perciò sei pienamente scusato.-dice lo sceriffo, con un sorriso che Derek non credeva di poter mai vedere su quelle labbra.
-Comunque, a parte lo shock iniziale della scoperta che non potrò mai invitare spogliarelliste all'addio al celibato di mio figlio, sono davvero contento che stia con uno come te. Al di là del fatto che conoscevo tuo padre e lo reputavo veramente una brava persona, penso esattamente la stessa cosa di te. Stiles mi ha raccontato molte cose, alcune positive, altre meno, ma ho capito che saresti addirittura capace di fargli scudo col tuo corpo se fosse necessario e questo mi basta per reputarti un compagno ideale per lui.-aggiunge.
-Sono davvero lusingato che pensi queste cose di me. Io amo veramente suo figlio e non ci penserei due volte a dare la mia vita per la sua.-
-Spero non sia mai necessario, ma non avresti potuto dirmi una cosa migliore per passare il mio esame.-
-Promosso?-
-A pieni voti!-
-Ora posso rilassarmi.-
-In effetti ti ho visto un po' teso appena sei arrivato.-
-Se sapevo che l'avrebbe presa così bene mi sarei rilassato prima, ho rischiato la lussazione di entrambe le spalle continuando a tenerle rigide.-
-Sei anche molto più simpatico di quello che credessi. Sei sempre così serio, non dai l'impressione di uno capace di scherzare.-
-Lo dice sempre anche Stiles e comunque da quando sto con lui mi sono sciolto parecchio, prima ero veramente incapace di fare anche solo qualcosa che assomigliasse ad un sorriso.-
-Vado a prendere quel famoso bicchiere d'acqua che avrei dovuto prendere appena sei entrato. Va bene l'acqua vero? Stiles non mi permette di tenere altro in casa.-
-Va benissimo, grazie.-
Lo sceriffo va in cucina e Derek si ritrova inaspettatamente a sorridere felice. Non si aspettava un'accoglienza così e ne è davvero soddisfatto: finalmente può stare col suo Stiles alla luce del sole. Finalmente tutti sapranno quanto sia grande il loro amore e questa era l'unica pedina che mancava per rendere la sua vita perfetta. Ora niente e nessuno può intaccare la sua, la loro, serenità, non permetterà che succeda. Non un'altra volta.
 
 
 
 
 
Buonasera...
Spero vi sia piaciuto il primo faccia a faccia tra genero e suocero...non è una gran cosa, sono poche righe che ho deciso di scrivere così come mi sono venute in mente.
Ora vi lascio...
Alla prossima!
Camy

 

 

   
 
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