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Autore: Deauk    05/09/2013    8 recensioni
Non c'è spazio per la battaglia, non c'è pensiero per quello che sarà. C'è posto solo per l'istante magico che li ha uniti. Bunny si sposta appena, evitando il bacio di Seiya. Lui è pronto a correre sul palco, per cantare all'ultimo concerto dei Three Light, lasciando alle spalle un amore non corrisposto, ma qualche cosa cambia, Bunny lo chiama prima che lui esca da quella porta. Lo spazio esiste solo per i sentimenti, per le sensazioni descritte in prima persona da Seiya.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Seiya, Usagi/Bunny | Coppie: Seiya/Usagi
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta serie
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Brama di Lei
 
Amo Seiya, amo la coppia Usa-Seiya, ne sono sostenitrice da quando avevo 12 anni. Spero solo che questo piccolo capitolo allieti chi, come me, ha sempre sperato in un altro finale. Buona lettura.



E siamo schiena contro schiena. La punta delle dita delle nostre mani si sfiora appena, mentre il silenzio è sceso nella stanza. Tutto rimane fermo, come ordinato da qualche essere superiore;  tutto aspetta noi, una nostra mossa, un nostro cenno. Il tempo sembra non scorrere più, ed il fiato corto è l’unico rumore che le mie orecchie riescono ad udire. “Voglio te, voglio te, voglio te…”, è la nenia che la mia testa grida ininterrottamente, mentre spero di poterla accontentare. Credo che nemmeno nei miei sogni più profondi avevo osato sperare tanto, illudersi solamente di arrivare ad attendere qualche cosa per noi. Mi manca la lucidità per ragionare, per chiedermi se è tutto un sogno quello che sto vivendo. Ho paura, vivo nel terrore di interrompere questo momento solo con i battiti ravvicinati del mio cuore; si rincorrono, si richiamano, ed aumentano. Penso di essere sull’orlo di uno svenimento se tutto rimane fermo, se niente prende una nuova forma. Era stato quel bacio che non le avevo rubato,  quell’accenno di corsa verso il palco, verso il pubblico che mi acclama ancora, a decretare la fine di una storia che non c’era e non c’è. Ma ancora una volta mi sono sbagliato, ancora una volta la sua voce, mentre pronuncia : -SEIYA-. Un grido che mi ha fermato, mi ha bloccato, facendomi diventare sordo verso il richiamo della gente che urla in coro il mio nome. Mi vogliono, mi pretendono, ma io voglio solo Lei, voglio solo la mia testolina buffa. Posso abbandonare tutto il mio Mondo che ho appena ritrovato, posso lasciare ogni avere, ogni bene, al solo pronunciare di una sua unica parola. Mi ha chiamato indietro; era una preghiera quel suo richiamo, l’ho percepito, l’ho ascoltato, e non posso, non voglio fingere che non ci sia stato. Non adesso, non ora che dopo mille mie fatiche ed imprese ho letto tra le righe qualche cosa che ho desiderato troppo a lungo. Bunny, sono solo in attesa di te. Mi hai chiamato, ed io mi sono fermato, immobile. Ho ascoltato i tuoi passi, le tue ballerine che sfioravano il pavimento. La camminata era incerta, lenta, quasi come se si domandasse se quella era la cosa giusta. Non ho parlato, le parole sono inutili, superflue; ora sono solo i gesti che possono spiegare ciò che la voce non è in grado di fare. Poi ti sei fermata, e dopo secondi interminabili ho percepito la punta delle tue dita, la tua pelle delicata, che sfiorava le mie. Un fluido di elettricità mi ha attraversato la carne, facendo vibrare ogni percezione del mio Io. Mille volte ci siamo toccati, tra scherzi, paure e difficoltà, ma nulla era paragonabile all’esigenza che ora ho di te. Se, mia Meravigliosa testolina buffa, se provi un decimo di quello che ora sto provando io, come possiamo resisterci ancora a lungo? Mi si dilania lo stomaco per l’attesa di quello che potrebbe essere; anche solo se fosse un abbraccio avrebbe tutto un altro sapore, un altro profumo. Ed ancora ho bramato ogni secondo, divorandomi l’anima della voglia di te. Se solo fossi mia almeno un solo istante sarei in grado, finalmente, di farti capire quanto Ti amo, e quanto ti amerei. Dopo quel leggero tocco ti sei fermata, lasciando le mie mani alla affannata ricerca della tua pelle, mentre il mio cuore urlava la smania di un nuovo contatto, accelerando ancora, ed ancora, ascoltandolo il gola, nelle orecchie. Il respiro non basta più a riempirmi i polmoni, è secco ed arido, e niente e nulla. Ho bisogno di ossigeno, ed in questo momento sei tu. Per un momento mi sono quasi cedute le gambe quando ti ho sentito appoggiarti a me, alla mia schiena. Le tue mani sono tornate a sfiorarmi, come prima, come volevo, come chiedevo. Chiudo gli occhi e godo a fondo di questo istante, tante volte chiesto e supplicato, ed ora regalato.  Dove ci porterà questo momento ora non lo so. Voglio solo ringraziare Dio di aver ascoltato le mie preghiere, per avermi donato un istante, anche se fosse solo questo, con la metà della mia anima non più integra da quando ti ho incontrata.
-Seiya…-, mi chiami ancora, e mi manca la voglia di respirare. La bocca è asciutta, a fatica ritrovo la forza di pensare. Deglutisco e cerco di parlare nel meglio che questo attimo mi può concedere.
-Ti ascolto-, ma la mia voce sussulta all’impazzata. Impossibile che tu non ti sia accorta cosa sei in grado di farmi provare. Le tue dita scivolano all’interno della mia mano, intrecciandole con le mie. Ora so di potermi permettere, di poter osare, di muovermi solo come vorrei, e come ho sognato molte e molte volte. Stringo forte la tua mano, vorrei non lasciarla andare mai più. Sei appoggiata contro la mia schiena, e percepisco un leggero tremito, appena accennato.
-Stai tremando…-, lo bisbiglio piano, non voglio farle capire che la cosa quasi mie riempie di piacere fisico e mentale.
-Ho paura di quello che succederà se questo momento non finirà adesso-, mi spieghi. In questa frase mille sfumature d’emozione. Quanto vorrei pigiare su un tasto per far scorrere più velocemente questo momento d’incertezza. Qualcuno mi dia la forza di non rovinare quest’attimo con la mia brama di Lei.
-Vorrei solo che tu non mi abbia chiamato per un illusione-, le rispondo, cercando di non far tremare la voce, anche se ogni mio sforzo è inutile.
-Non voglio che sia un’illusione, vorrei avere la forza di farla tramutare in realtà-, mi rispondi, mentre la sua voce diventa sempre più un mormorio di emozioni, con certezze contrastanti.  Non so più cosa rispondere, sono preda di mille voglie, di mille desideri; potrebbero solo diventare foga e ardore se li lascio scorrere dalle dita, dalle mani, dalla bocca. Ho sempre sognato per noi attimi di dolcezza e tenerezza, piacevoli carezze, gradevoli delicatezze. Ma ora che ti sento quasi mia non sono certo di poter controllare tutto questo mia brama di te.
-Dimmi cosa devo fare, e io lo farò-, mi decido finalmente a dirle, ascoltandola smettere quasi di respirare.
Dopo un attimo di titubanza, la sento inspirare a fondo.
-Regalami un attimo solo per noi-, è la sua ultima richiesta, prima che io mi sciolga da quello strano contatto, per baciarla profondamente,  come ho sempre desiderato.
 

Udite Udite, chi è tornato su efp? Deauk! Sì, sono tornata, momentaneamente tornata… La mia voglia di scrivere spinge per uscire, per mettersi in evidenza, la mia testa straborda d’idee, ma il tempo, il tiranno tempo, non me lo permette! Oggi ho avuto un momentaneo sprint, anche se vi garantisco momentaneo, e la voglia di buttare giù qualche cosa era troppo impellente, così ho scritto questa one-shot, giusta giusta per ricordare i tempi che furono, quando avevo la possibilità di dare libertà alle mie fantasie…  Vi abbraccio tutti, dal primo all’ultimo, e non pensate mai che vi ho dimenticato! MAI! Un bacione immenso!!!!

Deauk Bau Bau
  
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