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Autore: julierebel17    05/09/2013    2 recensioni
"Non riesco a capire cosa diavolo mi prende, c'è che non ha senso ritrovarmi qui, dinanzi a te, con questa espressione da vittima incompresa del mondo. E' che quando si tratta di te, divento un'altra persona. Scusa"
"Sei solo una stupida". Resto sconvolta al sentir pronunciare tali parole.
"A-Andy io..." non riesco a terminare la frase che mi ritrovo stretta tra le sue braccia. Poggia il mento sulla mia testa. Posso ascoltare il suo cuore battere, direi che è senza dubbio la migliore ninnananna che potesse mai cullarmi in questo mare di emozioni.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andy Biersack, Ashley Purdy, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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-Mi dispiace dirlo, ma siamo giunti al penultimo capitolo (oddio, mi fa strano ç___ç che tristezza). In ogni caso, spero che finora la storia vi sia piaciuta. Vi ringrazio per aver recensito (aspetto altri dei vostri pareri eh ù_ù) e…ehm…grazie per aver seguito la trama. Senza lettori come voi non avrei avuto motivi per continuare a scrivere. Davvero, grazie mille a tutti. Buona lettura! Baci, baci. Julie<3-

#Helen
*Biiipbiiipbiiip* La sveglia. Oh che palle, vorrei restarmene qui a letto con Andy.
Mi dispiace svegliarlo.
“Ehi! Andy? Cucciolo?” “Aaashusuusgch”. Suoni indecifrabili escono dalla sua bocca.
Si rigira su un fianco lanciandomi un cuscino.
Aaaah, crede di poter poltrire per tutta la mattina?! Si sbaglia!
“Biersack a rapporto! Giù da quel letto!” urlo come un sergente facendolo alzare di scatto.
“Eh…ehh? Che co? Ah, Hele? Sei tu?” mi guarda con occhi tanto socchiusi da sembrare quasi due piccole fessure.
“Si, non ti volevi alzare, allora ho usato le maniere forti!” gli faccio l’occhiolino.
“Uff” sbuffa. “Ahahahah, sei buffo con i capelli conciati in quel modo!”. Rido del suo aspetto, senza pensare che forse, a quest’ora, sto messa peggio di lui.
“Ah davvero? Sono buffo eh? Ricorda quello che hai appena detto!” mi dice con uno strano sorriso. Bah. E’ sempre così felice.
Mi avvio verso la cucina. “Vado a prep…aaaah!” mi ritrovo Andy alle spalle, in un attimo mi prende in braccio lanciandomi sul letto e cominciando a farmi il solletico.
“Ahah! Allora anche tu soffri il solletico! Vendetta! Chi è buffo ora?!”
“Ti…ti prego basta, basta Andy! Farò tutto quello che vuoi, ma smetti…ahaahahahahah”
“Solo ad una condizione!” “Di…ahahhah…dimm…ahahah dimmi!”. Non ho neanche fiato per parlare.
“Oggi resti qui con me”. Non posso saltare la scuola, se telefonano a mio padre? Che gli dico?
“No, tutto ma non questo, se telefonano a mio padre?!” “Daaai, telefona a Lucy, falle dire ai prof. che non stai bene!”
Mmh, scemo e com’è potrebbe avere ragione. “Ma…” “Niente MA, o questo o il solletico”. Continua a farmi ridere freneticamente.
“Eh va be…ahahahaha…lasciami che le tele….ahahah smettilaaaa!”
Finalmente si ferma, sedendosi di fronte a me.
“Su!” mi porge il telefono, che rompiballe! “Lu…Lucy? Cough cough”
*All’altro lato del telefono*

“Hele? Stai male? Ho notato che hai una brutta tosse!”
*A casa*
“Si, ti ho…cough cough…chiamato per questo, oggi non vengo a…cough cough…scuola, di ai prof. che sto male per favore” dico dopo aver tossito per finta innumerevoli volte.
Andy ghigna, quasi mi fa fare una figura indecente.
“Ok, cara. Ci penso io, riposati e non prender freddo” “Tranquilla, grazie. Ti voglio bene”.
Stacco in fretta la telefonata. “Contento?” “Si, ma devo chiamare i ragazzi per le prove” “Ah”.
Compone il numero col suo cellulare.
“Ash? Eh si, cosa? Non proviamo oggi? Aaah grande…mi dispiace, beh, riprenditi, buona giornata, ci si vede stasera”
Un sorriso gli illumina il volto, gli occhi ormai spalancati sono di un azzurro mare, mare calmo, non in tempesta.
“Che è successo?” gli chiedo curiosa.
“Ecco…Ash e Jake…al pub, insomma…hanno alzato il gomito ed hanno un’emicrania così forte che non riescono ad alzarsi dal letto”.
“Ahahahah, bene, anche se mi dispiace per loro” “Tranquilla, Cassy e Lilith sono rimaste a casa nostra”
“Lili che?” “Ah, mi ha detto che l’amica di Cassy, quella dell’uscita a quattro, si chiama Lilith, ha detto che è pure bona!”
Andy ride. “Ehi! Ehi! Lasciali in pace quei due, non voglio Lilith in giro!”
“Non sarai mica gelosa?” mi chiede divertito.
No, va bene? Non sono gelosa, ma quello che è MIO è MIO. Guai a chi lo tocca, la meno, se solo lo sfiora, la picchio. Davvero.
Dopo aver pensato per due minuti rispondo.
“Iiiiiio? Gelooosa? Ma che dici?! Voglio solo che non ti ronzi intorno, altrimenti…”
“Altrimenti?” “Nulla, altrimenti la…” “La…?” “Altrimenti le mollo due ceffoni e vediamo che fa.”
“Ahahah, quanto sei dolce!”
Uuuff. Sbuffo, facendo ridere lo svitato. A volte non lo capisco.
“Tieni!”. Mi lascia un bacio a fior di labbra. Ok, perdonato.
“Ora? Che si fa?” mi chiede curioso. Eh no, mica pensa sempre alla stessa cosa?! Mamma mia.
“Andiamo a fare…”
“Davvero?!” non mi permette di finire la frase. “…Colazione!”.
“Aw”, sospira come se avessi distrutto le sue speranze. Gli preparo i pancake, con tanto di frutta fresca, miele, pane tostato e succo d’arancia.
“Grazie, piccola” mi dà un bacio.
“Nulla” sorrido.
Dopo aver lavato le stoviglie vado a cambiarmi, chiudendomi in bagno.
“Che ne dici se andiamo al parco?” mi chiede curioso. “Mmh, si”. Indosso una felpa calda, un pantalone nero e gli anfibi.
Corriamo come degli assatanati, avendo notato la mia prof. di mate nei paraggi. Arriviamo ad una fontana e ci sediamo sul bordo.
“Hele! Attenta! Un ragno enorme!” “Aaaaah!” scivolo nell’acqua.
“Ahahahahahahah!”. Andy ride come un bambino. “Biersack! Sei morto! E’ gelata, porca vacca! Muori!”
Sto tremando dal freddo, così la febbre la prenderò sul serio.
“Dai, ti tiro fuori!” mi porge la mano. “Ok”. Gli prendo la mano e lo tiro verso di me, cade anche lui nella fontana.
“Stronza! Non vale!” “Chi ha cominciato?!”. Le persone che passeggiano ci guardano male, eh direi…fare il bagno in pieno autunno, quasi inverno…
“Dai, usciamo, stanno arrivando i vigili!”. Usciamo in fretta dalla fontana e, tornati a casa, togliamo i vestiti fradici indossandone alcuni asciutti.
“Scusa, scherzavo” “Muori” gli rispondo acidamente.
Sono furiosa.
#Andy
Ahahahahah, com’era buffa, però.
Dio Hele, quanto sei bella, senza trucco ancora di più.
Non riesco a smettere di fissarla.
“Che vuoi ora?” mi chiede annoiata. Se l’è proprio presa…
“Senza trucco sei stupenda!”. Ho colto nel segno, è arrossita.
“Smettila di dire cazzate per favore” “Non sono cazzate, è la verità”. Mi viene istintivo abbracciarla.
“Lascia…Andy, ti prego, lasciam…” “No che non ti mollo, smettila di fare la bambina, io ti amo e devi credermi quando ti dico qualcosa”.

#Helen
E’ sincero. Lo…lo amo, Dio solo sa quanto amo questo ragazzo. Mi ha salvato la vita, l’ha salvata dalla monotonia, dalla solitudine, mi ha salvato.
“Grazie” gli sussurro all’orecchio.
Mi stringe più forte, il suo calore mi attraversa l’animo. Grazie Andy. Grazie.

*A casa Biersack (?)*
#Ashley
Aaaah, la testa!! Chi cazzo me l’ha fatto fare?! Che palle! Sono un idiota! Solo un idiota! Perché mi sono ubriacato?! Ahi ahi ahi!
“Ashley?” “Gnnaoajko” provo a parlare, ma riesco solo a lamentarmi, chi è che mi vuole ora?
“Ashley?”. Ancora?! Mamma mia! ‘Sto rompiballe chi è?
Improvvisamente una visione angelica si mostra dinnanzi a me.
“Ashley?”. Chiede ancora una volta. “Chi sei? Un-un angelo?”. Mi accarezza la fronte.
“Ash, sono Lilith, l’amica di Cassy”
Lilith, Lilith, chi? Aaah si, quella che stava al pub con noi ieri, quella bella.
“C-ciao” dico imbarazzato. Non mi sarei voluto presentare in queste condizioni.
“Come ti senti, piccolo?”. Pic…augh. Non mi sono mai sentito così in imbarazzo a parlare con una donna. Di solito ero io quello che dominava la conversazione.
“Ora che ci sei tu, meglio” le dico poggiandole una mano sulla coscia, è in ginocchio sul letto, accanto a me. Sento i suoi lunghi capelli biondi sfiorare il mio braccio.
Gli occhi di un blu scuro mi guardano interrogativi.
“Alla fine ieri mi hai mollata…”. Che vergogna. Almeno non sembra infastidita dalla mia mano. Un punto per me!
“Scu…scusa, quando alzo il gomito…”, riprende a parlare. “Non abbiamo finito quello che avevamo cominciato…” mi dice con tono angelico.
Cosa avevamo cominciato? Oh mio Dio, non ricordo nulla, non è che stavo per farmela ed ho iniziato a fare il coglione?
“Cominciato? Cosa? Non ricordo, scusa”. “Ti do una mano io a ricordare”. Le sue labbra si posano delicatamente sulle mie, hanno un sapore dolce, sanno di…fragola.
Mi bacia intensamente.
“Mmh, scusa per ieri, posso rimediare oggi?” “Mmmh, vediamo…direi di si…”.
Continua a baciarmi accarezzandomi il capo. Un angelo, sceso in terra, tutto per me.
“Asp…aspetta, Jake?”. Mi ero dimenticato di lui. “Se ne sta occupando Cassy, anche lui ha esagerato…”
“Perfetto, vieni qui!”. La tiro su di me, mentre continua a baciarmi, assecondo i suoi movimenti…potete immaginare il seguito.
Signore e signori, Ashley Purdy non è più un playboy, lo hanno fottuto…lei sarà la mia donna. Per sempre…



 
  
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