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Autore: bealternativepeople    06/09/2013    2 recensioni
Forse è stato destino... Forse è stata solo una coincidenza... O forse è tutto grazie alla palla a spicchi con cui si sono incontrati quel giorno d'estate. Un campetto da basket, una palla e due cuori che decidono di creare qualcosa di più che una sfida sportiva.
Spero che vi piaccia, ha accenni sul basket molto frequenti.
continuate a leggere per sapere di più
M.
Genere: Fluff, Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Era un altro giorno d'estate ed era già una settimana che ero in vacanza in questo posto dove non conoscevo nessuno e nessuno sembrava voler fare conoscenza con me e la cosa mi metteva a disagio.
Di stare in spiaggia non ne avevo proprio voglia, sarei dovuta rimanere sul lettino ad ascoltare musica per topo... tutto il giorno, così optai per prendere le mie scarpe da basket vecchie, la palla, un paio di pantaloncini e una maglia larga per andare a cercare un campetto per fare due tiri in santa pace. Almeno il basket non rifiutava la mia compagnia. Almeno per ora. 
Dopo un' ora che giravo spaesata trovai un campetto in mezzo ad una pineta ma sempre vicino alla spiaggia; siccome erano le due del pomeriggio, metà campetto era all'ombra mentre l'altra metà era completamente in battuta di sole.
C'erano già 3 ragazzi che stavano giocando tra loro, ma occupavano solo mezzo campo così mi misi a fare dei tiri di riscaldamento dall'altra parte. Forse per la bella giornata, forse per la voglia di farsi vedere dai ragazzi che erano dalla parte opposta a me, fatto sta quasi tutti i tiri mi entrarono... Ero meravigliata anche io e decidsi di sfruttare al meglio questa giornata buona per il mio tiro. Continuai incurante dello sguardo di uno dei ragazzi ogni tanto si posava su di me e rimaneva fisso per quanche istante, per poi ritornare a concentrarsi sugli altri due giocatori. A un certo punto uno dei ragazzi mi gridò 'ma sei una ragazza? E sai giocare così abbastanza bene?!' sottolineò la parola "abbastanza" così recuperai la palla che era entrata perfettamente nella retina e lo uccisi con lo sguardo per poi tornare a tirare innervosita dalla sua stupidità. Il suo amico gli tirò una gomitata in pancia e poi mi chiese:"perché non ci fai vedere qualche mossa giusto per vedere se sei così brava" fermai la palla sul mio fianco e mi avvicinai al gruppetto. 
Uno dei ragazzi era davvero bello, mi colpì subito ma cercai di non farlo notare molto a lui.
Era alto. decisamente più alto di me, giocava senza maglietta anche se si notava la classica "abbronzatura da campetto" la sua pelle era ambrata. Sotto portava un paio di pantaloncini rossi lunghi fino al ginocchio abbassati leggermente sui fianchi facendo intravedere l'elastico delle mutande blu. Gli altri due erano un po' più bassi, mori e avevano uno la maglia di Gallinari e uno la maglia di Wade. Non diedi tanto peso al loro aspetto in quanto mi soffermai molto sul primo ragazzo che avevo visto.
"Credete che una ragazza non possa giocare a basket"
"non abbiamo detto questo...." si giustificò il ragazzo con la maglia di Gallinari, alzando leggermente le spalle.
"Ma sembrava che tu intendessi questo" gli risposi con uno sguardo di sfida che lui sostenne senza farsi troppi problemi.
"Ah lascialo stare dice sempre cagate... Piacere io mi chiamo Mike, lui é Giorgio e lui é Samuele... Tu?" mi disse il ragazzo senza maglietta, mentre allungava la mano destra per prendere la mia e mentre con la sinistra mi indicava i ragazzi affianco a lui. 
"Maya... Piacere... Quindi, fammi capire, secondo te Giorgio io non so giocare bene?" mi rivolsi ancora al ragazzo che mi aveva innervosito.
"Facciamo un 2 vs 2 e che vinca il migliore e ti sapremo dire come giochi" calmò le acque Samuele.
" Okay! Ci sto!"
La fortuna quel giorno era dalla mia parte (stranamente) perché capitai in squadra con Mike e vincemmo per 11 a 6. Con due triple e due canestri degni di "show time". Mi batté il '5' a fine partita e arrossii anche se non si poteva notare molto in quanto ero tutta rossa e sudata a causa della fatica della partitella. 
"Bene, bene ragazzi, dopo avervi stra-stracciato io ora posso tornare a casa soddisfatta e appagata grazie a questo momento di piena realizzazione dei miei obbiettivi... cioè stracciarvi" 
Recuperai la palla dal lato del canestro dove l'avevo appoggiata prima di iniziare la partita e iniziai ad andare via, dopo alcuni passi una mano mi fermò.
"Ehi vai via così? Non ti posso... emh... possiamo rivedere?" Mi chiese Mike mentre i suoi occhi mi affondavano dentro come se stessero per leggermi l'anima.
"Uhm... Sinceramente non saprei..." risposi distogliendo gli occhi dai suoi e guardando in un punto indefinito oltre le sue spalle.
"Stasera ti va di uscire? Noi *indicando anche i ragazzi dietro* stasera andiamo a fare un giro, vieni?" 
"Uhm... Devo chiedere ai miei"
"Bon se vuoi e se i tuoi ti lasciano alle 20:00 al campetto qui"
"Okay a dopo"
Salutai con un cenno della mano e ritornai verso casa.


SPAZIO AUTICE
BENE BENE, SE SIETE ARRIVATE FIN QUI ALLORA IL CAPITOLO ISIPA UNA LETTURA PIU' APPROFONDITA AHAH 
E' UNA STORIA UN PO' VECCHIA CHE DEVO RIPRENDERE IN MANO E REVISIONARE UN PAIO DI VOLTE  PERCIO' SE CI SONO ERRORI O SEMPLICEMENTE VOLETE DARMI DEI CONSIGLI SULLA STORIA E SUL MODO DI SCRIVERE CI SONO LE RECENSIONI CHE A ME FANNO SEMPRE MOLTO PIACERE :)
VORREI FARE UN GRANDE RINGRAZIAMENTO ALLA MIA SQUADRA PERCHE' MI HA INCORAGGIATO A PUBBLICARLO QUI... RAGAZZE VI ADORO
AL PROSSIMO CAPITOLO M.
  
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