CUORE DI PIETRA
Guardami. Cosa vedi?
Candide ali di piume grigie, soffici vesti di sete pregiate, delicati boccoli argentei e lucenti.
Dita affusolate e aggraziate premute contro le pallide gote scolpite nel marmo.
Guardami. Cosa vedi?
La statua di un angelo. Statica, fissa, immobile. Una scultura di gelida pietra, ornamento che veglia su chi non c’è più dalle tombe dimenticate dai vivi.
Bellezza, l’unica cosa che pensi di me. Bello e dannato, che si strugge per qualcuno che mai ha conosciuto.
Guardami. Cosa vedi?
Niente. Tu non puoi vedere niente. Ti credi superiore perché credi che io sia frutto del tuo duro lavoro, delle tue mani abili ed esperte. Illuso.
Io vengo dal cielo. Allontanato, scacciato, condannato.
Angelo Piangente, mi chiami. Eppure non hai rispetto di me, sei convinto che io non possa provare sentimenti. Ancora una volta ti sbagli.
Lacrime amare bruciano gli occhi nascosti.
La solitudine è la mia dimora, il mio esilio.
Guardami. Cosa vedi?
Di certo non la creatura che sono, non la creatura che ero.
Non vedi la disperazione di chi ha perduto ogni cosa, persino un volto in cui riconoscersi.
Guardami. Cosa vedi?
Niente. Tu sei cieco, insensibile e cieco.
Per questo io ti condanno. Voltami le spalle, oh mortale, e io mi avvicinerò. Voltami le spalle e per te sarà la fine.
Angolo autrice
Ok, cominciamo a infestare anche questo fandom. Questa è la mia prima storia su "Doctor Who" ed ero indecisa non poco sulla sua pubblicazione su EFP. Ma, alla fine, eccomi qui.
Spero che vi sia piaciuta e che decidiate di lasciare una recensione, mi farebbe davvero piacere.
With love.
Mene