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Autore: Princess Misaki    06/09/2013    5 recensioni
"Volevo vederlo un'ultima volta.
Per l'ultima volta"
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: L.Joe, Niel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"The Last Kiss"
The Last Kiss



Freddo.
Immobile.
Così vedevo il mio corpo disteso sull'asfalto.
La moto ed il casco erano ad un paio di metri da me e i ricordi di come quello era successo erano già svaniti.
Alcune persone si stavano avvicinando al luogo dove io ero morto, ignare che non c'era più niente da fare. Ma perché io ero ancora lì? Possibile che dopo la morte non ci fosse niente se non l'essere delle anime vaganti?
No... probabilmente dovevo aver qualcosa che mi teneva ancora lì perché improvvisamente mi sentii molto pesante, ma se ero una semplice anima perché sentivo quel peso?

Mi allontanai tra la folla, non volevo rimanere lì a vedermi mentre sanguinavo con gli occhi vitrei.
Ero morto, ma cosa stavo facendo prima di morire?
Andavi in moto.
Ok, ma dove stavo andando?
Non so però avevi fretta...
Mmm... forse avevo una commissione urgente...
Magari qualcuno aveva bisogno di te.
Giusto! Ok, allora stavo andando da qualcuno ed ero di fretta... Chi aveva così tanta priorità per me?
Qualcuno che ami?!
Perché non mi ricordo nulla?
Perché i ricordi sono nella memoria del cervello e... Mi spiace, ma... Tu non hai più un cervello.

Solo in quel momento mi accorsi che stavo parlando da solo ma qualcuno che non ero io mi stava rispondendo.
Sono la tua coscienza. Non hai più un corpo e la memoria, ma la coscienza rimane finché anche la tua anima non ha pace.
E come mai visto che sai tante cose non sai dirmi cosa stavo facendo esattamente?
Ma mi ascolti? Sono la tua coscienza, non la memoria! Posso aiutarti a ricordare, forse, ma non posso dirti nulla che non sappia.
Ok... quindi dicevamo che stavo andando da qualcuno che amo, giusto?
Esatto. Vediamo... per lui provavi qualcosa di molto forte.
LUI?!
Sì, era un ragazzo, lo so perché ogni tanto ti sentivi strano proprio per questo.
Ok... Sai dirmi qualcosa in più? Credo che avessi molti conoscenti maschi, sinceramente.
Mmm... ti sentivi un po' in imbarazzo perché oltre ad essere del tuo stesso sesso, era più piccolo di te e da ciò che sento... credo che cercassi di reprimere i tuoi sentimenti perché lui era fidanzato...
Che culo... un amore non corrisposto!
Era un tuo amico.
CHI?!
Il suo ragazzo... per questo non ti facevi avanti e ti comportavi da amico, ma dentro di te stavi morendo.
Beh, ora non lo sono solo interiormente direi.

Poi un faro di una macchina mi illuminò nel buio della notte e il suo viso comparve da quella luce.

DANIEL.
Da allora la mia coscienza non si fece più sentire, forse il suo compito era finito.

Stavo andando da Daniel perché mi aveva chiamato dicendomi se potevo passare da lui, che aveva bisogno di alcuni consigli e, siccome la sua voce al telefono sembrava preoccupata, quando ero salito in moto avevo dato gas per arrivare il prima possibile da lui. Ad un incrocio però non mi ero fermato ed una macchina mi aveva preso in pieno. Ero morto stupidamente e il motivo per cui non potevo riposare in pace era il mio sentimento per Niel e il fatto che ero preoccupato per lui.

Come potevo però ora andare da lui?
Anche se avessi raggiunto la sua casa, lui non mi avrebbe visto come non mi vedevano le persone che avevo intorno o gli automobilisti che mi passano attraverso ignari che io camminassi in mezzo alla strada.
Però un tentativo dovevo farlo, sennò sarei rimasto lì per sempre senza poter far nulla.

Non ero sicuro di ricordarmi la strada, avevo delle visioni momentanee, ma cercai di fidarmi del mio istinto. Un'anima può avere un istinto? Beh, avevo una coscienza, potevo avere anche quello.
Dopo quasi un'ora e mezzo di vagabondare finalmente arrivai nella via in cui abitava Daniel, era strano come alcune cose mi tornassero familiari. Non avevo bisogno di suonare o prendere ascensori, passai verso il portone dell'atrio e salii i due piani di scale che mi avrebbero portato al suo appartamento.
Indugiai per qualche momento davanti alla porta, poi di istinto schiacciai il campanello.
O meglio, tentai di schiacciarlo, ma non potevo farlo.
Sospirai e poi entrai nell'appartamento attraverso la porta chiusa.
Le stanze erano tutte buie, che cosa strana.
Andai in cucina, in sala e in bagno, ma di Niel nessuna traccia, così mi diressi timidamente nella sua camera, ma temevo di trovarlo con il mio amico - che ancora non ricordavo chi fosse - così prima di invadere la stanza, provai ad ascoltare se c'erano rumori, ma tutto quello che sentivo era un respiro.
Mi feci coraggio e passai anche per quella porta, lì trovai la persona che amavo seduta contro il bordo del letto, appisolata con gli occhi umidi. Aveva pianto.

"Ti sei appisolato mentre mi aspettavi?"
Mi chinai e portai una mano in avanti tentando inutilmente di accarezzare i suoi capelli mossi e un po' lunghi.
"Perdonami, per quanto aspetterai io non riuscirò ad essere qui. Non potrò ascoltare le tue preoccupazioni. Non potrò consolarti."
Piangevo, non realmente, ma la sensazione che avevo in corpo era la stessa.

Mi sentivo improvvisamente più leggero.
Ciò che mi teneva ancora lì stava svanendo.
"No! Non ancora!"
Non volevo andarmene non in quel momento. Volevo rimanere ancora lì a guardare Niel che dormiva beato, osservare le sue labbra dischiuse da cui respirava, sentire il battito del suo cuore nel silenzio della notte.
Ma non c'era più tempo, lo sapevo.
Mi avvicinai ulteriormente al suo viso, era così bello.
Un tocco leggero, come una brezza. Le mie labbra, ormai incorporee, si poggiarono sulle sue.

Lo vidi svegliarsi di scatto.
"Joe!"
Il suo cellulare si illuminò.
Changjo-hyung.
Lui rispose, poi rimase come impietrito e cominciò a piangere.

"Addio, Daniel."


**************


Ero certo di averlo sentito.
Ero certo di averlo visto.
Ma Changjo mi aveva detto che non poteva essere vero perché lui era morto.
Allora chi era che mi aveva baciato? Possibile che fosse stato solo un sogno?



Se quella sera non l'avessi chiamato... Lui sarebbe ancora vivo?
Questa domanda mi tormenta da allora.


***************
COMMENTO D'AUTRICE:
Ecco terminata questa tragedia! E dire che amo molto questa coppia, eppure più le coppie mi piacciono più i loro amori sono tragici... poveretti.

Non chiedetemi perché o per come sia potuta succedere una cosa simile, non me ne capacito nemmeno io.
Ora vado a deprimermi in un angolino da sola...

Grazie per avermi seguito e mi farebbe molto piacere sapere un vostro parere a riguardo!

 
   
 
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