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Autore: Dreamingafantasylife    06/09/2013    1 recensioni
"Mentirei se dicessi che lei non lo amava. Erano strani periodi in cui lui la faceva stare così bene e così male. A lei piacevano tante cose: la lettura, l’arte, il cinema e scrivere. Lui era il suo inchiostro e quelle parole assidue, assetate d’amore calcavano il foglio di azzurro proprio come gli occhi della ragazza."
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Molte volte aspettiamo per momenti che non accadranno mai. In atre occasioni le possibilità si presentano davanti a te e tu non sapevi di aspettarle.
Ma lei sapeva quanto aveva aspettato quel momento. Per tutta la settimana si era lasciata andare dimenticando la sua vita e dimenticando chi era perché fantasticava su come sarebbe stata. Non le sembrava vero che i giorni passassero così lenti. La notte sorrideva perché un giorno era finito e mancava sempre meno per rivederlo.
Sì, questa è un’altra storia che parla di amore. Ma non sappiamo ancora se definirlo amore, perché lei era innamorata di così tante cose che il suo cuore era già impegnato. Si definivano amici; lei lo definiva tale. Lui non ne parlava, o forse ne parlava, lei non lo sapeva.
Mi piace pensare che i due fossero anime gemelle separate dalla paura di rivelare il loro amore alla luce del sole, per questo uscivano solo la sera e di rado, perché avevano paura di bruciarsi. La luna emanava quella luce così tenue che illuminava  la loro pelle facendosi desiderare l’un altro e tutto nella notte era celato come un segreto. Nessuno li vedeva, nessuno sapeva. Uscivano poco insieme e in quelle poche volte in cui aspettavano il fatidico giorno lui mandava uno di quei messaggi che alludeva alla notte in cui si sarebbero incontrati. Quei messaggi la facevano sentire speciale e meno sola; non voleva essere l’unica ad aspettare. Sembrava quasi maniaca. Pensava in ogni momento alle parole che avrebbe detto e a come si sarebbe mossa per farlo innamorare o per farsi notare.
Mentirei se dicessi che lei non lo amava. Erano strani periodi in cui lui la faceva stare così bene e così male. A lei piacevano tante cose: la lettura, l’arte, il cinema e scrivere. Lui era il suo inchiostro e quelle parole assidue, assetate d’amore calcavano il foglio di azzurro proprio come gli occhi della ragazza. Non aveva mai pianto scrivendo, era una cosa che la faceva stare bene. Non aveva mai pianto per lui, era una cosa che la faceva stare così male. È possibile che ogni volta che si dovevano incontrare lei dovesse riscoprire il suo amore per lui?
  
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