07/09/2013
2 recensioniMirror of the past
Finn era disteso sul divano che si riposava dopo una lunga giornata di lavoro. Il caso che avevano appena risolto si era rivelato più impegnativo del previsto, i corpi però, fortunatamente, alla fine dicono sempre la verità, così adesso poteva rilassarsi e godersi la quiete del suo piccolo appartamento.
Michelle si sedette di fianco al ragazzo e lo baciò sulle labbra.
“Sei tanto stanco amore?”
“No piccola, sono solo un po’ pensieroso…”
“Successo qualcosa?” chiese lei poggiando il capo sulla sua spalla.
“Oggi abbiamo lavorato sul corpo di una donna che aveva subito violenza” tagliò corto lui.
Michelle comprese immediatamente quali pensieri affollassero la mente del giovane; sua madre era stata per anni vittima delle violenze del suo secondo marito.
Lei lo guardò in silenzio e gli prese una mano fra le sue.
“Finn io…”
“Quella donna ha sofferto tantissimo prima di morire e nessuno ha fatto nulla per salvarla”
Il ragazzo aveva lo sguardo perso nel vuoto e le labbra gli tremavano.
Michelle continuava a guardarlo con un misto d’amore e di compassione, era un ragazzo stupendo divenuto uomo troppo in fretta.
“Ho pensato a te oggi” disse lui atono rompendo il silenzio che si era creato.
Lei non sapeva cosa dire, sapeva che i pensieri che il fidanzato le aveva riservato quel giorno non erano quelli tipici di una giovane coppia come la loro.
“Ho pensato a te e a quello che è successo a quella donna e a mia madre- disse quest’ultima cosa quasi in un sussurro- e mi sono ripromesso di difenderti da ogni cosa perché non voglio che tu soffra…”
Sul viso di Finn scese prepotente una lacrima solitaria che Michelle prontamente si premurò si asciugare con le sue labbra. La giovane percorse così l’intero volto dell’internista fino a catturarne la bocca in un tenero bacio.
“Sono certa che non mi accadrà nulla fin quando starò con te, sei il mio eroe Finn e io ti amo immensamente!”
Il ragazzo non rispose, sapeva che non avrebbe mai trovato le parole adatte per dimostrarle tutto il suo amore quindi si limitò ad abbracciarla stretta al suo petto.
Michelle si sedette di fianco al ragazzo e lo baciò sulle labbra.
“Sei tanto stanco amore?”
“No piccola, sono solo un po’ pensieroso…”
“Successo qualcosa?” chiese lei poggiando il capo sulla sua spalla.
“Oggi abbiamo lavorato sul corpo di una donna che aveva subito violenza” tagliò corto lui.
Michelle comprese immediatamente quali pensieri affollassero la mente del giovane; sua madre era stata per anni vittima delle violenze del suo secondo marito.
Lei lo guardò in silenzio e gli prese una mano fra le sue.
“Finn io…”
“Quella donna ha sofferto tantissimo prima di morire e nessuno ha fatto nulla per salvarla”
Il ragazzo aveva lo sguardo perso nel vuoto e le labbra gli tremavano.
Michelle continuava a guardarlo con un misto d’amore e di compassione, era un ragazzo stupendo divenuto uomo troppo in fretta.
“Ho pensato a te oggi” disse lui atono rompendo il silenzio che si era creato.
Lei non sapeva cosa dire, sapeva che i pensieri che il fidanzato le aveva riservato quel giorno non erano quelli tipici di una giovane coppia come la loro.
“Ho pensato a te e a quello che è successo a quella donna e a mia madre- disse quest’ultima cosa quasi in un sussurro- e mi sono ripromesso di difenderti da ogni cosa perché non voglio che tu soffra…”
Sul viso di Finn scese prepotente una lacrima solitaria che Michelle prontamente si premurò si asciugare con le sue labbra. La giovane percorse così l’intero volto dell’internista fino a catturarne la bocca in un tenero bacio.
“Sono certa che non mi accadrà nulla fin quando starò con te, sei il mio eroe Finn e io ti amo immensamente!”
Il ragazzo non rispose, sapeva che non avrebbe mai trovato le parole adatte per dimostrarle tutto il suo amore quindi si limitò ad abbracciarla stretta al suo petto.