“Accidenti!”. Lina si soffiò il naso per la centesima volta. Proprio non le ci voleva il raffreddore nella notte che segnava il passaggio dal vecchio al nuovo anno. Si sarebbe persa i festeggiamenti ed i brindisi, la festa, tutto quanto…

“Tieni Lina!”. Gourry, entrato nella sua stanza la distolse dai suoi pensieri. In mano reggeva un bicchiere con dentro qualcosa di effervescente, probabilmente una medicina contro il raffreddore.

Lina si corrucciò. “Non voglio una medicina, voglio uscire a festeggiare!”.

Lo spadaccino scosse la testa divertito. “Basta fare storie! E poi, di cosa ti lamenti? Almeno, con questa, berrai qualcosa! Anche nel pieno delle forze, non avresti potuto brindare comunque!”.

“Perché?”” - chiese Lina.

Gourry scoppiò a ridere. “Ma che domande! I bambini non possono bere, non lo sai? Lo sfortunato sono io che devo stare qui a prendermi cura di te invece che andarmene in giro a fare baldoria… Non immagini nemmeno quante donne siano disponibili e gentili in questa notte dell’anno…”.

D’accordo, lo sapeva che Gourry stava scherzando e che non aveva nessuna voglia di allontanarsi da lei, però… però era davvero un cafone quando voleva. “Io so cavarmela benissimo da sola. PERCHE’ SONO GRANDE!!! Non sono più una bambina, mettitelo bene in testa. E, se vuoi, sei liberissimo di uscire, non ti voglio tenere qui con la forza”.

Lo sguardo di Gourry si addolcì. “Lina… scherzavo… sulle donne disponibili almeno. Sul resto ero serio, sei una bambina”.

“Non è vero!” - rispose Lina stando al gioco.

“Si che è vero!”.

“No”.

Gourry le rispose nuovamente con un sorrisetto impertinente. “D’accordo, non è vero. E allora stanotte ti tratterò da adulta”.

Lina arrossì di colpo a quelle parole. Cosa voleva dire? “C… cioè?”.

Gourry avvicinò il viso al suo. “Un uomo ed una donna adulta si baciano allo scoccare della mezzanotte. E poi, sai come trascorrono le ore successive, in attesa della prima alba del nuovo anno?”.

Il volto di Lina divenne paonazzo. Lo sapeva, sapeva benissimo a cosa si stava riferendo Gourry, solo non capiva se era serio o meno. “N… non possiamo, io ho il raffreddore, non vorrei infettarti”.

“Rischierò! A meno che, bambina, tu non voglia tirarti indietro” - rispose lui sicuro e tranquillo.

Lina deglutì lentamente. Ok, era in un vicolo cieco, non poteva tirarsi indietro. E poi, magari, vinto l’imbarazzo, sarebbe stato piacevole… “D’accordo, facciamo come dici tu!”.

Senza dire nulla, Gourry le si stese a fianco, abbracciandola in silenzio. Lina gli volgeva le spalle, il cuore che le batteva all’impazzata nel petto, in attesa…

La maga sussultò quando la campana del paese risuonò la mezzanotte e dalla strada cominciarono ad arrivare i rumori della festa e dei fuochi artificiali. Era il nuovo anno. Si voltò lentamente verso Gourry che la guardava tranquillo e si fissarono a lungo negli occhi. Era bello Gourry, chissà perché ci metteva così tanta fatica ad ammetterlo…

Lo sguardo dello spadaccino si addolcì e poi, lentamente, inaspettatamente, si chinò a baciarle la fronte. “Buon anno Lina!” - le sussurrò in tono finalmente serio ed infinitamente dolce.

La maga lo fissò perplessa. I patti non erano altri? In fondo, lei quel bacio lo voleva davvero. Lentamente, quasi senza accorgersene, gli cinse le spalle con le braccia e poi, con timore, avvicinò le labbra a quelle del ragazzo, schiudendole in un lungo e dolcissimo bacio. Gourry la strinse forte a se, sorpreso ed allo stesso tempo felice. Era diventata grande davvero la sua Lina. E quel bacio era quanto di più bello avesse mai provato. Durò a lungo, non seppero mai nemmeno loro quanto. Ma quando si separarono, rimasero a fissarsi per infiniti secondi negli occhi, con un sorriso sulle labbra che non si decideva ad andarsene.

“Gourry” - sussurrò Lina - “pensi che sia abbastanza adulto se, invece di fare altro, ce ne stiamo abbracciati in questo letto per tutta la notte?”.

Il sorriso di Gourry si addolcì ancora di più. “Penso che sia la cosa più adulta che potremmo mai fare Lina”. Non aggiunse nulla, si limitò a stringerla a se ancora più forte.

Il nuovo anno era appena cominciato e sotto i migliore degli auspici. E, e Gourry ne era sicuro, sarebbe stato pieno di bellissime sorprese. “Buon anno Lina” - le sussurrò ancora.

“Buon anno Gourry” - rispose Lina, sprofondata sul suo petto, fra le sue braccia.