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Autore: Iwasbornthiswaybaby    07/09/2013    3 recensioni
Lea non si sarebbe mai aspettata che la sua vita sarebbe cambiata radicalmente, a soli venticinque anni, ed ha paura. Ma il suo amore per Cory è più forte di qualsiasi cosa.
Dal testo:
Non c’erano Finn e Rachel, ma semplicemente Cory e Lea, che avevano finalmente trovato la loro parte mancante, la loro anima gemella. Da quel momento, da inseparabili che già erano, divennero una cosa sola. Non ci fu bisogno di fingere con nessuno, tutti si accorsero subito che qualcosa tra loro era cambiato, nei loro occhi brillava una nuova luce. Adesso stava piangendo. L’amore che provava per Cory era la cosa più forte del mondo, e l’avrebbe sempre accompagnata per tutta la vita
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cory Monteith, Lea Michele
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Endless love. 



















Lea aveva dormito solo poche ore quella notte. Continuava a girarsi e rigirarsi in quel letto che le sembrava enorme, senza Cory che dormiva accanto a lei. Aveva fissato a lungo il soffitto, con gli occhi sbarrati, incapace di prendere sonno, facendo i conti con migliaia di ricordi che le affioravano alla mente. Quando finalmente era riuscita ad addormentarsi, dovette sopportare dei sogni burrascosi, che la facevano svegliare ogni volta, in un bagno di sudore. Erano le sette di mattina quando decise di alzarsi dal letto. Riuscì appena a guardarsi allo specchio e quello che vide la sorprese un po’. Una giovane donna con un viso un po’ scavato, le occhiaie che le circondavano gli occhi, i capelli non curati. Azzardò un mezzo sorriso. Aveva tutto il tempo che voleva per cercare di tornare a quello che era un aspetto presentabile. Si diresse in cucina, dove si preparò un’abbondante dose del suo caffè preferito. Lasciò che quel sapore amaro le facesse dimenticare tutte le preoccupazioni che aveva. Appoggiò la tazza nel lavandino, per poi lavarla con cura. Davvero, non aveva fame. Erano due giorni che non riusciva a mangiare nulla di sostanzioso. Un panino vegetariano, uno o due biscotti secchi, mezzo piatto di pasta, nulla di più, e il suo stomaco ne risentiva.

Dopo che ebbe fatto la doccia, Lea si sedette sul divano. Guardò l’orologio, erano soltanto le otto. Chris sarebbe arrivato soltanto per le undici. Accese la tv, sperando di trovare qualcosa che la potesse distrarre anche per un ora. Un programma di cucina, un talk show mattutino, cartoni animati, un telegiornale che informava di un imminente temporale dall’altra parte degli Stati Uniti, una sitcom degli anni settanta.. Non c’era niente. Improvvisamente si soffermò sulle foto che si trovavano nella mensola sopra la tv. La prima era una foto dei suoi genitori, con lei, minuscola, in braccio a sua madre. Una foto scattata appena dopo il suo primo spettacolo a Broadway, quando aveva otto anni e un'altra foto, di lei, Dianna e Jenna, nella piscina di Amber. Poi la foto accanto. Lei e Cory in un ristorante, durante una serata tra amici.
Si erano appena messi insieme, quando era stata scattata quella foto, ma sembrava che stessero insieme da sempre. La sintonia che avevano era incredibile, l’avevano sin da quando si erano conosciuti. Lea se lo ricordava ancora, Cory, quel gigante buono, era imbarazzato davanti a quella piccoletta con un carattere ed una voce capaci di smuovere le montagne. Lei invece gli aveva sorriso, e lui non aveva notato le sue guancie tingersi di un leggero rossore. Ci erano voluti due anni per ammettere di amarsi. Due anni di baci finti, dati sul set di Glee, di sorrisi, di imbarazzi. Due anni di amicizia, fino ad una sera di settembre del 2011. Una lacrima inumidì gli occhi di Lea. 
Erano usciti entrambi tardi dagli studi televisivi, avevano appena finito di girare la quinta puntata della terza stagione, e si erano ritrovati a parlare della chimica dei loro personaggi. “Quei due finiranno per sposarsi”, aveva affermato Lea, e Cory aveva sorriso, dandole ragione. La ragazza si era girata verso di lui, che continuava a sorriderle, e pochi secondi dopo si era ritrovata con le labbra di Cory sulle sue.

Lea si sdraiò sul divano, con la mente persa ancora in quel ricordo. Era come se si fossero baciati per la prima volta. Non c’erano Finn e Rachel, ma semplicemente Cory e Lea, che avevano finalmente trovato la loro parte mancante, la loro anima gemella. Da quel momento, da inseparabili che già erano, divennero una cosa sola. Non ci fu bisogno di fingere con nessuno, tutti si accorsero subito che qualcosa tra loro era cambiato, nei loro occhi brillava una nuova luce. Adesso stava piangendo. L’amore che provava per Cory era la cosa più forte del mondo, e l’avrebbe sempre accompagnata per tutta la vita. Lea si asciugò i capelli e li pettinò a lungo. Aveva deciso di lasciarli sciolti, per quel giorno. Niente acconciature, niente intrecci. Semplici, come l’amore che provava per Cory. Entrò in camera sua, con una miriade di ricordi che le tornavano a mente. Si erano fatte le nove e mezzo. Tranquilla Lea, tranquilla, continuava a ripetersi.  Ma come poteva stare tranquilla, adesso che la sua vita sarebbe stata del tutto diversa? Spalancò l’armadio e vide il vestito che avrebbe deciso di indossare quel giorno. Curioso. Quando neanche due anni prima Cory l’aveva baciata, non avrebbe mai pensato che si sarebbe ritrovata ad indossare un abito del genere così presto. Lo fissò a lungo, una volta adagiato sul letto. Non aveva il coraggio di indossarlo, non ancora. Tutto le sembrava così surreale, talmente impossibile che pensò di essere in un sogno. Inspirò ed espirò a lungo, prima di trovare la forza di togliersi quegli abiti comodi che indossava per mettersi quell’unico capo di abbigliamento che aveva davanti. Quell’unico colore le stava stranamente bene.

 

Alle undici, preciso come sempre, Chris suonò alla porta.
-Sei bellissima- le sorrise l’amico.
-Grazie- riuscì appena a mormorare Lea. –Chris, io ho paura-
In risposta, Chris l’abbracciò. –Dai, la macchina ci aspetta. Hai preso tutto?-
Solo in quel momento Lea si ricordò dei fiori appoggiati sul cassettone in camera. Quando li ebbe presi, uscì di casa e salì sull’auto di Chris, sui sedili posteriori.
-Sono già tutti lì? Jon è arrivato?- chiese preoccupata.
-Si, tutti. Aspettano solo noi due per iniziare.- le assicurò l’amico.
 
Arrivarono in chiesa per le undici e mezza, e ti suoi amici, i colleghi di Glee, i collaboratori, i vecchi amici di Broadway, erano tutti lì, per lei e per Cory. Chris le aprì lo sportello e la fece scendere, indicandole suo padre, che la aspettava fuori.
- Lea… -sussurrò suo padre.
-Forza, andiamo.- rispose decisa la ragazza.
Ed entrò in chiesa. Non vide le facce dei suoi amici rivolte verso di lei, non fece attenzione alle loro espressioni. Come varcò il portone si rese conto, stavolta veramente, che la sua vita non sarebbe stata più la stessa. Tutto sarebbe stato diverso. Ma questo pensiero svanì velocemente dalla sua mente come era arrivato.

Cory.

Non riusciva a crederci ancora. Pensava a lui come mai prima, e fu in quel momento che si accorse che lo aveva amato forse dal primo istante in cui l’aveva visto, quel gigante che adesso se ne stava immobile. Per un attimo, Lea si sentì mancare il respiro e portandosi una mano alla gola si accorse di avere ancora il ciondolo con il nome dell’unico uomo che aveva amato veramente. La strinse nel palmo della mano, come se potesse darle forza. Suo padre, accanto a lei, si accorse del suo mancamento e le toccò il braccio, sorridendole.
Cory, Cory, Cory, ti amerò per sempre. Lea non riusciva a pensare ad altro. Camminava lentamente, attraversando la navata centrale. Quell’uomo l’aveva cambiata, l’aveva resa migliore, l’aveva fatta finalmente sentire speciale come persona, ammirando tutto in lei. Senza di lui non ce l’avrebbe mai fatta.
Lea non notò Jenna, in seconda  fila, che le sorrise appena, non notò la musica lenta e cadenzata, non notò i fiori, non sentì Dianna che già si soffiava il naso, commossa. Per lei c’era solo Cory. Il suo Cory. Ancora un passo, ancora uno.  Arrivò davanti all’altare, tremando ancora un po’.
Suo padre le lasciò lentamente il braccio. Non fece in tempo a realizzare che suo padre se n’era andato che un altro braccio incontrò il suo. Lea alzò lo sguardo. E quello che vide fu il più bel sorriso che potesse mai esistere al mondo.
-Ti amo, Lea –
-Ti amo anche io, Cory – sussurrò la ragazza, in modo che solo il suo fidanzato la sentisse.
Lui le strinse forte la mano, nello stesso istante in cui il prete annunciò  –Buongiorno, signore e signori. Siamo qui riuniti per celebrare il matrimonio di Lea Michele Sarfati e Cory Allan Monteith.  –
E Lea sorrise, non potendo essere più felice di quanto lo era in quel momento. 































*spazio autrice* 
Ok. Odiatemi pure. Volevo solo dare un lieto fine a Lea e Cory, in un universo in cui lui non se n'è mai andato, ed è ancora accanto alla sua fidanzata, proteggendola da vicino. 
Sono mesi che non scrivo qualcosa, e l'idea di questa one shot mi è venuta ascoltando uno dei tanti assoli di Lea, mentre camminavo (lo so, non ve ne frega niente) 
Spero che questa mia piccola fic vi sia piaciuta, e se volete farmelo sapere con una recensione (o se volete criticare, commentare, qualsiasi cosa..) siete ben accetti :)
  
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